La cancellazione di Evergrande dalla Borsa di Hong Kong segna la fine di un'era turbolenta nel settore immobiliare cinese, simbolo del collasso di quello che fu il più grande sviluppatore immobiliare del Paese e pilastro del modello di crescita economica cinese.
Cosa è successo a Evergrande
Un tempo valutata oltre 50 miliardi di dollari USA, Evergrande è stata delistata il 25 agosto 2025, dopo anni di indebitamento, restrizioni normative e tentativi falliti di ristrutturazione. La società ha circa 7.733,2 milioni di CNY di debiti, lasciando dietro di sé progetti incompiuti e creditori non pagati. Nel gennaio 2024, un tribunale di Hong Kong ne ha ordinato la liquidazione a seguito della mancata presentazione di un piano di recupero sostenibile.
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Impatto sul settore immobiliare cinese
Il crollo di Evergrande ha innescato una crisi diffusa nel settore, portando a numerosi default tra altri sviluppatori e a un calo continuo dei prezzi delle case, delle vendite e delle attività di costruzione. L’immobiliare, che un tempo rappresentava circa un quarto del PIL cinese, è ora una delle principali sfide per l’economia nazionale e per le finanze dei governi locali.
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Gli acquirenti affrontano ritardi indefiniti nella consegna delle abitazioni.
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Licenziamenti di massa e tagli salariali hanno colpito i lavoratori del settore e quelli dei comparti collegati.
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I creditori — compresi gli obbligazionisti esteri e i fornitori — hanno recuperato solo una frazione dei loro investimenti.
La fine di un modello di crescita
Il crollo di Evergrande ha messo in luce i rischi del modello cinese basato sul debito e sul boom immobiliare. Le politiche delle "tre linee rosse", introdotte per limitare l’indebitamento eccessivo, hanno accelerato la crisi di diverse aziende, spingendo il settore ai margini dell’economia.
Attualmente, non è emerso alcun sostituto in grado di assumere quel ruolo trainante. Nel frattempo, le aziende statali stanno guadagnando sempre più peso nel mercato e le autorità sono costrette a finanziare il completamento di migliaia di abitazioni incompiute. L’era dell’espansione rapida e della speculazione immobiliare è finita, lasciando spazio a tentativi di stabilizzazione e ristrutturazione.
Principali dati finanziari
Periodo | Ricavi Totali (M) | Crescita YoY % | Utile Lordo (M) | Margine Lordo % | EBITDA (M) | Margine EBITDA % | Utile Netto (M) | Margine Netto % |
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2Q FY2023 | 3.072,6 | 6,17% | 749,6 | 24,40% | 524,4 | 17,07% | 390,7 | 12,71% |
3Q FY2023 | 3.170,7 | 5,32% | 834,0 | 26,30% | 742,6 | 23,42% | 379,9 | 11,98% |
4Q FY2023 | 3.170,7 | 5,32% | 834,0 | 26,30% | 742,6 | 23,42% | 379,9 | 11,98% |
1Q FY2024 | 3.110,1 | 1,22% | 628,0 | 20,19% | 355,7 | 11,44% | 250,3 | 8,05% |
2Q FY2024 | 3.110,1 | 1,22% | 628,0 | 20,19% | 355,7 | 11,44% | 250,3 | 8,05% |
3Q FY2024 | 3.268,2 | 3,08% | 635,1 | 19,43% | 447,8 | 13,70% | 260,2 | 7,96% |
4Q FY2024 | 3.268,2 | 3,08% | 635,1 | 19,43% | 447,8 | 13,70% | 260,2 | 7,96% |
Nonostante i risultati disastrosi tra il 2020 e il 2021 — culminati nel default sul debito e nella successiva liquidazione — Evergrande ha tentato di avviare sforzi di ristrutturazione, in particolare tramite accordi di swap del debito e la parziale riattivazione di alcuni progetti. Parallelamente, il governo cinese ha adottato politiche macroeconomiche per sostenere il settore immobiliare, misure che, tuttavia, si sono rivelate insufficienti a invertire efficacemente la crisi dell’azienda.
Implicazioni più ampie
La cancellazione di Evergrande riflette non solo il fallimento di una singola società, ma anche le profonde debolezze dell’economia cinese: dall’alto debito locale al debole consumo delle famiglie. La crisi immobiliare è diventata il principale freno alla crescita e ha aggravato la spesa interna.
Sebbene sia prevista una graduale ripresa, la transizione verso un nuovo modello economico rimane incerta. La fine di Evergrande chiude un capitolo nella storia dell’immobiliare cinese, ma le sfide del Paese vanno ben oltre gli edifici incompiuti e i bilanci dissestati.
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