Nikkei, quarto giorno di calo
Oggi in arrivo i primi dati del mercato del lavoro Usa con i Jolts, dati notoriamente in "ritardo" rispetto agli altri, cosí come gli Adp che risultano essere poco rilevanti tranne in casi eccezionalmente negativi come quello dell'ultimo dato, dato negativo per la prima volta dopo anni. Oggi i dati Jolts usciranno nel pomeriggio americano a 30 minuti dall'apertura del cash, pertanto fino a quel momento aspettiamoci una giornata prettamente tecnica.ATTESA JOLTS, SI APRONO LE DANZE
Previsti in diminuzione i rapporti di lavoro cessati da 3,29 milioni a 3,21 mentre si attende un calo anche dei posti di lavoro vacanti che passerebbe da 7,77 milioni a 7,55, un calo abbastanza drastico. I Jolts aprono le danze sui dati del mercato del lavoro che proseguono domani con la variazione dell'occupazione di ADP, poi il fondamentale report Challenger sui tagli di posti di lavoro e infine l'uscita dei Nonfarm Payrolls e il tasso di disoccupazione Usa, quest'ultimo previsto in uscita al 4,2%, in aumento rispetto al 4,1% del dato precedente.
NIKKEI AL QUARTO GIORNO DI CALO
Nikkei scende per il quaarto giorno consecutivo. Dall'annuncio dell'accordo sui dazi giapponesi, il Nikkei non é piú salito ed ha proseguito una dinamica di ritracciamento molto lenta e significativa dal punto di vista tecnico in quanto non si esclude una chiusura negativa per il mese di luglio. Infatti il Nikkei dista solamente di un -0,75% da un'ipotetica chiusura negativa del mese di luglio, un segnale molto interessante dal punto di vista tecnico in quanto aprirebbe ad una fase di ritracciamento anche importante.

EURO IN CROLLO, DOLLARO FORTE
Un calo molto forte quello di EurUsd che di fatto va a testare i minimi delle scorse settimane, il tutto senza intaccare un trend di lungo termine palesemente a favore della moneta unica. La ripresa del dollaro risulta quindi un movimento fisiologico, soprattutto dopo mesi di cali continui che hanno visto delle situazioni tecniche importanti anche su altri cambi come ad esempio UsdChf che vede il franco svizzero sui massimi del 2011-2012. In sostanza questo movimento é assolutamente fisiologico e non dovrebbe cambiare la struttura di lungo termine del mercato valutario che vede di fatto un deprezzamento del dollaro e una tenuta delle majors sui livelli attuali.
OBBLIGAZIONI AL PALO
Mercato obbligazionario tra sali e scendi continui, non si trova una direzione il che confonde moltissimo gli operatori che non riescono a trovare una quadra dal punto di vista tecnico. Osservando i fondamentali delle obbligazioni, ossia i tassi di interesse e i tassi di inflazione non dovremmo preoccuparci in quanto i rendimenti offerti sono maggiori rispetto ai tassi attuali, pertanto il sentiero di lungo termine é quello che vede un apprezzamento delle obbligazioni nel corso dei prossimi mesi.
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