Scenario Risk-Off?
Forte ribasso per l'azionario Usa nella giornata di ieri, guidato essenzialmente dal crollo di Nvidia sulla reazione post-trimestrale a cash Usa aperto. Nvidia scende rovinosamente di circa un -8,5% portandosi a 120 dollari per azione, trascinando al ribasso tutti i titoli tecnologici piú importanti. Oggi é una giornata assolutamente fondamentale per il futuro dei mercati in quanto abbiamo nello stesso giorno la chiusura settimanale e la chiusura mensile su tutti gli asset, pertanto oggi si potrebbe segnare il destino dei mercati da qui ai prossimi mesi qualora le chiusure dovessero violare livelli sensibili visti nei mesi precedenti. Nella notte crolla Bitcoin che si riporta a 80.000 dollari, un calo del -5% in sessione asiatica che inizia a diventare presagio di sventura vista la dinamica tecnica su base mensile. Oggi il dato piú importante sará il Pce Usa, dato monitorato attentamente dalla Fed per prendere decisioni di politica monetaria.CROLLO NVIDIA E RIBASSO DEI TITOLI TECH USA
Nvidia crolla e esaudisce i desideri di coloro che aspettavano volatilitá sul titolo dopo la trimestrale, infatti solitamente il titolo tende a muoversi di un -/+8% dopo l'esito degli earnings, movimento evitato subito dopo l'uscita della trimestrale ma che si manifesta in apertura cash. Nvidia pubblica una trimestrale ottima eppure la reazione del mercato é stata pessima, come mai? Non c'e da stupirsi visto che nei risultati dell'ultimo trimestre abbiamo visto una palese scorrelazione tra esito della trimestrale e andamento del titolo. Basti pensare a ció che é successo a Microsoft, la quale ha presentato un'ottima trimestrale, eppure il titolo é solamente sceso dal giorno del release. Altri movimenti inattesi sono arrivati da Tesla, la quale presentó una trimestrale ben poco convincente e la reazione iniziale del titolo fu assolutamente rialzista. In tutto questo il movimento di Meta é l'unico che si é dimostrato coerente con i risultati. Vista questa situazione, c'era da aspettarsi un movimento completamente scorrelato dall'esito di una trimestrale essenzialmente ottima e che vede Nvidia come leader indiscusso del settore. Nvidia crolla quindi del -8,5% portandosi a ridosso dei 120 dollari per azione, vicino a quei 115 che rappresentano i minimi del mese, un ribasso rovinoso che ha brucia quasi 300 miliardi di dollari con un solo giorno di negoziazione. Questo ribasso ha coinvolto tutti i titoli tecnologici, da Google a Microsoft fino ai meno capitalizzati Amd e Intel. Purtroppo la concentrazione di capitali su questi titoli é molto elevata, pertanto un ribasso dei titoli tech porta a conseguenze nefaste sui mercati azionari. In questo momento solo Apple ha una capitalizzazione oltre i 3000 miliardi di dollari.
RISK OFF SUI MERCATI?
Mercati venduti in modo corale, la giornata di ieri é stata la classica giornata "short" dove tutti gli indici, con intensitá diverse, hanno dimostrato una certa debolezza. Scende Nasdaq, S&P500, mentre Dow Jones dimostra di essere piú resiliente anche se scende dai massimi giornalieri di circa un -1,7%. Scende l'Europa con il Dax che sente palesemente i massimi dei giorni scorsi, oggi scende ulteriormente anche Bitcoin che arriva a ridosso degli 80.000 dollari. Proprio Bitcoin, l'asset di puro rischio sta dimostrando una debolezza molto importante visto che perde un -27% dai massimi di gennaio, un crollo strutturale qualora dovesse chiudere il mese in questo modo, ossia al di sotto dei minimi che abbiamo visto da dicembre. Iniziata la fase risk-off sui mercati? Le premesse non sono buone, probabilmente sí ma questo non significa che scenderemo in modo consecutivo ogni settimana, come sempre si andrebbero ad alternare fasi di debolezza importanti con recuperi altrettanto rilevanti. Altro elemento preoccupante é l'aumento del Vix che di fatto sale a 20 e apre ad una fase ribassista importante per i mercati che oggi dovranno chiudere i loro grafici mensili.
OGGI IL PCE USA
Oggi l'ultimo dato importante sará il Pce Usa, dato fondamentale per la Fed che si appresta ad arrivare alla prossima riunione del 19 marzo con il test del tasso di disoccupazione. Ieri abbiamo visto l'uscita del Pil, dato al 2,3% contro il 3,1% precedente, un dato negativo che di fatto non grida al benessere dell'economia Usa. Inoltre le richieste di sussidi rimangono ancora alte e la situazione non migliora in vista dei prossimi dati NFP e del tasso di disoccupazione previsti per la prossima settimana.
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