Titoli Tech Nuovi Massimi storici. Yen ancora debole

18:50 27 giugno 2024
Anche con i dati molto poco entusiasmanti il Nasdaq prosegue a tirare le quotazioni al rialzo e a trainarlo sono ovviamente i titoli tech, oramai non piú guidati da Nvidia ma da una tendenza dove al salire di uno scende un altro, una sorta di alternanza nella salita. Dinamica molto particolare se non assurda che ha portato anche i grandi esclusi alla corsa delle capitalizzazione a correre verso l'alto per avvicinarsi al podio delle market cap ancora dominato da Nvidia, Microsoft e Apple. A proposito di assurditá, UsdJpy rimane ancora sui massimi e si avvicina ai 161, anche qui dinamica di prezzo che non vede la BoJ partecipare, banca centrale che ora ha anche il problema sui titoli di Stato che si trovano oltre il 1% di rendimento sul decennale. 

NUOVI MASSIMI STORICI

Amazon brilla oggi e sale, oltre al Nasdaq, anche il Dow Jones dopo l'introduzione del titolo nel paniere a fine febbraio. Amazon sfiora i 200 dollari per azione, i suoi nuovi massimi storici, accorciando cosí le distanze con gli altri titoli tech che oramai celebrano i rialzi a suon di decine di miliardi al giorno di capitalizzazione aggiunta. Anche Google di recente ha aggiornato i suoi massimi storici, cosí come Microsoft, per Apple abbiamo visto i massimi qualche settimana fa mentre rimane "indietro" Meta, chissá se anche questo titolo si porterá a raggiungere nuovi massimi. Il Pil Usa, in indebolimento rispetto al trimestre precedente, il disastroso dato sulle vendite pendenti di case e i brutti dati sull'occupazione non scalfiscono minimamente il mercato azionario che prosegue in modo quasi arrogante questa salita alla quale non partecipano peró gli europei, rimasti incastrati sotto i massimi di marzo. Domani il PCE, decisivo per le manovre di politica monetaria della Fed, altro market mover per la chiusura del mese di giugno. 

YEN AI MINIMI E OBBLIGAZIONI SOPRA 1%

Situazione che necessita un intervento al piú presto quella del Giappone che si ritrova con la coesistenza di due situazioni a dir poco pessime. La prima é sicuramente il tasso cambio ai minimi con il dollaro dal 1986 e che non accenna minimamente a scendere in preda ad un carry trade spietato che condanna di fatto il Giappone a subire i colpi del mercato. La seconda situazione é quella dei titoli di Stato giapponesi che si ritrovano sopra il 1% sulla scadenza decennale, altro elemento a sfavore di una Boj che il 19 marzo aveva proprio affermato che ci sarebbero stati interventi mirati al superamento di tale soglia. BoJ chiamata all'ordine sul valutario e sull'obbligazionario, al momento é assente ingiustificata. 

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