Nikkei nuovi massimi storici
Usciti ieri i PPI Usa, i prezzi alla produzione hanno visto un calo netto dal 3,3% al 2,6%, una premessa interessante per il dato dell'inflazione Usa previsto in questo caso al rialzo dal 2,7% al 2,9%. Oggi sará il turno anche delle richieste di sussidi di disoccupazione e della decisione in merito ai tassi da parte della Bce che con ogni probabilitá lascierá i tassi fermi ai livelli attuali. I mercati azionari proseguono variegati con una negativitá piú marcata per gli europei, meno per gli Usa mentre il Giappone sembra voler proseguire un trend rialzista aggiornando oggi i nuovi massimi storici.INFLAZIONE USA E PPI
Ieri il PPI uscito ha fatto sicuramente riflettere, infatti il dato di partenza era il 3,3%, dato previsto stabile, mentre il dato é uscito al 2,6%, un calo vistoso e consistente che potrebbe influire negativamente sulla lettura odierna dell'inflazione. A proposito di inflazione Usa, é uscita di recente anche l'inflazione in Cina che é passata al -0,4% confermando una fase di deflazione che potrebbe risultare pericolosa a livello globale. Tornando agli Usa oggi la stima prevede inflazione al 2,9% contro il 2,7% di partenza, un dato che potrebbe essere anche rivisto al ribasso visti gli ultimi dati usciti per gli Usa con quelli relativi al mercato del lavoro e i dati di ieri sul PPI. Un dato al ribasso dell'inflazione dovrebbe comunque influire sulle stime sui tassi che potrebbero ulteriormente vedere un aumento della probabilitá di tagli ulteriori rispetto a "canonici" 3 tagli previsti per la fine del 2025.
TASSI BCE, EQUILIBRIO PRECARIO?
Tassi previsti fermi, giustamente visto che i tassi sono al 2,15%. livello molto vicino all'inflazione target e all'inflazione attuale. La situazione europea, vedendo i dati al di fuori del contesto macro, sembra essere la situazione migliore dal punto di vista della politica monetaria. Infatti, osservando la situazione, i tassi sono bassi rispetto a Fed e Boe, l'inflazione é a ridosso del target e la disoccupazione é praticamente ai minimi da sempre. Purtroppo, se la Fed dovesse tagliare in futuro, scenario molto probabile, questa situazione in Europa potrebbe cambiare e rovinare questa situazione di equilibrio stabile. Purtroppo, cosí come in Usa, potrebbe sorgere il problema del mercato del lavoro che di fatto in Europa risulta essere in perfetta salute ma che si trova in un equilibrio precario per via di alcune economie che sembra stiano rallentando, ossia Francia, Italia e Germania. Oggi possibili tassi fermi, per il futuro potremmo peró vedere qualche aggiustamento.
AZIONARIO FRAMMENTATO
Partendo dal Giappone, vediamo un Nikkei che sta aggiornando i nuovi massimi storici senza sentire alcun tipo di massimo dal punto di vista tecnico, la tendenza é chiara ma quanto durerá? In Europa la situazione é diversa, Dax mostra segni di debolezza evidenti anche se non vediamo alcun affondo degno di nota, Ftse Mib scende, prova a riprendersi ma con molta fatica. Eurostoxx50 é letteralmente impantanato in un trend laterale dal quale sembra impossibile uscire, il tutto con i mercati americani che vengono trainati dai titoli ad alta capitalizzazione che portano le quotazioni e alcuni fondamentali alle stelle. Sugli Usa si provano a vendere i massimi su Nasdaq e S&P500, mentre sul Dow Jones la situazione sembra essere piú decisa. Unico problema di queste dinamiche é il fatto che non troviamo dei chiari segnali che ci indichino un cambiamento dell'attuale tendenza che rimane rialzista ma con pochi slanci. Sembra una situazione tecnica destinata a cambiare.
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.