Nel mese di ottobre 2025, la Cina ha registrato il primo dato positivo dell’inflazione al consumo (CPI) dal mese di giugno, con un aumento dello 0,2% su base annua, leggermente superiore alle aspettative di mercato, che prevedevano una crescita nulla. Ciò indica che la deflazione, presente per gran parte dell’anno, sta iniziando ad attenuarsi, sostenuta da una crescente domanda dei consumatori e dagli effetti delle misure di stimolo economico, in particolare durante il periodo delle festività nazionali. Su base mensile, il CPI è aumentato anch’esso dello 0,2%, segnalando una tendenza alla stabilizzazione dei prezzi al consumo.
Allo stesso tempo, l’inflazione dei prezzi alla produzione (PPI) rimane in territorio negativo, con un calo del 2,1% su base annua, leggermente inferiore alla previsione di -2,2%. Ciò mostra che le pressioni deflazionistiche nel settore industriale persistono, anche se in diminuzione, e si protraggono ormai da oltre tre anni. I prezzi alimentari sono scesi del 2,9% su base annua, nonostante un modesto aumento dello 0,2% su base mensile, contribuendo alla dinamica complessivamente moderata dell’inflazione in Cina. Nel complesso, questi dati suggeriscono che l’economia cinese si sta gradualmente riprendendo da un lungo periodo di deflazione, con le politiche di stimolo orientate al rafforzamento della domanda interna che iniziano a produrre effetti.
La stabilizzazione dell’inflazione dei consumi in ottobre indica che il rischio di un aumento improvviso dei prezzi nel breve periodo resta basso. In pratica, ciò consente alla Banca Popolare Cinese di mantenere una politica monetaria accomodante, in grado di sostenere ulteriormente consumi e investimenti. Tuttavia, la situazione richiede un monitoraggio costante, poiché la persistente deflazione dei produttori segnala difficoltà nel settore industriale che potrebbero avere ripercussioni sulle catene di approvvigionamento globali.
L’aumento del CPI cinese ha anche un impatto diretto sui mercati azionari globali. Un dato positivo dopo un lungo periodo di deflazione rappresenta un segnale di ripresa della domanda interna, potenzialmente favorevole alla crescita delle aziende legate ai consumi. Ciò migliora il sentiment degli investitori, in particolare nelle borse asiatiche, e influenza positivamente gli indici globali, aumentando l’appetito per il rischio. Inoltre, una crescita moderata del CPI riduce i timori di rialzi aggressivi dei tassi di interesse, che potrebbero penalizzare la valutazione degli asset, sostenendo ulteriormente i mercati azionari. Tuttavia, la persistente deflazione dei produttori resta un elemento chiave che gli investitori osservano attentamente per valutare le prospettive di crescita economica.
L’inflazione in Cina gioca anche un ruolo importante sul tasso di cambio del dollaro e sui flussi di capitale globali. Un segnale positivo dall’aumento dell’inflazione al consumo accresce l’attrattiva degli investimenti in asset cinesi, potenzialmente favorendo afflussi di capitale verso la Cina e rafforzando lo yuan rispetto al dollaro. Allo stesso tempo, prospettive economiche più stabili riducono l’avversione al rischio, sostenendo gli investimenti nei mercati emergenti e influenzando le tendenze globali dei capitali.
Vale inoltre la pena notare quali classi di asset tendono a beneficiare maggiormente di un CPI più alto in Cina. I titoli legati ai consumi e le materie prime, in particolare i metalli industriali ed energetici, sono generalmente i principali beneficiari, poiché traggono vantaggio da una maggiore domanda interna e da prezzi più elevati. I titoli di Stato offrono rendimenti più alti, fungendo da rifugio relativamente sicuro rispetto ad asset più volatili. I segnali positivi dell’inflazione contribuiscono anche a sostenere i mercati azionari dei paesi emergenti, che spesso beneficiano dell’aumento dei consumi in Cina.
I dati sull’inflazione di ottobre in Cina indicano quindi l’inizio di una ripresa dei consumi e una stabilizzazione dei prezzi al consumo, elementi che potrebbero supportare una politica monetaria accomodante e favorire un sentiment positivo nei mercati globali. Allo stesso tempo, la persistente deflazione dei produttori ricorda che le sfide del settore industriale restano e saranno decisive per la sostenibilità della ripresa economica cinese.
Fonte: xStation5
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