Fitch ha declassato il rating del credito della Francia da AA- ad A+, aumentando la pressione sul nuovo primo ministro Sébastien Lecornu e sui mercati finanziari dopo mesi di crisi politica. Le principali motivazioni alla base della decisione includono l’aumento del debito, il deficit più alto dell’area euro e la persistente instabilità politica, che ostacola l’attuazione efficace dei piani di consolidamento delle finanze pubbliche. Fitch prevede un ulteriore incremento del debito pubblico, che potrebbe raggiungere il 121% del PIL entro il 2027, e la mancanza di prospettive per una maggioranza parlamentare indebolisce le possibilità del governo di attuare riforme di bilancio.
La reazione del mercato è stata un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato francesi e un moderato allargamento dello spread rispetto ai Bund tedeschi a 81 punti base, livello che non si vedeva da gennaio.
Fonte: worldgovernmentbonds
Sebbene dalla scarsa reazione dei mercati si possa dedurre che il declassamento fosse in gran parte già scontato e non debba quindi innescare un forte sell-off, per la Francia il problema resta il persistente premio di rischio politico. Gli investitori si aspettano azioni concrete dal nuovo governo che, per approvare il bilancio, dovrà cercare un accordo sia con il centro-sinistra che con il centro-destra, senza perdere il sostegno della propria base.
Nel lungo termine, Fitch avverte che, se lo stallo politico dovesse persistere e il percorso di consolidamento fiscale diluirsi, la Francia potrebbe perdere la sua posizione unica tra gli emittenti di debito dell’area euro – meno rischiosa dell’Italia, ma non sicura come Germania o Paesi Bassi. Ulteriori revisioni del rating sono attese a breve: se altre agenzie dovessero seguire la linea di Fitch, aumenterebbe il rischio di vendite forzate di bond francesi da parte di alcuni investitori istituzionali e i maggiori costi di servizio del debito inizierebbero a pesare in termini reali sulla crescita economica dei prossimi anni.
Al momento non si rileva alcun sentiment negativo legato alla decisione di Fitch e, paradossalmente, il contratto FRA40 è in netto rialzo oggi, il che potrebbe indicare che il declassamento fosse già atteso dal mercato. Tecnicamente, il contratto resta sopra le medie mobili esponenziali a 50, 100 e 200 giorni, il che aumenta le prospettive di un trend rialzista più duraturo. Tuttavia, i rischi per l’indice restano relativamente elevati.
Fonte: xStation
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