- Crollo di BNP dopo la sentenza di un tribunale di New York
- Possibile maximulta da 150 miliardi di dollari
- -10% in due giorni
- Crollo di BNP dopo la sentenza di un tribunale di New York
- Possibile maximulta da 150 miliardi di dollari
- -10% in due giorni
BNP Paribas condannata da un tribunale di New York a risarcire tre rifugiati sudanesi per una cifra che oscilla tra i 6 e i 7 milioni di dollari ciascuno. La sentenza del tribunale è stata emessa in relazione alle accuse che vedono BNP Paribas come finanziatore del governo di Omar Al-Bashir tra gli anni ’90 e l'inizio del 2000, periodo in cui fu commesso un genocidio in Sudan.
I PROBLEMI PER BNP E LA RISPOSTA DELLA BANCA
Il grande problema che potrebbe affrontare BNP riguarda la possibilità di estensione del risarcimento a ben oltre 20.000 rifugiati politici sudanesi residenti negli USA, il che potrebbe comportare una potenziale maxi multa da ben 150 miliardi di dollari, una cifra impensabile per una multa per qualsiasi banca. Questa sentenza, infatti, costituisce un precedente giurisprudenziale che potrebbe compromettere i futuri conti della banca, in quanto una multa così salata risulta assolutamente incompatibile con i conti della banca che negli ultimi anni ha visto un fatturato annuo tra i 145 e i 155 miliardi di euro. La risposta di BNP non si fa attendere: infatti, il gruppo sottolinea come queste accuse siano infondate, che la banca ha agito perfettamente in regola come fornitore di servizi finanziari in ambito civile e che la banca avrebbe delle importanti prove che la scagionano da queste accuse, prove ignorate. BNP sottolinea che la questione ricadrebbe sotto il diritto svizzero, al punto tale che il Governo della Svizzera ha inviato una lettera alla Corte per confermare l'assenza di causalità tra i finanziamenti della banca e le attività del governo sudanese.
IL TONFO DI BNP, OLTRE -10% IN DUE GIORNI
BNP Paribas crolla di circa l’11,5% in soli due giorni, formando una dinamica tecnica che apre le porte per ulteriori ribassi potenziali nelle prossime settimane. Rotta l’area dei 69 euro per azione al ribasso, ora il titolo gravita intorno ai 68,3 euro, livelli che non si vedevano da maggio 2024. La dinamica tecnica, con una potenziale chiusura al di sotto dei 69 euro, potrebbe aprire a ulteriori ribassi verso i livelli minimi visti ad aprile di quest’anno, in area 61 euro.

Fonte: XStation5
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