Pil Euro, PPI, Retail Sales
Oggi é la giornata con piú dati macro della settimana, si parte con il Pil Uk, Pil Europa e si va in Usa con il PPI, le Vendite al Dettaglio e le Richieste di Sussidi di Disoccupazione. I mercati rimangono ancora saldamente sui massimi della settimana seppur con una dinamica che sembra voler rallentare la salita in atto dai minimi di aprile.PIL UK SOPRA LE STIME, GILT ANCORA VENDUTI?
Pil Uk sopra le stime ma di fatto in discesa rispetto al dato precedente, il dato passa da 1,4% a 1,1%, la stima prevedeva un Pil anno su anno a 1%. Un ribasso del dato che accompagna il recente taglio dei tassi attuato dalla BoE dello 0,25% portando i tassi al 4,25% abbassando il target dei Gilt di lungo termine che al momento si trovano ancora su livelli relativamente alti. Il Gilt a 10 anni si trova ora a ridosso del 4,7% di rendimento, un rendimento che nel lungo termine é destinato a scendere considerando il taglio dei tassi. Osservando la curva dei rendimenti e la sua evoluzione, possiamo notare come la curva stia tentando di normalizzare l'upward sloping, ossia tentare di abbassare i rendimenti a breve a sfavore dei rendimenti lunghi cosi da avere una curva normalizzata che vede rendimenti crescenti al crescere della scadenza. La curva verde presente nel grafico rappresenta la curva ad oggi mentre quella viola é la curva di 1 anno fa, come possiamo notare le scadenze corte hanno subito un forte ribasso dei rendimenti mentre le scadenze lunghe, a partire dalla 5 anni, hanno visto un aumento dei rendimenti. Questo andamento é del tutto normale nel processo di normalizzazione di una curva dei rendimenti, pertanto potremmo iniziare a vedere un ribasso dei rendimenti lunghi solamente quando i rendimenti brevi rientreranno, soprattutto quelli con scadenza inferiore a 1 anno che seguono i tassi di interesse. In ogni caso le scadenze lunghe offrono un rendimento ben superiore all'inflazione e al tasso di interesse di riferimento.

I DATI USA IN USCITA
In uscita il dato sui prezzi alla produzione, il PPI previsto in leggero ribasso dal 2,7% al 2,5%, un ribasso assolutamente in linea con il calo dell'inflazione che abbiamo visto di recente. Vista l'uscita dell'inflazione al di sotto delle aspettative, possiamo aspettarci anche in questo caso un ribasso al di sotto delle aspettative, il tutto in linea con quanto sta succedendo nel breve all'economia Usa che ha visto il recente ribasso del Pil. Oggi anche le vendite al dettaglio, il dato Retail Sales previsto in forte calo dal 4,9% a 1,1%, anch'esso in linea con il ribasso del Pil visto di recente e che vede un'economia Usa in rallentamento. Oggi anche il dato sulle richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione, il dato market mover di lungo periodo che andrebbe ad influire in modo diretto sull'andamento del tasso di disoccupazione che al momento rimane stabile al 4,2%. Il dato di oggi sulle richieste di sussidi prevede un leggero rialzo dall'ultimo dato da 1879k a 1890k, ricordiamo che due settimane fa il dato ha raggiunto il nuovo record a 1916k. I dati macro Usa non sembrano voler brillare e l'ultimo dato sull'inflazione sembra essere stato alquanto indicativo della situazione attuale dell'economia Usa. Ricordiamo che alle 14:40, 10 minuti dopo l'uscita dei dati in questione, ci sará un'uscita pubblica di Powell.
I MERCATI A LIVELLO TECNICO
Nikkei prova a scendere per due giorni, un ribasso alquanto corposo di circa il -3% dai massimi in due giorni di negoziazione. Attenzione al Nikkei perché potrebbe essere l'apripista di un potenziale movimento di ritracciamento generalizzato per tutti i mercati. Anche il Dax sta iniziando a mostrare dei segni di cedimento e cala di oltre il -2% dai massimi di lunedi. Ftse Mib ancora sui massimi, non molla la dinamica rialzista e non mostra al momento alcun segno di cedimento strutturale, cosa che potremmo aspettarci qualora i dati americani influiscano negativamente sulla dinamica tecnica dei mercati Usa. Gli indici Usa sembrano arrivati ad un punto in cui potrebbero ritracciare, cosi come vediamo su Dax e Nikkei, pertanto facciamo attenzione alle dinamiche brevi soprattutto a ridosso dei dati di oggi pomeriggio. Il Dow Jones si mostra come il piú debole rispetto a Nasdaq e S&P500, pertanto l'attenzione ricade proprio su questo indice che giá nella giornata di ieri ha mostrato i primi segni di cedimento dai massimi.
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.