Come previsto, la Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) ha tagliato l’Official Cash Rate (OCR) di 25 punti base, portandolo al 3%. La mossa ha messo pressione su NZDUSD, che oggi perde quasi l’1,2%. Le autorità monetarie hanno inoltre pubblicato un aggiornamento del percorso dei tassi, indicando che l’OCR potrebbe scendere al 2,5% entro marzo 2026. Ciò implica che nell’attuale ciclo di allentamento il mercato dovrebbe attendersi altri due tagli da 25 pb.
La decisione non è stata unanime: il Comitato di politica monetaria ha votato 4–2 a favore di un taglio di 25 pb, mentre la minoranza spingeva per una riduzione più aggressiva di 50 pb.
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Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileLa reazione del mercato è stata immediata: il dollaro neozelandese si è indebolito bruscamente dopo la mossa della RBNZ, mentre la borsa di Wellington è rimbalzata con forza, con l’indice di riferimento in rialzo di oltre l’1,5%.
La decisione arriva sullo sfondo dei dati sull’inflazione: su base annua, al termine del secondo trimestre, l’indice CPI si è attestato al 2,7%. La RBNZ prevede che l’inflazione salga temporaneamente al 3% nel terzo trimestre per poi ridursi verso il 2% nell’arco di un anno.
Il taglio dei tassi ha ottenuto l’approvazione del governo. La ministra delle Finanze Nicola Willis ha sottolineato che costi di finanziamento più bassi sostengono l’espansione delle imprese, favoriscono l’attività nel settore delle costruzioni, creano posti di lavoro e aumentano i redditi delle famiglie.
Secondo la RBNZ, “ulteriori dati sulla velocità della ripresa economica della Nuova Zelanda influenzeranno il futuro percorso dell’OCR. Se le pressioni inflazionistiche di medio termine continueranno ad attenuarsi come previsto, ci sarà margine per ridurre ulteriormente l’OCR”.
NZDUSD (intervallo giornaliero)
Il Kiwi resta sotto pressione oggi, con la coppia NZDUSD in calo ai minimi da inizio aprile a quota 0,582. Negli ultimi giorni è scesa sotto la media mobile esponenziale a 200 giorni (EMA200, linea rossa).
Fonte: xStation5
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