La Federal Reserve cederà alle pressioni politiche di Donald Trump? 🔎📃
Stasera il FOMC annuncerà la sua decisione sui tassi d’interesse negli Stati Uniti. Il consenso generale prevede che la Fed manterrà i tassi invariati, quindi il mercato analizzerà attentamente qualsiasi segnale di un possibile orientamento verso tagli futuri.
Cosa aspettarsi dalla decisione del FOMC:
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Tassi invariati al 4,25–4,50%
La Fed dovrebbe lasciare i tassi fermi, come da attese. -
Comunicazione prudente e quasi invariata:
Il comunicato dovrebbe mantenere un tono simile al precedente:-
attività economica solida
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mercato del lavoro stabile
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disoccupazione bassa
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inflazione ancora leggermente elevata
Potrebbe anche essere riconosciuto che l’incertezza legata ai dazi non è più significativa.
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Decisione non unanime:
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Christopher Waller ha già dichiarato che voterà per un taglio di 25 punti base
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Michelle Bowman si è detta aperta a un taglio a luglio, a condizione che le pressioni inflazionistiche restino contenute
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Powell e il taglio di settembre:
Il presidente Jerome Powell probabilmente inizierà a parlare esplicitamente della possibilità di un taglio dei tassi a settembre, sottolineando che dipenderà dai dati, in particolare:-
un calo delle pressioni inflazionistiche
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o un peggioramento del mercato del lavoro statunitense
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Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileI rendimenti dei Treasury USA si muovono ancora in un intervallo relativamente ristretto, segnalando che il mercato si aspetta che i tassi rimangano invariati. I rendimenti a dieci anni sono sostanzialmente allo stesso livello dell’inizio dell’anno, dopo che il mercato ha annullato le sue aspettative più accomodanti e ha prezzato una pausa della Fed.
Fonte: Team di ricerca di XTB
Quali sono gli scenari possibili?
🔹 Scenario base:
I tassi restano al 4,25–4,50%, con una probabilità prezzata dal mercato del 97,9%. Tuttavia, è interessante osservare quanti membri sostengono un taglio di 25 punti base.
Scenario 1:
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Waller o Bowman fanno marcia indietro, magari dopo l’uscita del CPI di giugno o per ragioni politiche.
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I mercati avevano previsto dissenso; la sua assenza rafforzerebbe le aspettative di tassi più alti e ridurrebbe la probabilità di un taglio a settembre.
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La Fed mantiene i tassi al 4,25–4,50% e tutti votano all’unanimità.
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Anche se molto improbabile alla luce delle dichiarazioni pubbliche di Waller e Bowman, se accadesse rafforzerebbe nettamente il dollaro e causerebbe un calo delle azioni.
Scenario moderato:
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Waller e Bowman votano per un taglio di 25 pb.
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Powell adotta un tono equilibrato, citando un indebolimento del mercato del lavoro ma anche una certa “incertezza” legata ai dazi.
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Il mercato prezza due tagli nel 2024 (settembre e dicembre).
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I tassi restano invariati, ma la Fed invia un segnale chiaro di tagli nella seconda metà del 2025.
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È lo scenario più probabile, coerente con le recenti dichiarazioni e i verbali della Fed.
Scenario 2:
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Altri banchieri come Collins, Goolsbee o Kashkari si uniscono ai membri favorevoli al taglio.
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Il mercato inizia a prezzare tre tagli quest’anno: settembre, ottobre e dicembre, da 25 pb ciascuno.
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I tassi restano invariati, ma la Fed invio segnali decisamente accomodanti.
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In questo caso si attenderebbe un dollaro più debole, borse in rialzo e rendimenti obbligazionari in calo.
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Scenario possibile, ma meno probabile rispetto a quello neutrale.
Scenario 3:
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Il FOMC cede alla paura di un rallentamento del mercato del lavoro e decide subito un taglio.
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Richiederebbe una maggioranza di voti favorevoli.
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È considerato improbabile: il mercato lo prezza al 2,1%.
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In questo scenario, il dollaro e i rendimenti crollerebbero, mentre oro e azioni salirebbero.
Dot-Plot dopo la decisione di giugno:
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2 membri (Bowman e Waller) prevedono tassi tra 3,50–3,75% a fine anno
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5 membri (incluso Powell) li vedono tra 3,75–4,00%
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1 membro (Collins) prevede un solo taglio da 25 pb
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4 membri non prevedono alcun taglio
Se le visioni non cambiano significativamente, lo scenario più probabile rimane quello con due tagli da 25 pb. Sarà utile osservare l’aggiornamento del Dot-Plot dopo la decisione.
EUR/USD
Dopo una serie di perdite record, l’EUR/USD si muove tra due zone chiave attorno a 1,152–1,158, che hanno definito l’azione dei prezzi nelle ultime settimane. Attualmente la coppia si trova al limite inferiore della fascia di consolidamento, con l’RSI in zona ipervenduto (sotto 30) dall’inizio della settimana.
A seconda dello scenario che si concretizzerà, si può prevedere una forte volatilità durante l’annuncio e la conferenza stampa. L’EUR/USD potrebbe testare i limiti superiori o inferiori della fascia di consolidamento sopra indicata.
Fonte: xStation5
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