Nikkei cede nella notte
Nikkei cede nella notte con un ribasso di circa il -1,2% dopo la prima giornata di negoziazione della settimana. Ribasso in linea con le dinamiche lunghe mensili e che potrebbe essere il segno del fatto che i mercati azionari stanno esaurendo la forza al rialzo, il tutto poco prima di quello che viene definito erroneamente il "rally di Natale". Il focus principale rimane sempre quello sul Forex, il mercato piú grande al mondo in termini di controvalore, in principal modo sull'andamento delle majors legate al dollaro, quindi EurUsd, GbpUsd e Usdjpy, quest'ultimo a ridosso dei 154 e in procinto di fare dei test interessanti su questi livelli, test che potrebbero essere cruciali anche per gli altri cambi. Nel frattempo la curva dei rendimenti Usa cambia, lo spread tra i rendimenti del 2 anni e del 10 anni si eguagliano e si riportano a 0 punti base, attenzione a ció che succede sull'obbligazionario.
CURVA RENDIMENTI USA, SPREAD 2-10 ANNI A 0 PUNTI BASE
Questa é l'anomalia da segnalare sui mercati, la riduzione drastica dello spread di rendimento tra il titolo a 2 anni e il 10 anni, i due benchmark per il mercato obbligazionario. Solitamente un'inversione della curva segna recessione ma allo stesso tempo vediamo un ciclo di taglio dei tassi da parte della Fed. Questa situazione ci dice che il mercato vede ancora lo spettro di una recessione, al contrario di quanto afferma Powell con il suo mantra "strong and resilient" (forte e resiliente). In effetti i numeri dell'economia americana non sono per nulla eccezionale, anzi, stiamo dando di recente molta enfasi ai numeri del mercato del lavoro, quest'ultimo il vero market mover dei mercati da piú di un anno a questa parte. Domani usciranno le richieste continue di sussidi di disoccupazione, numeri che la scorsa settimana hanno visto un record di richieste a 1908k, dato che non si vedeva dal 2018 e, senza neanche specificarlo, record annuale. Questo significherebbe un aumento della disoccupazione per il 6 dicembre, dato che dovrá essere confermato dai numeri di domani e da quelli della prossima settimana. Qualora dovessimo vedere la conferma di questi dati, allora dovremmo aspettarci un taglio dei tassi giá dal 18 dicembre con conseguenze diretta sul rendimento dei titoli a 2 anni americani. La correlazione che vediamo tra il rendimento del titolo a 2 anni e l'andamento dei tassi di intreresse é palese, di conseguenza una continuazione dei tagli dei tassi potrebbe portare ad un'ulteriore diminuzione dei rendimenti del 2 anni riportando, almeno teoricamente, ad una normalizzazione della curva dei rendimenti che al momento vediamo "piatta".
Correlazione tra Tassi di interesse (grafico sopra) e Rendimento titoli a 2 anni Usa (Grafico sotto). Nei riquadri i livelli massimi evidenziati sia sui tassi che sui rendimenti - Fonte: Tradingview - David Pascucci (XTB)
NIKKEI SCENDE E AZIONARIO IN TEST
Nikkei scende di nuovo su base giornaliera con un ribasso di circa il -1,2%, ribasso in linea con quanto vediamo sulle dinamiche di lungo periodo dove il Nikkei sta facendo un'enorme fatica nel far partire un movimento degno di nota. Al momento é uno dei pochi indici che mostra una debolezza sostanziale a differenza dei mercati americani che continuano indistrurbati la loro corsa al rialzo. Oggi l'azionario americano dovrá affrontare dei test importanti per quanto riguarda le dinamiche di breve, con mercati estremamente tirati al rialzo e che dovranno in qualche modo tentare di ritracciare dai massimi che stiamo vedendo, soprattutto Dow Jones e Russell che risultano paritcolarmente forti al rialzo. Ieri il ribasso di Bitcoin, insieme a Nvidia e Tesla ha dimostrato come il mercato sta uscendo dal rischio nel breve termine, pertanto facciamo attenzione anche alle dinamiche di prezzo in apertura dei mercati europei che potrebbero prendere le orme del mercato giapponese.
FOREX ALLE PRESE CON IL DOLLARO
Ieri bel tentativo di rip[resa di EurUsd e GbpUsd contro il dollaro che finalmente si prende una pausa da un trend fortissimo al rialzo che dura oramai da diverse settimane. Si parlava ieri di strutturazione di un'inversione, il che necessita di diverse settimane e quella attuale potrebbe essere la settimana che da il via a quella che potrebbe essere un'inversione per la settimana prossima e per quella successiva. Purtroppo si dovrá aspettare e non possiamo attenderci movimenti degni di nota prima del rilascio del dato sulla disoccupazione in programma per il 6 dicembre. Intanto domani usciranno una miriade di dati importanti per via delle festivitá di giovedí e venerdí in Usa, dal PCE al PIL, ordini di beni durevoli, bilancia commerciale e appunto le richieste di sussidi di disoccupazione.
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