Oggi Disoccupazione USA e Nonfarm Payrolls. Giorno decisivo per i mercati

08:07 4 ottobre 2024
Una giornata a dir poco decisiva quella di oggi con l'uscita dei dati sulla disoccupazione Usa e i Nonfarm Payrolls, dati market mover che di fatto potrebbero essere fondamentali per la chiusura tecnica della settimana e del futuro andamento per il mese. Il dato sulla disoccupazione é molto importante in quanto decisivo per le future decisioni della Fed e per la percezione del rischio sui mercati vista la sua correlazione con l'inflazione, altro fattore macro nel mirino della banca centrale americana. 

REPORT CHALLENGER E ASSUNZIONI FERME 

Ieri il report Challenger ha evidenziato come di fatto i tagli di posti di lavoro sono stati al di sotto delle aspettative, seppur di poco, un dato di facciata sicuramente positivo e che non fa pensare al peggio. Il report richiede peró un approfondimento importante nella sua lettura al fine di avere una panoramica completa di quanto sta succedendo, infatti vediamo come le assunzioni nel mercato del lavoro Usa risultano quasi del tutto ferme. Per quanto riguarda i tagli di posti di lavoro, vediamo degli incrementi su base annua veramente importanti su quasi tutti i settori, come ad esempio quello delle utilities che vede un incremento dei tagli del +691% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno, quello energetico +359%, abbigliamento +270%, trasporti e produzione industriale +248%, educazione +220%, intrattenimento +136%, in pratica vediamo rialzi a tripla cifra ovunque rispetto lo scorso anno, aumenti piú che considerevoli. Secondo il report le aziende tagliano circa 15.000 posti per "riduzione dei costi", mentre 14.000 sono per la "chiusura di attivitá". I piani di assunzione su base inizio anno (year to date) vedono il dato piú basso dal 2011, sono passati ben 13 anni. Sempre sui piani di assunzione, per settembre le imprese hanno annunciato che assumeranno 403.891 lavoratori di cui 401.850 saranno lavoratori stagionali per la maggior parte nel settore retail e trasporti, il 32% in meno rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. Da notare come circa il 95% dei piani di assunzione riguarderá lavoratori stagionali, il che significa che la maggior parte di questi lavori sono di fatto precari, una foto che rilfette in pieno la situazione del mercato del lavoro Usa

TASSO DI DISOCCUPAZIONE STABILE O IN AUMENTO? 

Il tasso di disoccupazione é quindi previsto stabile al 4,2%, in linea con il dato precedente. A essere visto al rialzo é il dato U6, quello viene considerato il vero tasso di disoccupazione che "depura" il dato headline della componente relativa ai lavori part-time, infatti il dato é previsto in aumento all'8% contro il 7,9% dello scorso dato, dato che uscí al di sopra delle aspettative anche la scorsa volta. Nella sostanza il tasso di disoccupazione é in aumento, la situazione sta peggiorando palesemente e i dati lo confermano. Nel 2023 il tasso di disoccupazione raggiunse il 3,4%, il dato piú basso dal 1969, ora siamo al 4,2% con una disoccupazione U6 che continua a salire, inutile negare l'evidenza con una narrativa secondo cui il tasso di disoccupazione non preoccupa in quanto é "basso" rispetto al 5%, oppure negando palesemente delle ricorrenze statistiche meritevoli di attenzione come la regola di Sahm. Inoltre, uno studio proprietario sul tasso di disoccupazione prevede un aumento della stessa tra il 5,7% e il 6,9% entro giugno 2025, un aumento che sarebbe in piena linea con l'andamento macroeconomico attuale. Se il tasso di disoccupazione non aumenta oggi, aumenterá nei prossimi data release. 
 
 
Studio di David Pascucci sul Tasso di Disoccupazione per il lungo periodo - Fonte: Tradingview - David Pascucci 

NONFARM PAYROLLS. ENNESIMA REVISIONE? 

Altra eccezione dal punto di vista statistico ce la offrono le buste paga del settore non agricolo, i famosi Nonfarm Payrolls. Dal 2023 abbiamo visto ben 15 revisioni in negativo su 18 mesi, un vero e proprio record di revisioni che non si vedeva dal 2008, anno orribile per la finanza globale e per i mercati finanziari. Nel solo 2023 sono stati rivisti in negativo ben 360.000 posti di lavoro, posti di lavoro "tagliati" dalle stime, mentre nei primi 6 mesi del 2024 vediamo una somma di ben 340.000 posti di lavoro. In sostanza, per ogni posto di lavoro tagliato nel 2023, nel 2024 se ne tagliano 1,9, il ritmo delle revisioni é quasi raddoppiato, un segnale che dovrebbe far riflettere ma che di fatto risulta essere alquanto "invisibile". 

MERCATI IN CONGESTIONE 

Mercati azionari che tendono verso il basso e che al momento risultano compressi, soprattutto gli americani che sembrano non poter prendere una direzione se non durante l'uscita dei dati di oggi. Da inizio settimana abbiamo visto dei mercati tendenzialmente negativi, deboli, senza spunti rialzisti degni di nota ma allo stesso tempo privi di forza quando si tratta di ribassi. Inoltre il clima geopolitico contribuisce alla confusione che abbiamo al momento, altro elemento che porta potenziale volatilitá per la giornata di oggi. Ricordiamo che lo scenario attuale é molto pericolante dal punto di vista del rischio, uno scenario piú tendente al negativo nel lungo periodo, si attende solamente un innesco. 

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Scritto da

David Pascucci

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