Mercati al ribasso subito dopo l'apertura del cash Usa e si conferma la tendenza ribassista iniziata con un timido ritracciamento da parte dei mercati europei ad inizio giornata. Affondano sia Dax che Ftse Mib che vanno a segnare nuovi minimi giornalieri con ribasso dell ordine del -1%, mentre i mercati americani aprono male con tutti i titoli delle big tech in rosso giá nel pre-market. Al momento a soffrire di piú é il Russell2000 che perde oltre il -2% mentre Nasdaq perde circa un -1,4% in chiusura di cash europeo. Sia S&P500 che Dow Jones perdono circa un -1%, in sostanza una giornata in completo risk off sui mercati finanziari che vedono ribassi consistenti anche su Bitcoin mentre le materie prime difensive come oro e argento rimangono piú che positive, soprattutto l'argento che riesce a strappare quasi un +3%. Vix in forte aumento grazie al ribasso generalizzato sui mercati azionari.
IL RIBASSO DI DAX E FTSE MIB
Il ribasso di Dax e Ftse Mib si é palesato solamente dopo l'apertura del cash americano. Il Dax si mostrava giá piú debole in apertura mentre il Ftse Mib ha tentato di tenere i massimi con un rendimento positivo fino a poco prima dell'apertura del cash Usa. L'opening bell americano ha scatenato le danze con un Dax che si é portato al di sotto dei 18700 toccando nel pomeriggio area 18520, un ribasso considerevole dopo il tentativo di allungo visto in apertura di cash europeo. Il Ftse Mib si porta dai 34300 ai 33700, livelli visti il 25 Marzo scorso, ribassi sorprendenti rispetto a quanto visto nelle scorse giornate di trading. Un ribasso che potremmo definire doveroso, soprattutto dopo la dinamica esplicata nella live di stamani dove si affrontava il tema del forte ipercomprato storico che si osserva sul Ftse Mib e sul Dax. Molto probabilmente, come detto nella live, dobbiamo iniziare a considerare l'ipotesi di indebolimento della dinamica rialzista attuale, soprattutto se messa in relazione con la forte correlazione negativa che troviamo storicamente tra andamento del tasso di disoccupazione USA e i mercati azionari.
LA BRUTTA APERTURA DEL MERCATO AMERICANO
Brutta apertura quella del mercato americano che affonda sui minimi giá da prima dell'apertura del cash. Il tutto si é scatenato in attesa dell'apertura e in prossimitá dell'uscita del dato dei Jolts Job Openings e Quits. La previsione per il dato degli openings partiva da 8,863 milioni, dato uscito poi poco sopra le stime a 8,756 milioni. Importante informazione di servizio sull'uscita di questo dato é stata la revisione al ribasso del dato di partenza che é stato prontamente portato da 8,863 a 8,875 milioni, una rivisitazione al ribasso di circa 90.000 unitá, in pratica le posizioni lavorative disponibili lo scorso mese erano realmente 90.000 in meno rispetto a quanto era stato preventivato. In tutto ció il mercato americano ha proseguito tranquillamente la sua dinamica ribassista con un Nasdaq in caduta verticale verso i 18200. Su Nasdaq era importante l'area dei 18500, area che proprio nella giornata di ieri é servita per confermare una zona di vendite che si sta strutturando giá dal periodo post-Fed. Il Nasdaq é l'unico degli indici che non ha assolutamente aggiornato i suoi massimi visti subito dopo la conferenza stampa di Powell delle scorse settimane. Sul Nasdaq pesa ovviamente la brutta situazione di Tesla che vede un ribasso delle vendite dei veicoli elettrici per via dell'aumento della concorrenza, notizia che ha solamente confermato il giá precario trend di lungo del titolo che vede un ribasso oggi del -5% a ridosso dei 166 dollari ad azione. Male anche Nvidia che perde circa un -1,3% portandosi al di sotto degli 890 dollari registrando un minimo in area 876,20 dollari ad azione.
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Nasdaq su base oraria e il range compreso tra 18500 e 18200 interessato dal movimento di oggi - Fonte: XStation
VIX IN FORTE RECUPERO. IL MERCATO SI DIFENDE
Attenzione al Vix che proprio in chiusura di Marzo ha notificato un record storico di 49 mesi senza aver toccato il livello 48. Questo fattore, unito ai vari ipercomprato storici sugli indici e le dinamiche macro che coinvolgono il tasso di disoccupazione, potrebbe essere il tassello fondamentale ad una dinamica di indebolimento strutturale del rialzo visto nelle scorse settimane sui mercati azionari. Il mercato nel frattempo cerca di scaricare rischio e prova a difendersi con Oro e Argento che tengono i massimi con dimostrando una certa resilienza all'aumento di volatilitá dei mercati. Oro prova l'allungo a 2275 dollari l'oncia mentre a spiccare per performance é l'argento che torna sopra i 25,70 dollari con una performance strabiliante del +3%. In sostanza, mercato che inizia a cedere terreno ai ribassisti che si affacciano sui massimi vendendo rischio, il tutto mentre strumenti difensivi come Vix che rialzia la testa dai minimi e con i metalli preziosi che dimostrano di essere asset estremamente tonici sui massimi di lungo periodo.
Grafico VIX su base oraria e il forte rialzo di oggi - Fonte:XStation
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