- L’oro continua a salire oltre i 4.200 dollari l’oncia, spinto dalle aspettative di un cambiamento nella politica della Federal Reserve.
- L’argento ha superato i 52 dollari l’oncia, prolungando il suo forte slancio rialzista.
- Il mercato del lavoro statunitense mostra segnali crescenti di debolezza.
- I funzionari della Fed segnalano la possibilità di tagli dei tassi di interesse nel prossimo futuro.
- L’oro continua a salire oltre i 4.200 dollari l’oncia, spinto dalle aspettative di un cambiamento nella politica della Federal Reserve.
- L’argento ha superato i 52 dollari l’oncia, prolungando il suo forte slancio rialzista.
- Il mercato del lavoro statunitense mostra segnali crescenti di debolezza.
- I funzionari della Fed segnalano la possibilità di tagli dei tassi di interesse nel prossimo futuro.
I metalli preziosi, incluso l’oro, stanno registrando forti rialzi oggi, estendendo il rally in corso. L’oro sta superando i 4.200 dollari l’oncia, recuperando relativamente rapidamente dopo una breve correzione che ha testato il livello dei 4.100 dollari. Attualmente, i principali livelli di supporto sono a 4.100 e 4.160 dollari l’oncia, come definiti dall’andamento dei prezzi. In ottobre, la Fed dovrebbe tagliare i tassi di altri 25 punti base. La disponibilità di metalli nel mercato di Londra resta limitata, mentre la domanda spot è molto forte.
Gli investitori considerano sempre più i metalli preziosi come copertura contro la svalutazione delle valute e le conseguenze dei crescenti deficit di bilancio — un fenomeno noto come “debasement trade”.
Anche per l’argento, il mercato è stato interessato da una stretta di liquidità a Londra, che ha spinto i prezzi di riferimento sopra quelli dei futures di New York. Il divario tra i due mercati è di circa 1 dollaro l’oncia, mentre il costo annualizzato di prestito dell’argento (su base mensile) si attestava intorno al 17% martedì — entrambi livelli storicamente elevati.
I trader attendono anche i risultati della cosiddetta indagine della Sezione 232 dell’amministrazione statunitense sui minerali critici, che include argento, platino e palladio. Questa indagine ha sollevato preoccupazioni sul fatto che tali metalli potrebbero essere soggetti a nuove tariffe, sebbene siano stati ufficialmente esentati ad aprile.
I quattro principali metalli preziosi hanno registrato guadagni impressionanti quest’anno — dal 60% all’82% — diventando i protagonisti del rally delle materie prime. I principali fattori alla base del rialzo dell’oro includono gli acquisti delle banche centrali, l’aumento dell’esposizione degli investitori agli ETF e i tagli dei tassi della Federal Reserve.
La domanda spot di asset cosiddetti “rifugio sicuro” è stata ulteriormente alimentata da:
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crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina,
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preoccupazioni sull’indipendenza della Federal Reserve,
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rischio di un nuovo shutdown del governo statunitense.
Una forza trainante importante del rally rimane l’acquisto aggressivo di oro da parte delle banche centrali, che acquisiscono grandi volumi del metallo in un contesto di dollaro USA debole e rendimenti obbligazionari in calo. Le preoccupazioni riguardo al debito crescente, ai tassi più bassi della Fed e della BCE e ai rischi geopolitici spingono gli investitori a considerare l’oro come una riserva di valore affidabile. La Fed deciderà sui tassi il 29 ottobre e probabilmente li taglierà di 25 punti base, come suggerito anche dai recenti commenti della funzionaria della Federal Reserve Susan Collins.
GOLD (Timeframe H1)
L’oro ha registrato alcune correzioni minori, ma il trend rialzista iniziato all’inizio di ottobre rimane dominante.
Fonte: xStation5
Andamento dell’oro nel tempo
Storicamente, ottobre non è stato particolarmente favorevole per i prezzi dell’oro. Tuttavia, nel 2022, il prezzo del metallo è aumentato di oltre l’8%. Finora, dal 1° ottobre, l’oro ha guadagnato circa il 9%, salendo da 3.850 dollari al livello attuale per oncia.
Fonte: Team di ricerca di XTB, Bloomberg Finance
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