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Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileIl selloff guidato dai dazi si intensifica con previsioni di crescita tagliate
La ritorsione della Cina pesa su titoli tecnologici, finanziari e dei consumi
NFP migliore delle attese riduce le aspettative di tagli ai tassi
La svendita dei mercati non mostra segni di arresto mentre la guerra commerciale si aggrava: la Cina ha imposto un dazio ritorsivo simmetrico del 34% su tutti i prodotti statunitensi in entrata nel Paese, senza alcun tentativo di negoziazione. Il Dow Jones perde il 3%, l’S&P500 e il Nasdaq calano del 3,5%, mentre il Russell 2000 registra la flessione più forte con un -4,2%.
I colossi tech ampliano le perdite (NVDA.US: -6,1%, AVGO.US: -7,1%, TSLA.US: -7,6%, AAPL.US: -3,4%) a causa della forte dipendenza dalla produzione esterna e dalla domanda internazionale. Anche le istituzioni finanziarie crollano in modo inedito, poiché la guerra commerciale alimenta i timori su crescita ed economia nei prossimi mesi (JPM.US: -7,5%, GS.US: -8,5%). Neanche i titoli cinesi sono risparmiati (BABA.US: -10%).
Nel contesto della politica monetaria, i segnali contrastanti aumentano: l’ultimo report sull’occupazione (NFP) è stato difficile da digerire per gli investitori, che puntavano su tagli rapidi dei tassi. Il dato ha superato le attese (228k contro 140k), evidenziando rischi al rialzo sull’inflazione. Va segnalato che la lettura di febbraio è stata rivista al ribasso da 150k a 117k, rendendo ancora più difficile distinguere il “rumore” dalla tendenza del mercato del lavoro. In attesa del discorso di Jerome Powell, non è chiaro se il presidente della Fed darà maggiore peso ai timori recessivi o a quelli inflazionistici.
Vendite del venerdì. Fonte: xStation5
US100 (D1)
Il contratto sul Nasdaq 100 è sceso ai minimi già visti durante il selloff di agosto 2024. I titoli del gruppo Mag7 pesano in modo significativo sull’indice, poiché i dazi ritorsivi imposti dalla Cina alimentano ulteriori timori sul settore tecnologico, fortemente dipendente dalla domanda asiatica o dalla produzione localizzata in Asia. Dopo aver toccato il minimo a 6 mesi ed essere entrato in zona di ipervenduto (RSI < 30), il contratto è rimbalzato tornando sopra quota 18.000.
Fonte: xStation5
Notizie societarie:
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Apple (AAPL.US) perde il 3,6% a causa dei dazi imposti dalla Cina (~50%) e da Taiwan (~20%), che potrebbero far lievitare i prezzi degli iPhone e ostacolare la catena di approvvigionamento dell’azienda, dato che la produzione principale è localizzata proprio in quella regione. I prezzi degli iPhone potrebbero triplicare, con un impatto devastante sulla domanda dei consumatori e sul commercio di AI ed elettronica.
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DuPont (DD.US) crolla del 15% nonostante il lancio del nuovo prodotto Liveo Pharma TPE Ultra-Low Temp Tubing per la lavorazione biofarmaceutica, poiché l’autorità di regolamentazione cinese ha avviato un’indagine antimonopolio nei confronti di DuPont China Group. L’inchiesta arriva in un momento di forte tensione tra USA e Cina, dopo l’introduzione dei recenti dazi da parte dell’amministrazione Trump.
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Tesla (TSLA.US) perde quasi il 9%, mentre alcuni analisti parlano di “danno al brand senza precedenti” legato alle attività politiche polarizzanti di Elon Musk.
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Sangamo Therapeutics (SGMO.US) scende dello 0,4% nonostante l’accordo con Eli Lilly, che ha ottenuto i diritti esclusivi sulla capsula STAC-BBB di Sangamo per un massimo di cinque target neurologici. L’accordo prevede 18 milioni di dollari upfront, fino a 1,4 miliardi in milestone e royalties. La tecnologia dimostra una forte capacità di attraversare la barriera ematoencefalica; Lilly si occuperà di tutta la R&S e della commercializzazione.
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