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15:18 · 6 novembre 2025

La Deutsche Boerse scende del 5% a seguito dell'indagine antitrust della Commissione Europea🚩

Deutsche Boerse
Azioni
DB1.DE, Deutsche Boerse AG
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La Commissione Europea ha avviato un’indagine antitrust nei confronti degli operatori di borsa Deutsche Börse (DB1.DE) e Nasdaq (NDAQ.US), a seguito di accuse di collusione nelle attività di quotazione, negoziazione e compensazione di strumenti derivati finanziari.

Nelle contrattazioni pre-market negli Stati Uniti, le azioni Nasdaq registrano un calo di circa 1,5%, mentre il titolo Deutsche Börse è sceso da circa 216 euro a 200 euro dopo l’annuncio, per poi recuperare in seguito buona parte delle perdite.

Gli investigatori verificheranno se le due istituzioni abbiano coordinato le proprie attività nelle aree di quotazione, negoziazione e clearing dei derivati all’interno dello Spazio Economico Europeo, limitando potenzialmente la concorrenza.

Secondo quanto dichiarato dalla Commissione Europea, l’indagine si concentra su presunti “comportamenti coordinati”, che potrebbero aver incluso spartizione dei mercati, accordi sui prezzi o scambio di informazioni commercialmente sensibili tra Deutsche Börse e Nasdaq. Se confermati, tali comportamenti costituirebbero una grave violazione del diritto antitrust dell’UE.

La Borsa di Francoforte rappresenta il principale mercato di scambio tedesco e una delle colonne portanti del mercato dei capitali europeo. Qualsiasi violazione delle regole sulla concorrenza potrebbe avere un impatto significativo non solo sull’azienda, ma anche sulla stabilità e trasparenza del sistema finanziario europeo.

Secondo le informazioni disponibili, le autorità europee per la concorrenza monitorano Deutsche Börse sin dall’autunno 2024, e perquisizioni sono state effettuate presso le sedi del gruppo nel settembre 2024 nell’ambito di un’indagine preliminare.

Se le accuse dovessero risultare fondate, l’operatore di borsa potrebbe incorrere in sanzioni fino al 10% del fatturato annuo globale — il che, considerando le dimensioni attuali dell’azienda, equivarrebbe a diverse centinaia di milioni di euro.

Per gli investitori istituzionali e le società quotate che utilizzano l’infrastruttura di Deutsche Börse e Nasdaq, questo sviluppo rappresenta un segnale di rinnovato aumento del rischio regolamentare nel settore delle borse europee.

La tempistica del procedimento, eventuali risultati intermedi pubblicati dalla Commissione e le reazioni dei regolatori nazionali saranno elementi chiave da monitorare per gli investitori.
Il caso si inserisce in una più ampia tendenza dell’Unione Europea volta a rafforzare la vigilanza sui principali operatori di mercato e a ridurre la concentrazione nelle mani di pochi grandi gruppi borsistici europei. Nel lungo periodo, la visione dell’UE potrebbe includere la creazione di una singola borsa paneuropea, attraverso una fusione tra Euronext, Deutsche Börse e operatori di dimensioni minori.

Le azioni Deutsche Börse sono da tempo sotto pressione, con un calo di quasi 30% dai massimi storici — una delle flessioni più marcate nella storia del gruppo.
Il P/E rimane intorno a 20, in linea con la media storica.
Una possibile sanzione del 10% dei ricavi annui potrebbe ammontare a circa 700 milioni di euro, con un impatto stimato sull’utile netto di circa 200 milioni, ipotizzando un margine netto del 30%.
Nell’ultimo anno, i ricavi di Deutsche Börse sono cresciuti di circa 15% su base annua.

Fonte: xStation5

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