ENNESIMA REVISIONE DEI NONFARM PAYROLLS
Dato Nonfarm payrolls che esce a 142k contro i 160k delle stime, un dato di fatto negativo ma nulla a che vedere con le revisioni che raggiungono un vero e proprio record. Il dato di partenza era 114k, dato rivisto in negativo a 89k, ma ció che sconvolge sono le revisioni definitive, le seconde revisioni dei dati che fanno riferimento ai due mesi precedenti. Queste revisioni, quelle definitive, vedono ben 15 revisioni in negativo su 18 rilevazioni, un dato assurdo che non coincide minimamente con quanto stiamo vedendo sull'andamento del tasso di disoccupazione U3. Il dato di giungo, l'ultima revisione é stata a 118k unitá, in pratica il dato definitivo di giungo é in realtá di -88k rispetto al dato uscito (206k). Stiamo parlando quindi di un vero e proprio record, una ricorrenza che oramai é divenuta scontata, ossia ci si aspettava giá che il datto fosse rivisto in negativo in quanto la tendenza é proprio questa.
DISOCCUPAZIONE U3 IN CALO E U6 IN AUMENTO?
Altro dato che risulta inizialmente assurdo é la diminuzione della disoccupazione U3 e l'aumento della disoccupazione U6. La U3 passa dal 4,3% al 4,2% mentre la U6, quella depurata da lavori part-time, sale dal 7,8% al 7,9% pur avendo una stima al 7,8% (stabile). In pratica la disoccupazione U3 scende per via dell'aumento dei lavori part-time, mentre aumenta la U6 per via delle perdite dei lavori full-time. Come é possibile che aumentino i part-time e diminuiscano i full time? Semplice, il mercato del lavoro é instabile e il lavoro full time risulta costoso, pertanto le aziende tagliano i costi e tagliano posti di lavoro. Ne consegue che aumentino i part-time la cui rilevazione puó essere fuorviante in quanto una persona che ha 2 lavori part-time risulta come 2 posti di lavoro in piú sul dato, pur essendo una sola persona come forza lavoro. Per il momento il tasso di disoccupazione (U3) tira un sospiro di sollievo ma l'andamento della disoccupazione U6 risulta essere preoccupante.
I MERCATI VENDONO
Si riprende con i ribassi e vediamo un Nikkei perdere nel pomeriggio un -4% mentre Nasdaq perde un -1,9%. Anche gli altri indici arretrano come il Dax che perde il -1,4%, oppure S&P500 che arretra di un -1,2%, Russell -1,6% e Dow Jones con un contenuto -0,8%. Ribassi corali accompagnati da acquisti sulle obbligazioni che riducono i loro rendimenti. Con i mercati che scendono cambiano anche le aspettative sui tagli dei tassi che ora vedono la predominanza del taglio da 0,5% con oltre il 57% degli operatori che si aspetta un taglio doppio dei tassi. Prossima settimana sará la volta dell'inflazione Usa, altro market mover anche se secondario rispetto alla disoccupazione. I mercati stanno affrontando un periodo ad alta volatilitá, il trend di lungo periodo potrebbe ora essere seriamente compromesso.
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.