Esce la trimestrale di Netflix, ottima secondo i numeri pubblicati, il titolo perde circa il -2% dalle negoziazioni afterhours. Nella notte inflazione in Giappone, dato in calo al 3,3% mentre ieri i numeri relativi agli Usa vedono un'economia ancora senza intoppi. Le richieste di sussidi rimangono relativamente stabili, mentre le vendite al dettaglio salgono oltre le aspettative. I mercati azionari rimangono sui massimi e non si intravede alcun tipo di segnale ribassista.
NETFLIX, TRIMESTRALE OTTIMA
Netflix con fatturato a 11,08 miliardi di dollari contro gli 11,06 delle stime con un Eps a 7,19 contro il 7,07 delle stime, in aumento dell'1,68%. Si rivede anche la guidance con le previsioni di fatturato che passano a 44,8-45,2 miliardi di dollari contro i 43,5-44,5 della stima precedente, un aumento considerevole su base annuale. L'iniziativa pubblicitaria e il considerevole aumento degli abbonati portano il titolo a conseguire degli ottimi risultati, risultati che non si riflettono sull'andamento del titolo in afterhours in quanto abbiamo visto un calo di circa il -2% dopo l'uscita della trimestrale. Come al solito le trimestrali riservano delle sorprese dal punto di vista delle oscillazioni di mercati, con movimenti di mercato che molte volte non sono in linea con il risultato delle trimestrali.
MERCATI AZIONARI ANCORA RISK-ON
Mercato che non cede, si continua a salire senza sosta, non si forma alcun tipo di segnale di ribassista. La situazione tecnica risulta essere ancora palesemente rialzista, i segni di cedimento vengono puntualmente smentiti, i mercati continuano a comprare ogni ritracciamento. Nasdaq é vicino al 42% di rendimento dai minimi di aprile mentre l'unico indice che sembra voler cedere sembra essere il Nikkei che riesce a rimanere ancora sotto i massimi di luglio con una certa regolaritá. Al momento la situazione tecnica rimane invariata, la possibilitá di vedere dei ritracciamenti consistenti é ancora assolutamente viva ma di fatto non si sta manifestando in modo palese.
DATI USA BUONI. INFLAZIONE GIAPPONE IN CALO
Escono le richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione che di fatto risultano invariate rispetto al dato precedente. Nessun peggioramento che fa pensare ad un aumento sostanziale del tasso di disoccupazione futuro, una condizione che di certo non permette alla Fed di tagliare in modo agevole i tassi. Ieri le vendite al dettaglio in salita rispetto le stime, al 3,9% contro il 3,6% delle stime e il 3,3% del dato precedente, configurano un quadro macroeconomico momentaneamente stabile, nessun problema all'orizzonte stando a questo dato. Nel frattempo in Giappone cala l'inflazione che si porta al 3,3%, in linea con le stime e perfettamente compatibile con il proseguimento della politica di rialzo dei tassi futura. Il Giappone si trova in una condizione unica dopo ben 35 anni, con i tassi in risalita e un'inflazione ben al di sopra dei target che permette un ampio spazio di manovra sui tassi.
CHN.cash sotto pressione nonostante le dichiarazioni positive di Trump 🚩
RECAP ITALIA: Inflazione, Disoccupazione e Pil. Trimestrali Intesa e Stellantis
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Grafico del giorno - EURUSD (31.10.2025)
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