Il ritorno dei meme stocks

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Il ritorno dei meme stocks

Ultimamente, i meme stocks sono tornati a catturare l’attenzione degli investitori e dei media, riportando in primo piano un fenomeno speculativo che sembrava ormai superato. In questo articolo vedremo cosa sono i meme stocks, come funzionano, quali sono i titoli più coinvolti e quali dinamiche sociali e di mercato ne alimentano l’andamento. Analizzeremo anche le principali opportunità e i rischi per gli investitori retail, nonché le modalità operative, con uno sguardo ai possibili sviluppi futuri di questo trend finanziario.

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Il ritorno dei meme stock

L’estate 2025 ha riportato sotto i riflettori un fenomeno finanziario che sembrava ormai appartenere al passato: il boom dei meme stocks. Titoli che, senza particolari novità aziendali o motivi fondamentali, stanno vivendo una fase di rally violento, alimentato principalmente dalla speculazione online e dal fervore delle community retail.

Tra i protagonisti di questa nuova ondata troviamo GoPro, che ha registrato un’impennata di oltre il 136% nel giro di pochi giorni, Krispy Kreme, salita del 42% in meno di una settimana, e Kohl’s, che ha guadagnato quasi il 50% tra il 18 e il 22 luglio prima di subire un calo del 15% in una sola giornata. Anche Opendoor Technologies ha vissuto un boom spettacolare: +413% in due settimane, seguito da una brusca correzione del 31%.

Queste aziende non hanno annunciato innovazioni di prodotto o risultati finanziari straordinari. Il motore dietro questi movimenti? Una combinazione esplosiva di viralità sui social media, posizioni short elevate e l’entusiasmo di piccoli investitori organizzati online.

Cosa sono i Meme Stocks

Il termine meme stock indica un’azione che diventa popolare sui social media e in forum finanziari online, come Reddit (WallStreetBets) o TikTok, e il cui prezzo sale vertiginosamente per motivi più emotivi che razionali. Non si tratta di società innovative o in forte crescita, ma spesso di aziende in crisi o con modelli di business obsoleti che vengono rivalutate dal mercato non per i loro fondamentali, ma per un’ondata speculativa virale.

A fare da catalizzatore sono spesso post virali, video provocatori o meme ironici che iniziano a circolare tra gli investitori retail. In molti casi, questi post richiamano l’attenzione su azioni fortemente shortate, trasformando l’acquisto in un atto collettivo di ribellione contro i grandi fondi speculativi. L’obiettivo? Scatenare un short squeeze, ovvero costringere chi ha scommesso al ribasso a ricomprare le azioni per coprire le proprie perdite, alimentando ulteriormente la salita del prezzo.

Il risultato è una volatilità estremamente elevata, con azioni che possono raddoppiare o triplicare in pochi giorni, per poi crollare con altrettanta velocità. Per alcuni, si tratta di un’opportunità di guadagno veloce. Per altri, una forma di intrattenimento finanziario.

Come funzionano i Meme Stocks

Investire in meme stocks non significa seguire un'analisi tradizionale basata su bilanci aziendali, strategie di crescita o outlook settoriali. Significa piuttosto comprendere le dinamiche di rete, la psicologia collettiva e i meccanismi di mercato che si attivano quando un titolo diventa virale.

Tra gli elementi chiave ci sono:

  • Elevato interesse short: quando una gran parte delle azioni è venduta allo scoperto, il rischio di short squeeze aumenta drasticamente.
  • Low float: un numero limitato di azioni disponibili sul mercato amplifica i movimenti di prezzo.
  • Gamma squeeze: le opzioni call comprate dai retail spingono i market maker ad acquistare le azioni sottostanti, accelerando il rialzo.
  • Social media e hype: un singolo tweet, un video virale o un meme possono scatenare ondate speculative.

Questi elementi non vanno letti isolatamente, ma come parte di un ecosistema che può generare, in tempi brevissimi, condizioni operative altamente speculative. È proprio da questa combinazione di fattori che emergono le caratteristiche più rilevanti per chi opera su questi titoli:

  • Opportunità di guadagno elevato
    I meme stocks offrono una delle poche situazioni di mercato in cui si possono ottenere guadagni a tre cifre in pochi giorni. Per chi sa leggere i segnali, il tempismo è tutto.
  • Accessibilità per i trader retail
    Grazie a piattaforme intuitive come XTB, acquistare azioni virali è oggi semplice e privo di commissioni fino a 100.000 € al mese. Anche chi è alle prime armi può partecipare alla speculazione con pochi clic.
  • Volatilità estrema
    Gli stessi titoli che salgono del 300% possono perdere il 50% in 24 ore. Senza una strategia di uscita chiara, è facile subire forti perdite.
  • Fondamentali deboli
    Molte aziende coinvolte nel fenomeno presentano bilanci critici o modelli di business obsoleti. Quando l’interesse online svanisce, i prezzi tornano velocemente alla realtà.
  • Effetto “pump and dump”
    In alcuni casi, si assiste a vere e proprie manovre speculative dove un gruppo spinge il prezzo in alto per poi vendere in massa, lasciando gli ultimi arrivati con pesanti perdite.

