- Spread Usa 2-10 anni a 63 punti base. Massimi dell'anno
- Mercati Azionari ancora in Test dei Massimi
- Probabile chiusura positiva dei mercati ma al di sotto dei massimi di novembre?
- Mercati in attesa del 16 dicembre con Tasso di Disoccupazione e Nonfarm Payrolls
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Mercati che continuano a sostare sui massimi delle scorse settimane in attesa di martedí, una delle due giornate cruciali per la prossima decisione della Fed del 28 gennaio. Martedí infatti uscirá il dato sui Nfp e il Tasso di Disoccupazione, i dati del lavoro che di fatto sono stati al centro dell'attenzione dell'ultima conferenza stampa della Fed. Nel frattempo lo Spread tra i rendimenti dei titoli di Stato a 2 e 10 anni Usa si porta sui massimi a 63 punti base, forte indicatore di un "ciclo" di tagli dei tassi di interesse.
Spread ai Massimi dell'anno
Lo spread tra i titoli di Stato a 2 e 10 anni arriva ai massimi, un indicatore importante nell'identificare quello che potrebbe essere un vero e proprio ciclo di tagli dei tassi e che di fatto inizia a salire nell'immediato taglio dei tassi di mercoledí. Il motivo della sua importanza risiede nella reattivitá dei titoli a 2 anni rispetto ai tassi, ossia quando i tassi vengono tagliati i titoli a breve scadenza iniziano a vedere dei rendimenti in calo piú forte rispetto ai titoli a lunga scadenza, questo per la "vicinanza" temporale di questi titoli ai tassi di interesse. A livello tecnico, secondo uno studio dell'analista di Xtb, lo spread avrebbe due target naturali nel suo movimento, il primo in area 120 punti base e il secondo in area 240 punti base. Il primo target identifica e certifica il ciclo di taglio tassi mentre il secondo target identifica i minimi dei tassi di interesse. Al momento lo spread si trova a 63 punti base, livello toccato per la terza volta quest'anno, la prima ad aprile e la seconda tra fine agosto e inizio settembre. Attenzione quindi a questo spread in quanto il suo rialzo potrebbe anticipare quello che é il futuro della Fed.
Spread 2-10 anni Usa (parte superiore), Tassi di Interesse Fed (parte inferiore). Al rialzo dello spread corrisponde un ribasso dei tassi di interesse a livello storico (vedere frecce) - Fonte: TradingView - Studio: David Pascucci - XTB
Mercati a Dicembre
La prossima settimana sará incentrata sulle decisioni di Bce, BoE e BoJ, banche centrali che risultano in secondo piano rispetto la Fed ma che di fatto potrebbero dire molto sulle tendenze macroeconomiche attuali. La BoE si ritrova a combattere un'inflazione alta mentre la disoccupazione tende a salire, la BoJ é alle prese con un cambuio storico e radicale della sua condizione economica, quella dell'uscita definitiva dal ciclo inflazione-deflazione degli ultimi 40 anni. La Bce risulta la piú equilibrata tra le banche centrali grazie alla vicinanza tra tassi di interesse e inflazione, entrambi valori a ridosso del target del 2% di inflazione stabilito dalla Bce. Dicembre é solitamente un mese positivo per i mercati azionari, ma la situazione attuale é particolare in quanto il mese di novembre ha chiuso con una certa negativitá che potrebbe far pensare a dicembre come un mese di ritracciamento. La situazione attuale vede dei mercati azionari che non riescono a scendere ma non riescono al contempo ad accelerare al rialzo. Questa condizione potrebbe far pensare ad una chiusura positiva per dicembre ma al di sotto dei massimi del mese scorso, aprendo cosí il 2026 con una dinamica dei prezzi alquanto complessa dal punto di vista tecnico e che potrebbe aprire le porte ad una finestra ribassista importante.
NATGAS scende di oltre il 7% 🚨
La Turchia ha deciso di abbassare il tasso repo settimanale al 38%
US100 perde dopo i guadagni di Oracle 📉
Grafico del giorno: AUDUSD (11.12.2025)
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