US Open: apertura altalenante a Wall Street dopo i dati CPI in calo e un possibile accordo tra Stati Uniti e Cina 🔎🖋️

16:28 11 giugno 2025

Wall Street apre in rialzo nella sessione cash, con un chiaro sentiment “risk-on” diffuso su tutto il mercato. In mattinata, i futures sugli indici statunitensi avevano registrato lievi perdite dopo i guadagni di ieri, ma è seguito rapidamente un rimbalzo. Il primo impulso rialzista è arrivato dalla Casa Bianca, quando Trump ha confermato un imminente accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina — frutto di due giorni di negoziati iniziati lunedì. Più tardi sono stati pubblicati i dati sull’inflazione USA. Le letture inferiori alle attese hanno rassicurato gli investitori, e l’impatto della guerra commerciale sulle pressioni sui prezzi sembra meno rilevante del previsto.

Rapporto CPI
I dati sull’inflazione statunitense diffusi oggi hanno sorpreso positivamente il mercato — il CPI a maggio è salito solo dello 0,1% su base mensile (contro lo 0,2% previsto), mentre anche il core CPI è aumentato di un modesto 0,1%, ben al di sotto dello 0,3% stimato. Questo suggerisce un allentamento delle pressioni inflazionistiche negli Stati Uniti, il che potrebbe ridurre la probabilità di ulteriori aumenti dei tassi da parte della Fed.

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Accordo USA-Cina
Allo stesso tempo, i mercati hanno reagito con forza alle notizie provenienti dai colloqui commerciali tra USA e Cina. Donald Trump ha annunciato un accordo preliminare, che richiede ancora l’approvazione del presidente cinese. Secondo l’intesa, gli Stati Uniti imporranno dazi del 55%, mentre la Cina applicherà dazi del 10%, con Pechino che si impegna a fornire metalli rari in anticipo. Trump ha descritto la relazione come “eccellente.” I dazi e le condizioni dell’accordo potrebbero influenzare il sentiment verso i mercati asiatici e il dollaro USA.

US2000 (timeframe H1)
L’indice delle small cap torna sotto i riflettori degli investitori. Il US2000 sale dello 0,55% all’inizio della sessione odierna. La forza relativa dell’indice è spinta dai dati CPI positivi e dal raffreddamento delle tensioni tra USA e Cina. Le aziende a bassa capitalizzazione sono più sensibili alle turbolenze globali, ai tassi d’interesse elevati e ai rischi di recessione — e le notizie odierne riducono la probabilità di tali scenari.

Fonte: xStation 5

Il US100 è salito di circa 300 punti (+0,5%) dopo la pubblicazione di dati sull’inflazione migliori del previsto. Dopo un breve slancio verso il livello di 22.088, che rappresenta un'importante resistenza tecnica, l’indice ha invertito la rotta e ha accelerato al ribasso subito dopo l’apertura della Borsa di New York.

US100 (timeframe M30)

Fonte: xStation 5


Company News

Le azioni di Chewy (CHWY.US) sono scese del 7,7% mercoledì dopo che la società ha riportato un margine lordo e un free cash flow inferiori alle attese. Inoltre, la conferma degli obiettivi di vendita per l’intero anno ha deluso il mercato. Gli investitori temono che, in un contesto di rallentamento dei consumi, la spesa per prodotti per animali domestici possa crescere più lentamente del previsto.

Dave & Buster's (PLAY.US) è salita del 5% oggi, nonostante i risultati misti del primo trimestre. L’azienda ha registrato un lieve aumento dei ricavi, una perdita significativa in termini di EPS e un calo dell’8,3% nelle vendite comparabili. La dirigenza ha confermato la strategia “back-to-basics” e le previsioni per l’anno fiscale 2025: spese in conto capitale sotto i 220 milioni di dollari, costi di apertura intorno ai 20 milioni, e interessi tra 130 e 140 milioni di dollari.

GitLab (GTLB.US) ha perso il 13% a seguito di previsioni deludenti per il secondo trimestre e l’intero anno. L’azienda prevede un EPS di 0,16–0,17 dollari e ricavi tra 226 e 227 milioni di dollari per il Q2, leggermente sotto le attese del mercato. Le previsioni annuali sono state mantenute: EPS di 0,74–0,75 dollari (superiore al consensus), ma ricavi tra 936 e 942 milioni, leggermente sotto le stime degli analisti.

GameStop (GME.US) ha chiuso la giornata in calo del 4% dopo risultati misti per il primo trimestre. Sebbene i ricavi siano diminuiti del 16,9% su base annua, l’azienda ha registrato un utile netto di 44,8 milioni di dollari, rispetto a una perdita di 32,3 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’EPS è stato di 0,17 dollari, ben al di sopra del consensus (0,04 dollari) e in netto miglioramento rispetto alla perdita di 0,12 dollari per azione di un anno fa.

 

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