Le azioni di Adidas (ADS.DE) registrano un calo dell’11% nel 2025 nonostante il forte recupero degli utili dell’azienda. Gli investitori restano cauti a causa del contesto tariffario e della debolezza del settore sia in Cina che negli Stati Uniti. Tuttavia, la solida dinamica del marchio potrebbe sorprendere il mercato.

Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileLa debolezza del settore persiste.
Negli Stati Uniti, i consumatori stanno riducendo la spesa per l’abbigliamento sportivo e il settore ne risente. Il trend è negativo dalla fine del 2023, aggravato dalla debolezza che si registra anche in Cina.

Nel frattempo, in Cina si vedono già alcuni marchi registrare una crescita solida, come Adidas. Al contrario, Nike continua il suo calo, mentre Lululemon sta affrontando un rallentamento della crescita. Questa situazione rende più difficile per altre aziende sviluppare i propri marchi, come nel caso di VF con Vans. Tutto ciò ha un impatto anche sui margini, sebbene Nike riesca ancora a mantenere un margine operativo stabile nel Paese. Adidas, invece, sta riuscendo ad aumentare i propri margini grazie alla leva operativa e alla crescita dei ricavi.
Il modello di business di Adidas
Adidas suddivide la propria attività in tre segmenti:
- Sneakers: è il segmento più importante per l’azienda, rappresenta circa il 60% dei ricavi e determina il ritmo degli altri segmenti. Attualmente i lanci di maggior successo sono le Samba e le Gazelle, che beneficiano delle economie di scala. Tra gli altri modelli di successo figurano le Predator e le F50 nel calcio, e le Adizero e Ultraboost nel running. Dal 2018 la crescita annualizzata del segmento è stata modesta, pari a circa l’1,5%, ma nel primo trimestre 2025 è cresciuto del 17%, mostrando segnali di accelerazione.
- Abbigliamento: focalizzato su moda sportiva e urbana, segue i trend del segmento sneakers. Questo segmento è cresciuto poco dal 2018, ma nel primo trimestre 2025 ha registrato un +8% su base annua. Rappresenta circa il 30% dei ricavi.
- Attrezzature: è la linea meno rilevante e serve a completare il fatturato dei due segmenti principali. È però quella che ha registrato la crescita più forte dal 2018, con un tasso annualizzato superiore al 5%, anche se il suo impatto sui profitti complessivi di Adidas rimane limitato.

Canali di vendita e produzione di Adidas
Adidas è fortemente concentrata sullo sviluppo del proprio canale retail attraverso partnership con altre aziende, come JD Sports. In questo contesto, Adidas continua a lottare per mantenere una posizione di rilievo sugli scaffali principali dei negozi, obiettivo che è riuscita a raggiungere a discapito di Nike, che invece aveva seguito una strategia opposta.

Da parte sua, Adidas è riuscita a mantenere i ricavi provenienti dal proprio canale diretto, nonostante la significativa riduzione dei concept store di proprietà a partire dal 2016.
Per quanto riguarda la produzione, Adidas esternalizza interamente la propria manifattura in paesi terzi, con Vietnam, Indonesia e Cina come principali poli produttivi. Questi tre paesi rappresentano rispettivamente il 27%, 19% e 16% della produzione totale. Nel contesto attuale, ciò rappresenta una minaccia rilevante, poiché l’aumento dei dazi comporterà un incremento dei costi per l’azienda.
Valutazione delle azioni Adidas
La crescita di Adidas negli ultimi anni è stata deludente, con un aumento medio annuo di appena l’1,6% dal 2016 e ricavi praticamente stabili dal 2023. Questo ha penalizzato i profitti, con un deterioramento dei margini. La leva operativa ha avuto un impatto negativo significativo, poiché i costi di distribuzione e pubblicità sono aumentati molto più rapidamente dei ricavi.
Nel 2024 la situazione si è invertita e nel primo trimestre del 2025 i ricavi sono cresciuti del 12,7%, mentre l’utile per azione è aumentato del 154,1%.
Pertanto, stimiamo che Adidas possa registrare una crescita annua dei ricavi pari all’8,8% nei prossimi cinque anni. Riteniamo inoltre che i margini possano espandersi, anche se non in modo marcato a causa del possibile aumento dei costi del lavoro nei paesi produttori e dell’impatto dei dazi.
Per la valutazione delle azioni Adidas abbiamo utilizzato un modello di flusso di cassa scontato (DCF) con un tasso di sconto del 10% e una crescita perpetua del 4%. Il multiplo di valutazione si è basato su un rapporto EV/EBIT di 21 volte. Questo ci fornisce un potenziale upside sul fair value DCF di appena il 7%, mentre la valutazione basata sul multiplo non mostra alcun potenziale rialzista.
Restiamo aperti a possibili revisioni del prezzo obiettivo, considerando i continui miglioramenti nella guidance dell’azienda durante il 2024, ma preferiamo mantenere inizialmente un approccio prudente.

Javier Cabrera, analista di XTB
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.