Performance e prospettive economiche di Stellantis

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Analisi di Stellantis (STLAM.IT)

Stellantis nasce dalla fusione di due storici gruppi automobilistici, FCA e PSA, dando vita a uno dei maggiori produttori mondiali. Con radici che affondano nella tradizione industriale di Torino, Detroit e Parigi, il gruppo si distingue per una governance mista, una strategia focalizzata su elettrificazione, digitalizzazione e ottimizzazione produttiva, oltre a una forte presenza globale. In questo articolo vedremo la storia del gruppo, la sua struttura di governance, la strategia industriale e finanziaria, la quotazione in borsa e i principali progetti futuri, per comprendere le dinamiche economiche e industriali che guidano Stellantis nel mercato globale dell’automotive.

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La Storia di Fiat: Torino, Detroit, Parigi

Per comprendere Stellantis è fondamentale partire dalle sue radici storiche che affondano a Torino, dove nel 1899 nacque la Fiat, protagonista dello sviluppo industriale italiano e simbolo del miracolo economico degli anni ’50 e ’60. Con stabilimenti imponenti come Mirafiori e una produzione che superava il milione di veicoli all’anno, Fiat si espanse a livello globale con impianti in America Latina, Polonia, India e Russia. Il salto strategico avvenne nel 2009 con l’acquisizione di Chrysler, in difficoltà dopo la crisi finanziaria del 2008, permettendo a Fiat di entrare nel mercato nordamericano con brand di rilievo come Jeep, Dodge e RAM. Questo portò alla nascita di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) nel 2014, un gruppo con una produzione annua superiore a 4 milioni di veicoli e una forte redditività, soprattutto grazie al successo negli USA.

Dall’altra parte, PSA rappresentava il fulcro dell’industria automobilistica francese, con marchi storici come Peugeot, Citroën, DS, e successivamente Opel e Vauxhall, ristrutturati sotto la guida di Carlos Tavares, che riportò in utile brand in precedenza in difficoltà. PSA mantenne un forte focus sul mercato europeo ma con ambizioni globali.

La fusione tra FCA e PSA, completata nel 2021, ha dato vita a Stellantis, oggi terzo produttore automobilistico mondiale per fatturato, con oltre 270.000 dipendenti, più di 100 impianti in oltre 30 Paesi e una capacità produttiva superiore a 6 milioni di veicoli annui. Stellantis si propone di sfruttare economie di scala stimate in oltre 5 miliardi di euro l’anno, integrando culture industriali diverse e consolidando la sua posizione nella transizione verso la mobilità sostenibile e l’elettrificazione, confermando il suo ruolo chiave nell’economia globale dell’automotive.

La governance di Stellantis

La governance di Stellantis è il risultato di un delicato equilibrio tra poteri industriali e politici europei. La società è registrata nei Paesi Bassi, ma i suoi principali azionisti riflettono un’alleanza italo-francese: Exor N.V., la holding della famiglia Agnelli-Elkann, detiene circa il 14% del capitale e gode di diritti di voto maggiorati, che ne rafforzano il peso decisionale. Sul fronte francese, lo Stato è presente tramite Bpifrance, con una quota simile a quella della famiglia Peugeot, ancora attiva tramite le holding EPF/FFP.

Il gruppo è guidato da Carlos Tavares, manager portoghese che ha risanato PSA e ora dirige un colosso da oltre 6 milioni di auto vendute l’anno e più di 180 miliardi di euro di ricavi. Il consiglio di amministrazione è composto in modo paritetico tra ex-FCA ed ex-PSA, assicurando equilibrio tra le due anime del gruppo. La sfida attuale è integrare culture e strategie diverse, guidando l’azienda attraverso la transizione verso mobilità elettrica, digitale e sostenibile.

Stellantis rappresenta così una governance mista tra capitale familiare, partecipazione pubblica e investitori globali, con una struttura pensata per competere a livello internazionale nel settore automotive del futuro.

Oggi Stellantis è molto più di una casa automobilistica: è un colosso globale con oltre 400.000 dipendenti, una presenza in più di 30 Paesi e una rete industriale estesa tra Europa, Nord America e Asia. Il gruppo gestisce 14 marchi attivi, che coprono ogni segmento di mercato:

  • Italia: Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Maserati – rappresentano la tradizione automobilistica italiana, con forte attenzione al design e al segmento premium.
  • Francia e Germania: Peugeot, Citroën, DS, Opel – marchi storici dell’Europa continentale, focalizzati su efficienza e innovazione.
  • Stati Uniti: Chrysler, Jeep, Dodge, Ram – icone americane con un forte posizionamento nei SUV, pick-up e muscle car.
  • UK e performance: Abarth, Vauxhall – focalizzati rispettivamente sulle auto sportive e sul mercato britannico.

La strategia industriale di Stellantis

La strategia industriale di Stellantis è progettata per garantire una crescita sostenibile e consolidare la sua posizione di leader nel settore automobilistico globale, puntando su innovazione, efficienza e diversificazione. Il piano si articola su tre pilastri principali, che combinano investimenti significativi con una riorganizzazione produttiva profonda.

Il primo pilastro è l’elettrificazione: Stellantis investirà oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 per sviluppare veicoli a zero emissioni. Tra le azioni principali si trovano:

  • Costruzione di 6 gigafactory in Europa e Nord America per la produzione di batterie.
  • Obiettivo di vendere auto 100% elettriche in Europa e il 50% negli Stati Uniti entro il 2030.
  • Elettrificazione completa dei marchi Maserati e Alfa Romeo entro il 2030.
  • Lancio di nuovi modelli elettrici per Fiat, Jeep e altri brand generalisti.

