- Nasdaq: Continuano a vendere i massimi
- Oro nuovo record a 4380 dollari
- Obbligazioni ben comprate e rendimenti in discesa
- Petrolio continua la discesa
- Nasdaq: Continuano a vendere i massimi
- Oro nuovo record a 4380 dollari
- Obbligazioni ben comprate e rendimenti in discesa
- Petrolio continua la discesa
TEST DEI MASSIMI FALLITO PER I RIALZISTI
Un test dei massimi importante quello del Nasdaq, l'indice piú osservato per via della sua componente tech relativa all'IA, comparto sospettato di essere in "bolla speculativa". I mercati hanno palesemente venduto ogni tentativo di allungo al di sopra dei massimi, registrandone di nuovi ogni giorno ma senza proseguire il trend. In sostanza si sono cercati i massimi per poi vendere, una dinamica molto comune nelle fasi laterali o sui cambi di trend. Ci teniamo a ripetere che il cambiamento di un trend, soprattutto su strumenti volatili come gli indici, non puó avvenire da un giorno all'altro, bensí si necessita di tempo per avere delle conferme tecniche. Al momento il Nasdaq sta confermando la debolezza vista nel corso della scorsa settimana.
ORO E OBBLIGAZIONI AL RIALZO: RICERCA DI SICUREZZA?
Oro su nuovi massimi a 4380 dollari l'oncia e si appresta a chiudere la nona settimana consecutiva di rialzo, un vero e proprio record che mette in guardia, almeno a livello statistico, sulla possibilitá di proseguire senza intoppi. Ottimo l'andamento delle obbligazioni, in special modo quelle europee che si riprendono e registrano nuovi minimi di rendimento con il nostro Btp a 10 anni che si attesta al 3,35% di rendimento, nuovo minimo di rendimento annuale. Calano anche i rendimenti delle obbligazioni Uk che si riportano sotto il 4,5%, si comprano i treasury Usa che si attestano al 3,95% su scadenza decennale cosí come il 2 anni si attesta al 3,4%. A quanto pare i nodi vengono al pettine, le obbligazioni finalmente vedono i cali dei rendimenti che ci si aspettava da tempo, forse siamo solo all'inizio di un trend che potrebbe essere fortissimo viste le condizioni su base fondamentale, ossia i tagli dei tassi occorsi quest'anno in Europa e i futuri tagli quasi certi della Fed.
PETROLIO IN CALO. ECONOMIA IN CRISI?
Se l'economia in generale va bene, almeno secondo i dati che vediamo di recente, soprattutto quelli relativi al mercato del lavoro, come mai il petrolio continua a scendere? I motivi per salire sono stati molteplici, prima il deprezzamento del dollaro, poi le crisi geopolitiche, ma nulla é servito a far salire il prezzo. Si prosegue quindi con il ribasso del petrolio che si porta a 56,6 dollari al barile, ribasso che fino a prova contraria potrebbe proseguire anche per le prossime settimane. Osservando la dinamica globale, dovremmo iniziare a pensare ad un rallentamento importante come ad esempio quello cinese che vede oramai una deflazione, oppure ipotizzare ad una crisi del mercato del lavoro in Usa con conseguenti ripercussioni a livello economico.
Notizie del mattino (17.10.2025)
Le scorte di petrolio greggio superano le aspettative 📌
NATGAS in calo dopo i dati EIA 📌
DE40: L'Europa si muove lateralmente, Nestlé guadagna
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.