Mercati azionari fermi nel giorno delle elezioni in Uk, elezioni che chiuderanno al voto alle 23:00 italiane. Domani si prospetta una giornata interessante e movimentata con i risultati delle elezioni e i dati sul tasso di disoccupazione in Usa, previsto stabile al 4% insieme all'uscita dei Non Farm Payrolls. Una giornata a "bocce ferme" per il mercato azionario, ma non per il mercato crypto che vede il suo benchmark, Bitcoin, crollare di circa il -5% portandosi verso quota 57000 dollari. Aumenta il rischio percepito con i mercati europei che rimangono al di sotto dei massimi di marzo, Bitcoin crolla (altro indicatore dell'appetito al rischio), il tutto mentre i mercati azionari Usa che contengono le "Big 5" continuano a macinare nuovi massimi.
CROLLO DI BITCOIN. SOLO L'INIZIO?
Una situazione che poteva essere piú che prevedibile quella del forte ribasso di Bitcoin, un ribasso che si attende da qualche mese, da quando Bitcoin ha iniziato a sentire i massimi di marzo scorso non riuscendo ad accelerare al rialzo per i mesi successi. Il mercato ha accolto pienamente la possibilitá di vendere i massimi dei mesi precedenti tutte le volte che si é presentata l'occasione, ora si inizia a vedere un movimento ribassista degno di nota che potrebbe portare le quotazioni su livelli veramente molto bassi rispetto a quelli attuali. Al momento vediamo un movimento ribassista di circa il -10% dal 1 luglio ma, qualora dovesse proseguire il movimento, si potrebbe arrivare su livelli che sembrano ora lontani, ossia al di sotto dei 40000 dollari. Questa ipotesi é dovuta principalmente al fatto che ogni volta che Bitcoin ha iniziato un movimento ribassista su base mensile, non é mai stato inferiore al -50% dai massimi di riferimento che in questo caso sono intorno ai 72000 dollari. Questo comporterebbe quindi un ribasso, stando al suo andamento storico, a quotazioni che potrebbero arrivare intorno ai 36000 dollari nel corso delle prossime settimane. Su Bitcoin servirebbe l'ulteriore conferma con una chiusura settimanale al di sotto dei livelli minimi visti gli scorsi mesi, ossia area 56700, oramai ad un soffio dalle quotazioni attuali. Un ribasso marcato di Bitcoin potrebbe essere un indice del fatto che il mercato sta iniziando una riduzione dei pesi dagli asset di rischio.
I BRUTTI DATI ISM PRIMA DELLA DISOCCUPAZIONE
Ritornando sui dati market mover per la giornata di domani, e doverosa una riflessione sui dati ISM usciti ieri per quanto riguarda i PMI del settore dei servizi, settore portante per quanto riguarda l'andamento dell'inflazione in Usa. Il dato ieri, ossia 48,8 é il dato peggiore dal 2009 ad esclusione del periodo pandemico del 2020. Un dato cosí brutto é uscito quindi durante lo scoppio della bolla delle dotcom e durante la crisi dei mutui subprime e il tutto risulta allarmante considerando che il quadro macroeconomico delle grandezze principali (Tassi di Interesse, Inflazione, Disoccupazione) risulta praticamente identico proprio a quei due periodi nefasti per i mercati azionari. Al momento Powell sembra proseguire con la retorica dell'economia forte e resiliente, una retorica totalmente smentita dal''evoluzione dei dati macro che troviamo in questo momento. Inoltre Truflation, societá che si occupa di misurazioni econometriche sulle principali grandezze macro, misura un'inflazione a 1,8%, ben al di sotto del target stabilito dalla Fed e ben al di sotto del dato rilasciato dal BLS che vede un'inflazione a ridosso del 3%.
Storico del dato PMI Servizi di ISM dal 1998 ad oggi - Fonte: ISM - Tradingeconomics.com
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