Il petrolio guadagna il 2% rimbalzando dai minimi di 4 anni 📈

10:16 6 maggio 2025

I prezzi del petrolio Brent (OIL) salgono di oltre il 2% oggi, rimbalzando dai minimi degli ultimi quattro anni. I recenti cali sono stati causati dai timori di un eccesso di offerta, dopo che i paesi OPEC – inclusa l’Arabia Saudita – hanno deciso, per il secondo fine settimana consecutivo, di aumentare la produzione. Il rialzo odierno sembra riflettere operazioni di acquisto a sconto, dato che gli indicatori tecnici segnalavano un mercato in ipervenduto.

Tuttavia, i fondamentali restano deboli: sia il Brent che il WTI statunitense hanno chiuso la scorsa settimana ai livelli più bassi dal febbraio 2021. Ulteriori pressioni sui prezzi derivano dal rischio di una guerra commerciale e dal taglio delle previsioni, fattori che potrebbero scoraggiare gli investitori istituzionali dal prendere posizioni rialziste, soprattutto dopo un calo del petrolio di quasi il 20% dall’inizio di aprile.

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Un potenziale acquirente sul mercato oggi potrebbe essere la Cina, tornata dopo una festività pubblica di cinque giorni. In quanto maggiore importatore mondiale, è probabile che abbia aumentato gli acquisti per garantirsi scorte a prezzi più bassi. Inoltre, i dati ISM pubblicati ieri sono risultati migliori delle attese: l’indice è salito a 51,6 ad aprile rispetto a 50,8 di marzo, contro una previsione di calo a 50,2.

Lunedì, Barclays ha tagliato le previsioni sul Brent per il 2025 di 4 dollari, portandole a 70 dollari, e ora vede 62 dollari come target per il 2026. Nel frattempo, Goldman Sachs prevede un ulteriore aumento della produzione OPEC+ di 400.000 barili al giorno a luglio.

Grafico OIL (H1 & D1)


Fonte: xStation5

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