Il 30 luglio 2025, il presidente Donald Trump ha annunciato l’imposizione di tariffe del 50% su una selezione di prodotti in rame, esentando però strategicamente il rame raffinato, la forma di commercio più rilevante. Questa decisione ha provocato il più grande calo storico dei prezzi del rame sulla borsa statunitense COMEX, mentre contemporaneamente ha stabilizzato il London Metal Exchange (LME). Sebbene i prezzi LME siano inizialmente scesi in risposta, si prevede a breve termine un ulteriore allineamento dei prezzi, probabilmente guidato da aggiustamenti nei prezzi statunitensi più che in quelli europei.
Qual è stata la decisione di Donald Trump?
A partire dal 1° agosto 2025, sarà applicata una tariffa del 50% sui seguenti prodotti in rame:
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Prodotti semilavorati in rame: tubi, fili, barre, lamiere, tubazioni
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Componenti in rame: raccordi per tubi, cavi elettrici, connettori
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Prodotti ad alta intensità di rame: trasformatori, motori elettrici
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Prodotti finiti: impianti elettrici, sistemi di riscaldamento
Esenzioni chiave dalle tariffe
Trump ha preso una decisione strategica escludendo prodotti critici che fungono da materie prime per beni manufatti chiave:
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Rame raffinato (catodi): la forma principale di commercio del rame (la più pura).
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Minerali e concentrati di rame: materie prime per la produzione.
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Rottami di rame: materiale per il riciclo.
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Rame blister e anodi: prodotti intermedi nel processo di raffinazione.
Come ha reagito il mercato?
I prezzi del rame sul COMEX, che avevano un premio superiore al 30% rispetto ai prezzi LME, sono crollati, registrando ieri la più grande diminuzione in una singola sessione nella storia. Il prezzo è sceso istantaneamente di circa il 20%, annullando quasi completamente il premio COMEX-LME. È importante sottolineare che, nei sei mesi precedenti, negli Stati Uniti erano state accumulate ingenti scorte di rame in previsione delle tariffe, situazione che ora potrebbe portare a una drastica riduzione della domanda interna di rame. Le scorte hanno raggiunto oltre 250.000 tonnellate, il livello più alto degli ultimi 20 anni. Questa situazione eliminerà anche qualsiasi opportunità di profitto derivante dall’arbitraggio.
L’intero differenziale di crescita da inizio anno tra COMEX e LME è completamente scomparso. Fonte: Bloomberg Finance LP
Cosa ci aspetta per i prezzi LME?
I cali di prezzo odierni sul LME sono stati limitati. La quasi totale eliminazione del premio COMEX ha impedito ai prezzi LME di aumentare in modo significativo. Tuttavia, l’importanza del LME potrebbe riaffermarsi con la rimozione dei rischi legati a un’interruzione del commercio statunitense. È importante notare che le scorte globali presso le borse sono recentemente aumentate leggermente, potenzialmente frenando gli aumenti dei prezzi, mentre le scorte in Cina stanno diminuendo. Inoltre, un indicatore anticipatore dei prezzi del rame, l’impulso creditizio cinese, è chiaramente in crescita, il che potrebbe indicare prospettive moderatamente positive a medio termine per il rame. Il mercato LME potrebbe anche vedere un afflusso di investitori in uscita dal mercato statunitense, alleviando ulteriormente le preoccupazioni riguardo a un’eccessiva volatilità.
Le scorte globali di rame sono recentemente aumentate, sebbene storicamente rimangano basse. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB
Le scorte cinesi sulla Borsa di Shanghai sono scese ai livelli più bassi dal 2024. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB
L’impulso creditizio della Cina sta salendo al suo livello più alto da novembre 2024. L’impulso creditizio è un indicatore anticipatore per i prezzi del rame. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB
Cile e Perù: Beneficiari chiave
La stragrande maggioranza del rame fornito agli Stati Uniti proviene da paesi sudamericani, in particolare Cile e Perù. Di conseguenza, questa situazione dovrebbe avere un impatto positivo sui prezzi del LME, poiché questi paesi non dovranno cercare nuovi mercati. Potranno continuare a esportare rame raffinato verso gli Stati Uniti senza tariffe. Al contrario, il Canada, che esporta principalmente prodotti finiti, subirà oneri significativamente maggiori.
Sebbene il dollaro USA stia attualmente performando molto bene, non si può escludere un impatto positivo sul peso cileno nel lungo termine. Come osservato, la correlazione negli ultimi mesi è stata piuttosto alta, anche se nelle ultime settimane si è manifestata una maggiore divergenza.
Il cambio USDCLP rimane su livelli elevati, ma un miglioramento nella situazione delle tariffe potrebbe potenzialmente avere un impatto positivo sulle valute sudamericane. Fonte: xStation5
Prospettive sui prezzi
I prezzi del rame sono recentemente diminuiti e hanno reagito negativamente anche alla decisione di Trump di escludere il rame raffinato, scambiato a livello globale, dalle tariffe. Il prezzo sta reagendo ai minimi locali di metà luglio e potrebbe ricominciare a rispondere ai fondamentali globali. Un supporto importante si trova a 9.500 dollari e leggermente al di sotto, al ritracciamento di Fibonacci del 38,2% dell’ultimo trend al ribasso. Il rafforzamento del dollaro USA è attualmente un fattore negativo per il rame. Tuttavia, un arresto prolungato della crescita dei prezzi si verificherebbe solo in caso di un collasso economico globale o di un aumento significativo dell’offerta. Nonostante ciò, il livello di 10.000 dollari rappresenta una barriera chiara che richiederebbe un catalizzatore molto positivo per essere superata. Non è da escludere che la recente accelerazione della spesa cinese continui a sostenere i prezzi globali del rame.
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