Il secondo pilastro riguarda il software e la connettività, con un piano che punta a generare ricavi per 20 miliardi di euro annui entro il 2030. Le iniziative chiave includono:

  • Partnership con Amazon per sistemi di infotainment avanzati.
  • Collaborazione con Foxconn per piattaforme elettroniche e guida autonoma.
  • Introduzione di SmartCockpit e servizi digitali per migliorare l’esperienza utente e sviluppare offerte on-demand.

Infine, la razionalizzazione produttiva mira a ottimizzare costi e processi, incrementando la redditività:

  • Utilizzo di piattaforme modulari comuni (STLA Small, Medium, Large, Frame) per ridurre costi e tempi di produzione.
  • Sinergie operative tra marchi per evitare duplicazioni.
  • Ristrutturazione degli impianti e ottimizzazione della supply chain globale.

Questa strategia integrata consente a Stellantis di affrontare le sfide del mercato globale dell’auto con un approccio efficiente e innovativo, posizionandosi come un protagonista chiave nella transizione verso la mobilità elettrica e digitale.

Quotazione di Stellantis

Le azioni di Stellantis sono quotate su diverse piazze finanziarie di rilievo, con i seguenti riferimenti: il ticker STLAM su Borsa Italiana e Parigi, e il ticker STLA sul New York Stock Exchange (NYSE). L’ISIN, codice identificativo unico delle azioni, è NL00150001Q9. Questa ampia presenza sui mercati riflette la natura globale del gruppo e la sua importanza strategica nel settore automotive.

Dal punto di vista finanziario, Stellantis si è affermata come un titolo interessante per gli investitori, grazie a una serie di caratteristiche e azioni che ne sostengono la crescita e la stabilità. Tra i principali punti di forza si evidenziano:

  • Dividendi regolari e speciali: Stellantis distribuisce dividendi con una certa costanza, offrendo anche dividendi straordinari in particolari momenti, come avvenuto con il dividendo extra legato alla vendita di Magneti Marelli. Questo rende il titolo appetibile per gli investitori alla ricerca di reddito stabile oltre che di crescita.
  • Programmi di buyback: il gruppo ha implementato piani di riacquisto di azioni proprie per sostenere e valorizzare il prezzo del titolo sul mercato, una strategia che contribuisce a rafforzare la fiducia degli azionisti e a migliorare gli indicatori finanziari per azione.
  • Capitalizzazione di mercato significativa: la capitalizzazione di Stellantis oscilla solitamente tra i 50 e i 70 miliardi di euro, variando in base alle condizioni di mercato e ai cicli economici globali. Questa dimensione la pone tra i principali player automobilistici quotati a livello internazionale.
  • Margini di profitto superiori alla media del settore: grazie a una gestione efficiente della produzione, alla razionalizzazione dei marchi e all’ottimizzazione delle piattaforme industriali, Stellantis è riuscita a mantenere una redditività costante e spesso superiore alla media del comparto automotive.

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I progetti futuri di Stellantis

Tra i progetti futuri di Stellantis spiccano diverse iniziative strategiche volte a rafforzare la posizione del gruppo nei mercati globali. In primo luogo, il rilancio di Lancia, storico marchio italiano, che si prepara a una nuova gamma completamente elettrica a partire dalla Ypsilon, con un design moderno e ambizioni di crescita in Europa.

Parallelamente, Stellantis punta all'espansione del brand Jeep in mercati emergenti come India, America Latina e Asia, per sfruttare il crescente interesse per i SUV in queste regioni. Un’altra ipotesi al vaglio è lo spin-off di Maserati, che potrebbe diventare una società quotata separatamente, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il marchio di lusso. Infine, il piano strategico denominato "Dare Forward 2030" mira a raddoppiare il fatturato entro il 2030, puntando su un mix di elettrificazione, digitalizzazione e diversificazione dell’offerta, per affrontare con successo le sfide future dell’industria automobilistica.

Conclusioni

Stellantis rappresenta un esempio di integrazione industriale riuscita, capace di unire tradizioni e innovazioni per creare un leader globale nel settore automotive. Grazie a investimenti mirati in mobilità elettrica e tecnologia, una governance bilanciata e una solida performance finanziaria, il gruppo è ben posizionato per affrontare le sfide del futuro. I piani di rilancio dei marchi storici e l’espansione internazionale mostrano una strategia ambiziosa che punta a consolidare la leadership nella transizione verso la mobilità sostenibile e digitale.

FAQ

Stellantis è uno dei maggiori produttori automobilistici mondiali, nato dalla fusione tra FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e PSA (Peugeot Société Anonyme) nel 2021.

Stellantis gestisce 14 marchi, tra cui Fiat, Alfa Romeo, Lancia, Maserati, Peugeot, Citroën, Opel, Jeep, Dodge, Ram e altri, coprendo diversi segmenti di mercato globali.

La strategia di Stellantis si basa su elettrificazione, digitalizzazione e ottimizzazione produttiva, con investimenti per oltre 30 miliardi di euro in veicoli elettrici e sviluppo di software e connettività.

Le azioni di Stellantis sono quotate su Borsa Italiana, Parigi e New York (NYSE), con una capitalizzazione di mercato tra 50 e 70 miliardi di euro e una solida politica di dividendi e buyback.

Tra i progetti futuri ci sono il rilancio elettrico di Lancia, l’espansione di Jeep nei mercati emergenti, lo spin-off possibile di Maserati e il piano strategico "Dare Forward 2030" per raddoppiare il fatturato.

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