Sebbene l’oro meriti senza dubbio attenzione anche oggi, la forte volatilità registrata in mattinata sull’AUD/USD giustifica la sua scelta come Chart of the Day, dopo la decisione sui tassi della Reserve Bank of Australia (RBA).
La RBA ha lasciato invariato il tasso di riferimento, una decisione unanime che ha segnato una svolta chiaramente più “hawkish” nella valutazione delle prospettive d’inflazione. La scelta era in linea con le attese, ma il comunicato che l’ha accompagnata è stato chiaramente restrittivo. L’ultima nota ha infatti sottolineato che il ritmo di discesa dell’inflazione core si è rallentato, interpretato dal mercato come un segnale deciso contro ulteriori tagli dei tassi nel breve termine.
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Apri un Conto Scarica la app mobile Scarica la app mobileIl miglioramento dei dati macroeconomici — in particolare il rimbalzo dei consumi e la stabilizzazione del mercato del lavoro — riduce la necessità immediata di tagli, rafforzando ulteriormente il dollaro australiano. La RBA ha osservato che l’attività economica sta gradualmente riprendendo e che il mercato del lavoro resta piuttosto teso. Permane l’incertezza globale, soprattutto sulla politica commerciale degli Stati Uniti, ma gli scenari più estremi ora appaiono meno probabili e l’impatto dei dazi sull’economia dovrebbe rimanere contenuto.
La RBA mantiene comunque un approccio prudente, dichiarandosi pronta a modificare la politica monetaria in base all’evoluzione dei dati. La banca ha inoltre sottolineato la necessità di tempo per valutare appieno gli effetti dei precedenti tagli. La reazione del mercato è stata immediata: l’AUD/USD è salito bruscamente mentre gli investitori hanno escluso il rischio di ulteriori riduzioni dei tassi, sostenendo la valuta nel breve periodo. La pausa ciclica potrebbe prolungarsi se l’inflazione resterà elevata e la ripresa economica continuerà. Inoltre, l’aumento dei prezzi delle materie prime rappresenta un fattore positivo per l’Australia, grazie a maggiori entrate da esportazione. Una crescita più robusta in Cina, inoltre, segnala una possibile accelerazione per l’economia australiana nel prossimo futuro.
La coppia AUD/USD ha superato il livello di 0,6600 e sta testando il ritracciamento di Fibonacci del 50% dell’ultimo trend ribassista all’interno di un trend rialzista più ampio. Come dimostrano i prezzi del rame, che continuano a salire, la forza delle materie prime rappresenta un ulteriore vento favorevole per il dollaro australiano.

Vale anche la pena notare che il dollaro australiano, se misurato contro il dollaro neozelandese, vede la coppia AUD/NZD toccare quota 1,14, il livello più alto dal 2022. Si tratta di un evento raro negli ultimi 12 anni, anche se alla fine del decennio precedente la coppia era scambiata a livelli significativamente più alti, suggerendo un potenziale di ulteriori forti rialzi in caso di ripresa globale. Inoltre, si osserva attualmente una netta divergenza negli orientamenti di politica monetaria tra Australia e Nuova Zelanda.

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