Mercati Tecnici
Come abbiamo giá ribadito nelle scorse settimane, i mercati rimangono tecnici in attesa di una svolta sui prezzi, una svolta che tarda ad arrivare e che non si manifesta anche grazie allo shutdown che ha di fatto messo un freno ai possibili market mover dei dati del mercato del lavoro. Nasdaq su nuovi massimi, cosí come il resto dei mercati americani, da notare anche il forte aumento di Eurostoxx50 che segna nuovi massimi annuali.NESSUN DATO, NESSUN MARKET MOVER. DATI DEL LAVORO PESSIMI
Facendo un breve recap della situazione, lo shutdown del 1 ottobre ha messo un freno ai market mover, tutto rimandato a data da destinarsi nella settimana piú importante del mese, ossia quella relativa ai dati del mercato del lavoro. Proprio i Nonfarm Payrolls e il tasso di disoccupazione avrebbero potuto dare una svolta tecnica ai mercati, purtroppo la situazione attuale non vede una soluzione a breve termine il che costringe a pensare ad un'uscita dei dati slittata nelle prossime settimane. Inoltre ricordiamo che gli ultimi shutdown si sono manifestati durante la presidenza di Trump tra il 2018 e il 2019 quando abbiamo assitito al piú lungo shutdown durato ben 35 giorni. I dati del lavoro attuali vedono i Jolts che di fatto rilevano che il numero di disoccupati ha oramai superato il numero di posti vacanti, un rapporto che quando si é manifestato ha sempre coinciso con un rallentamento economico o una recessione. Attenzione anche al rapporto Adp sulla variazione dell'occupazione, un dato che ha sorpreso in negativo e che di fatto mostra un forte rallentamento dovuto al dato negativo di -32k unitá di posti di lavoro per il mese di settembre, il secondo dato negativo a distanza di qualche mese da luglio. L'ultima volta che abbiamo visto un Adp scendere sotto zero é stato nel periodo pre-pandemico.
NUOVI MASSIMI AZIONARI
Il mercato azionario é inarrestabile, il Nasdaq segna nuovi massimi a 25000, Eurostoxx50 segna nuovi massimi annuali dopo una lunga fase di staticitá al di sotto dei massimi annuali del Q1 di quest'anno, Nikkei sale ancora e prova a ritornare verso i suoi massimi storici. Proprio i test dei massimi mensili potrebbero essere fondamentali nel corso delle prossime sedute, ma di fatto la tendenza principale di questi ultimi giorni é rimasta rialzista seppur in presenza di segnali di indebolimento del mercato del lavoro in Usa. Per il momento non si puó ipotizzare nient'altro che il proseguimento della dinamica rialzista dei prezzi con la massima prudenza a ridosso dei massimi, siano essi intraday o multiday. Il Buffett Indicator, indicatore che traccia il rapporto tra valore dle mercato azionario Usa tramite il Wilshire5000 e il Pil, segna un rapporto poco oltre il 220%, livelli mai visti neanche durante la bolla delle dotcom del 2000, riferimento per i massimi di questo indicatore. Nel frattempo Nvidia segna un nuovo record di capitalizzazione e si porta a ridosso dei 4600 miliardi di dollari.
PETROLIO RIBASSISTA
Il Crude Oil si avvicina di nuovo ai 60 dollari al barile, segno del fatto che l'economia stenta a crescere e che le imprese non domandano petrolio per produrre. Non ha aiutato neanche il dollaro in indebolimento, anzi, abbiamo visto tranquillamente il proseguimento del trend al ribasso in atto oramai da anni seppur in presenza di uno scenario geopolitico in medio oriente che dovrebbe addirittura risultare favorevole ad un aumento dei prezzi.
RISCHIO SUI MERCATI: BITCOIN, VIX E OBBLIGAZIONI
Calano leggermente i rendimenti delle obbligazioni che rimangono ancora all'interno di livelli ancora alti rispetto ai movimenti visti sui tassi di interesse delle banche centrali, la situazione anche in questo mercato dovrá sbloccarsi. Bitcoin, vero e proprio termometro del rischio, prosegue la sua corsa al rialzo e tocca i 120k, ennesimo test dei massimi che ritarda palesemente eventuali ribassi dei mercati. Il Vix rimane ancora a ridosso della soglia dei 16, non riesce a salire anche grazie alla dinamica dei mercati azionari.
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