- L’argento ha raggiunto nuovi massimi storici sopra i 53$/oz, ma ha registrato una volatilità intraday estrema (inclusa una correzione del 6%), evidenziando il rischio elevato nel mercato.
- Il rally è alimentato da uno short squeeze e da liquidità estremamente bassa (i tassi di prestito dell’argento hanno raggiunto il 30%), aggravato dalle dimensioni ridotte del mercato e dalla mancanza di supporto da parte delle banche centrali.
- Gli obiettivi degli analisti rimangono molto rialzisti (BofA prevede 65$/oz per il 2026), mentre l’analisi tecnica suggerisce che il trend potrebbe proseguire verso 60$/oz, con un supporto chiave a 50$/oz.
- L’argento ha raggiunto nuovi massimi storici sopra i 53$/oz, ma ha registrato una volatilità intraday estrema (inclusa una correzione del 6%), evidenziando il rischio elevato nel mercato.
- Il rally è alimentato da uno short squeeze e da liquidità estremamente bassa (i tassi di prestito dell’argento hanno raggiunto il 30%), aggravato dalle dimensioni ridotte del mercato e dalla mancanza di supporto da parte delle banche centrali.
- Gli obiettivi degli analisti rimangono molto rialzisti (BofA prevede 65$/oz per il 2026), mentre l’analisi tecnica suggerisce che il trend potrebbe proseguire verso 60$/oz, con un supporto chiave a 50$/oz.
L’argento sta attualmente vivendo una volatilità estrema, segnalando che il sentiment di mercato non è più uniformemente rialzista. Durante la sessione asiatica, il prezzo ha raggiunto nuovi massimi storici. Alcuni analisti suggeriscono che solo ora il prezzo ha superato in modo definitivo il precedente massimo storico stabilito a gennaio 1980. Sebbene il contratto futures di allora fosse chiuso sotto i 50$, alcuni indicatori collocano il picco storico giornaliero vicino a 52,8$/oz.
Oggi il prezzo ha inizialmente superato i 53$/oz prima di subire una correzione del 6% poco prima dell’apertura del mercato europeo. Pochi istanti dopo l’inizio della sessione europea, il prezzo è rimbalzato, assestandosi vicino ai 52$/oz, vicino alla chiusura di ieri. L’argento rimane uno dei metalli più volatili, reagendo in modo molto più marcato dell’oro sia durante i rialzi sia durante i ribassi. Dall’inizio dell’anno, il guadagno del prezzo dell’argento si avvicina all’80%.

La performance dell’argento quest’anno è superata solo dal platino. Fonte: Bloomberg Finance LP
Liquidità e valutazione del rischio
Il consenso di mercato indica una liquidità molto bassa nel mercato dell’argento. I tassi per il prestito di argento a un mese sono saliti al 30%, causando una forte pressione sulle posizioni short. Il mercato dell’argento è cinque volte più piccolo di quello dell’oro e manca della solida componente di domanda fornita dalle banche centrali, di cui l’oro beneficia. Di conseguenza, in caso di una correzione significativa del mercato, ci si aspetta un calo di almeno dieci punti percentuali.
L’ultima previsione di Bank of America proietta un prezzo dell’argento di 65$/oz per il prossimo anno, insieme a un target per l’oro di 5.000$. Goldman Sachs prevede ulteriori guadagni per l’argento, evidenziando però anche un possibile ritorno delle scorte di argento alla borsa di Londra a seguito dei consistenti accumuli statunitensi degli ultimi mesi.
Prospettiva tecnica
Dal punto di vista tecnico, il prezzo dell’argento non è ancora così estremamente distanziato dalle medie mobili come lo era durante il rally del 2011. Inoltre, l’entità del movimento del 2011 suggerisce che l’attuale trend rialzista potrebbe proseguire verso i 60$/oz. Tale livello sarebbe giustificato se l’oro fosse scambiato a 4.200$ e il rapporto oro-argento dovesse scendere verso 70. Il supporto tecnico si trova attualmente vicino a 50$/oz, mentre la resistenza più prossima è poco sotto 55$/oz.

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