15:27 · 20 ottobre 2025

Waymo: corsa contro i regolatori

Punti chiave

 

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Punti chiave
  • La crescita nell’adozione dei veicoli autonomi (AV) è stata notevole e si prevede che continuerà ad aumentare.
  • Tuttavia, permangono ancora alcune problematiche normative.

 

I veicoli autonomi si sono ormai affermati sulle strade, soprattutto in Asia e Sud America, e non vi è alcun segnale che possano scomparire a breve. Il ritmo di adozione di questa tecnologia conferma le tesi degli entusiasti del settore, come dimostrano anche le valutazioni delle aziende che vi operano.

Oggi, la copertura analitica di questa industria è ampia: la maggior parte degli analisti prevede una crescita quasi esponenziale della quota dei veicoli autonomi sia nel traffico stradale sia nella struttura complessiva del mercato automobilistico. È sempre più evidente che questo segmento non rappresenta più una curiosità futuristica, ma sta iniziando a svolgere il ruolo di vero motore di crescita per le corporation tecnologiche e per gli investitori nel settore della mobilità.

Sebbene per molti la Tesla resti sinonimo di veicoli autonomi, vale la pena notare che all’orizzonte sta emergendo un potenziale concorrente di rilievo: Waymo, controllata di Alphabet (Google), che si sta sviluppando in modo più metodico, mirato e specializzato rispetto al leader di mercato. Questo approccio potrebbe rappresentare una seria sfida per Tesla nel lungo periodo.

Fonte: Bloomberg Finance Lp

Fonte: Goldman Sachs

Secondo un’analisi di Bloomberg, il numero di corse effettuate da Waymo dovrebbe aumentare fino a oltre 6,5 milioni, mentre gli analisti di Goldman Sachs stimano che la quota dei veicoli autonomi sul traffico stradale totale supererà il 7%, con una valutazione di mercato che potrebbe raggiungere i 6,5 miliardi di dollari.

Tuttavia, permangono preoccupazioni normative. Anche negli Stati Uniti, un Paese generalmente aperto a innovazioni non ancora completamente testate e potenzialmente rischiose nel traffico stradale, il comportamento dei veicoli autonomi sta suscitando crescente scetticismo.
A tal punto che la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha avviato un’indagine su quasi 2.000 veicoli Waymo — un numero che comprende la maggior parte della flotta dell’azienda, la cui dimensione esatta non è stata resa nota. L’inchiesta è stata motivata da segnalazioni di comportamenti pericolosi dei sistemi autonomi vicino a scuolabus, episodi che secondo l’autorità richiedono chiarimenti immediati.

Per il momento, il mercato reagisce con calma: non si registrano movimenti significativi prima dell’apertura delle contrattazioni sui titoli Alphabet o Tesla. Tuttavia, la stessa indagine della NHTSA rappresenta un nuovo fattore di rischio che gli investitori dovrebbero considerare nei propri modelli di valutazione.

Le tensioni normative attorno alla mobilità autonoma potrebbero diventare, nel lungo periodo, una delle principali fonti di volatilità del settore, soprattutto se ulteriori incidenti o decisioni amministrative dovessero rallentare la diffusione di questa tecnologia.

Un grave incidente che coinvolgesse auto autonome e, ad esempio, bambini, potrebbe cambiare radicalmente il sentiment dell’opinione pubblica e dei regolatori per molti anni, portando a nuove restrizioni, a una riduzione della domanda e a un possibile calo dei margini aziendali, fino a chiudere completamente alcuni mercati meno inclini a sperimentare con la sicurezza stradale.

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