Il mercato statunitense continua a subire la pressione di valutazioni elevate, risultati deludenti e della politica della FED. Gli indici azionari americani scendono per il secondo giorno consecutivo. L’US500 perde circa lo 0,5% in apertura.
Il più grande datore di lavoro negli Stati Uniti, Walmart (WMT.US), ha pubblicato i risultati per il secondo trimestre del 2025. Il rivenditore ha ancora una volta deluso gli investitori in termini di EPS, mancando le aspettative. Nonostante il superamento delle previsioni nella maggior parte delle altre categorie, l’azienda perde oltre il 3% nel pre-market.
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EPS: 0,68 contro 0,73 atteso
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Ricavi: 177,4 miliardi contro 175,9 miliardi attesi
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Vendite: crescita del 4,8% contro il 4,21% atteso
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Margine lordo: in aumento al 22,8% contro il 24,8% atteso
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Crescita delle vendite prevista a fine anno: rivista al rialzo dal range 3-4% a 3,75%-4,75%
Morgan Stanley ha alzato il rating per Hewlett Packard (HPE.US). Il nuovo prezzo obiettivo secondo gli analisti della banca è di 28$, il che implica un potenziale rialzo del 33% rispetto ai livelli attuali. Il titolo segna +2,8% nel pre-market.
Boeing (BA.US) si avvicina a concludere un accordo con la Cina per la consegna di fino a 500 nuovi aeromobili. Alla luce di queste informazioni, il titolo guadagna circa il 2% nel pre-market.
Dati macroeconomici:
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Il numero di richieste di sussidi di disoccupazione negli USA è aumentato di 235 mila rispetto alle attese.
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Lettura PMI per i servizi: 55,4 contro 54,2 atteso.
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Lettura PMI per il manifatturiero: 53,3 contro 49,5 atteso.
US500 (H4)
Sul grafico H4 è stato difeso il livello di 6366, che rappresentava il limite inferiore del canale rialzista. Il supporto sulla linea di tendenza è ulteriormente rafforzato dai massimi e minimi di inizio settimana. Subito al di sotto della linea di tendenza si trova molto vicino la media mobile EMA200, la cui rottura potrebbe portare a ulteriori ribassi. Destano preoccupazione sulla tenuta del supporto anche il fatto che il prezzo si trovi attualmente al di sotto delle medie mobili a 25, 50 e 100 periodi. Gli indicatori RSI suggeriscono che l’indice sia già in ipervenduto.
Incertezza intorno alla FED
I verbali del FOMC hanno evidenziato chiaramente il rischio di un ritorno dell’inflazione e, cosa più importante, che il rischio inflazionistico è maggiore delle minacce per il mercato del lavoro. Sono stati inoltre menzionati indicatori di valutazione degli asset molto elevati. Questo commento potrebbe sollevare ulteriori preoccupazioni in vista del simposio di Jackson Hole previsto per questo venerdì. Vale la pena notare che, ad oggi, il mercato prezza un’80% di probabilità di un taglio dei tassi a settembre.
L’atmosfera che circonda la FED nelle ultime settimane non è alleviata dal presidente degli Stati Uniti. Donald Trump chiede le dimissioni di Lisa Cook, accusandola di falsificazione. In caso di revoca o dimissioni della Governatrice Cook, il presidente si avvicinerebbe a ottenere la maggioranza nel FOMC. Il presidente Donald Trump è attualmente uno dei critici più accesi della politica di mantenimento dei tassi d’interesse agli attuali livelli.
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