I verbali dell’ultima riunione della Bank of Japan indicano che i tassi di interesse reali in Giappone rimangono molto bassi e che un aumento dei tassi è possibile se supportato dai dati. Di seguito i principali estratti della riunione:
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I membri hanno concordato sul fatto che permane un alto livello di incertezza riguardo agli sviluppi della politica commerciale e al loro impatto sull’economia.
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Diversi membri hanno ritenuto che l’attuale orientamento di politica monetaria debba essere mantenuto per valutare meglio gli effetti delle modifiche della politica commerciale sull’economia interna, sui mercati esteri e sui prezzi.
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Un membro ha affermato che la Bank of Japan dovrebbe sostenere l’economia tramite la politica monetaria, poiché la crescita potrebbe temporaneamente rallentare a causa dell’impatto dei dazi statunitensi.
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Un altro membro ha osservato che non sarebbe troppo tardi esaminare più da vicino i dati concreti prima di procedere con la normalizzazione della politica monetaria.
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Un partecipante ha sottolineato che le condizioni per un aumento dei tassi si stanno gradualmente delineando, anche se la Banca dovrebbe evitare di sorprendere i mercati con una mossa anticipata.
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Un altro membro ha suggerito che potrebbe essere un buon momento per riprendere gli aumenti dei tassi, visto che è passato più di mezzo anno dall’ultimo, anche se potrebbe essere prudente aspettare data l’incertezza sull’entità del rallentamento statunitense.
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Un membro ha evidenziato l’importanza di prevedere con ragionevole certezza, basandosi sui profitti aziendali e sui dati preliminari delle trattative salariali, che l’attuale trend di aumento dei salari non venga interrotto.
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Un partecipante ha proposto che la BoJ dovrebbe adeguare i tassi di interesse in modo graduale, attingendo a un’ampia gamma di informazioni attese nel breve periodo, inclusi i risultati semestrali delle aziende e le loro previsioni annuali.
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Un membro ha detto che posticipare un aumento dei tassi potrebbe offrire maggiore chiarezza sulle prospettive economiche statunitensi, anche se il costo dell’attesa aumenterebbe gradualmente.
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Alcuni membri hanno discusso il rapporto costi-benefici di un’ulteriore attesa, citando la lunga esperienza del Giappone con la deflazione.
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Un membro ha sottolineato che è opportuno mantenere condizioni monetarie accomodanti finché le aspettative di inflazione non risultano sufficientemente ancorate.
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Alcuni membri hanno osservato che i profitti degli esportatori attualmente dispongono di un margine di protezione contro l’impatto dei dazi statunitensi, accumulato negli ultimi anni di yen debole.
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Un partecipante ha aggiunto che l’effetto dei dazi USA è stato minore del previsto e difficilmente comprometterà l’economia giapponese.

Fonte: xStation5
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