L’intero ciclo è spesso veloce e imprevedibile. Chi riesce a cavalcare il trend nei primi giorni può ottenere ritorni eccezionali. Ma chi entra troppo tardi rischia di trovarsi bloccato in una fase di discesa altrettanto rapida.

meme stock vantaggi e svantaggi
 

GameStop: l’origine dei meme stocks

Il caso più famoso e simbolico dell’era dei meme stocks resta quello di GameStop (GME). All’inizio del 2021, la catena americana di negozi di videogiochi era data per spacciata. Il suo business sembrava destinato a fallire, e molti fondi hedge avevano posizionato scommesse massicce al ribasso, tanto che le vendite allo scoperto superavano il 140% delle azioni in circolazione.

Poi, all’improvviso, un investitore retail, Keith Gill, conosciuto online come Roaring Kitty, iniziò a pubblicare analisi e post in cui sosteneva che GameStop fosse gravemente sottovalutata. Le sue parole iniziarono a circolare rapidamente su Reddit e altre piattaforme social, raccogliendo l’attenzione di migliaia di piccoli investitori.

Nel giro di poche settimane, la community online ha scatenato un clamoroso short squeeze, facendo salire il titolo da pochi dollari fino a oltre 480$. Gill, che aveva inizialmente investito 53.000 dollari, si ritrovò a gestire un portafoglio da oltre 50 milioni. Questo evento ha segnato l’inizio ufficiale del fenomeno meme stock, cambiando per sempre la percezione del potere degli investitori retail.

Si riconferma il trend dei meme stock?

Dopo tre anni di silenzio sui social media, Roaring Kitty è tornato su Twitter, pubblicando un’immagine che lasciava intendere una nuova azione. I suoi messaggi criptici hanno fatto schizzare nuovamente GameStop, AMC e altre meme stocks, dimostrando che la mania delle meme stocks è tutt’altro che finita. Tuttavia, i rally delle meme stocks sono in parte ciclici e necessitano di liquidità da parte dei trader retail.

In futuro, queste ondate speculative potrebbero ripetersi più volte. È importante capire che non solo GameStop, AMC, Reddit o Trump Media & Technology potrebbero essere coinvolti, ma anche un insieme di azioni molto apprezzate dagli investitori retail di tutto il mondo, spesso difficili da prevedere.

Mentre GameStop rimane la meme stock più famosa, altre aziende sono state coinvolte nella febbre:

  • AMC Entertainment è salita del 2.300% prima di perdere il 96% del suo valore di picco.
  • Tupperware ha registrato un aumento del 277%, per poi crollare del 90% poco dopo.
  • Bed Bath & Beyond è cresciuta del 300%, ma ha infine dichiarato bancarotta nel 2023.

Anche dopo il primo entusiasmo, continuano a emergere nuove meme stocks. BlackBerry, KOSS, SunPower e Trump Media & Technology Group hanno registrato rally speculativi, guidati da investitori retail alla ricerca della prossima grande opportunità.

Guida pratica all’acquisto di meme stock

Acquistare meme stock può sembrare un’operazione alla portata di tutti, ma dietro l’apparente semplicità si cela una dinamica di mercato complessa e altamente speculativa. Questi titoli non seguono le logiche tradizionali basate sui fondamentali aziendali, bensì si muovono spesso in base al sentiment collettivo, alla viralità sui social network e alle discussioni in forum online come Reddit o X.. Per questo motivo, prima di investire è fondamentale essere ben informati e aggiornati sulle ultime tendenze di mercato.

Chi vuole approcciarsi a questo segmento dovrebbe considerare alcuni accorgimenti pratici:

  • Diversificare il portafoglio per ridurre l’esposizione complessiva al rischio legato a singoli titoli;
  • Stabilire un budget definito per questo tipo di operazioni, trattandosi di investimenti altamente speculativi;
  • Seguire attentamente le notizie e le dinamiche social, perché i meme stock possono registrare movimenti bruschi in seguito a un singolo post virale o a una presa di posizione da parte di influencer finanziari;
  • Avere una strategia di uscita chiara, impostando eventualmente stop loss o target di profitto realistici;
  • Evitare di farsi trascinare dall’effetto FOMO (Fear of Missing Out), che può portare a entrare su un titolo già in fase di discesa.

Se sei interessato a investire nei meme stocks, XTB offre una modalità semplice e accessibile per farlo. È sufficiente cercare il nome dell’azienda nel motore di ricerca degli strumenti della piattaforma e selezionare l’opzione contrassegnata come “azione” per procedere all’acquisto. Con XTB puoi negoziare azioni ed ETF reali senza commissioni fino a un volume mensile di 100.000 €, rendendo più agevole la partecipazione ai movimenti legati ai titoli virali.

I meme stocks rappresentano una componente dinamica ma altamente speculativa del mercato. Offrono opportunità di rendimento potenzialmente elevato, ma sono anche accompagnati da rischi significativi. Prima di investire è fondamentale valutare con attenzione i fondamentali dell’azienda, monitorare l’andamento delle conversazioni sui social media e prepararsi a una volatilità estrema.

Conclusioni

Il ritorno dei meme stocks dimostra che la finanza retail non è un fuoco di paglia, ma un fenomeno strutturale capace di riemergere ciclicamente. Titoli come GameStop, AMC, GoPro e Opendoor sono solo la punta dell’iceberg di una dinamica che mescola viralità social, psicologia collettiva e desiderio di rivalsa verso Wall Street. Se da un lato questi rally offrono opportunità di guadagno esplosivi, dall’altro rappresentano una minaccia concreta per chi non gestisce correttamente il rischio. In un contesto sempre più digitalizzato e connesso, il confine tra finanza e intrattenimento si fa labile. Che si tratti di una nuova bolla o di una rivoluzione dell’investimento retail, una cosa è certa: ignorare il potere della community è ormai impossibile.

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