- Analisti di Jefferies hanno ridotto le loro previsioni per BASF.
- Il produttore tedesco di componenti per auto Continental ha espresso preoccupazione per i "livelli elevati di incertezza" legati alle tariffe.
- Mercedes-Benz sta valutando il possibile ritiro dei suoi modelli di fascia entry-level dagli Stati Uniti.
I mercati europei sono per lo più negativi in attesa dell’annuncio delle tariffe da parte del Presidente Trump. L’indice di volatilità VSTOXX è salito dell’1,00% a 20,13, con la Spagna (SPA35) unico altro indice in rialzo (+0,39% a 13.279). La Germania (DE40) ha guidato i ribassi (-0,77% a 22.553,6), seguita dall’Italia (ITA40, -0,59% a 37.549) e dalla Francia (FRA40, -0,42% a 7.854,2). L’EU50 ha perso lo 0,40% a 5.230,6, mentre il Regno Unito (UK100) ha registrato cali minimi (-0,03% a 8.616,0).
Le vendite sono aumentate in vista dell’annuncio di Trump sui “dazi reciproci”, che entreranno in vigore immediatamente dopo la dichiarazione prevista oggi alle 22:00 CET. Secondo i report, i dazi potrebbero raggiungere il 20% sulla maggior parte delle importazioni, con un’imposta specifica del 25% sui veicoli prodotti all'estero. La Presidente della Commissione Europea, von der Leyen, ha avvertito di possibili ritorsioni, pur preferendo una soluzione negoziata.
Fonte: Bloomberg Financial LP
La volatilità è attualmente osservata nel mercato europeo più ampio. Fonte: xStation

L'indice tedesco DE40 sta tentando di recuperare slancio rialzista dopo aver ritestato il livello di ritracciamento Fibonacci del 78,6%, ora diventato una resistenza. I rialzisti puntano a riconquistare il massimo storico a 22.996, mentre i ribassisti cercheranno un movimento sotto il ritracciamento Fibonacci del 61,8%, dopo un test della SMA a 30 giorni a 22.829. L'RSI è in divergenza ribassista, che potrebbe essere invalidata se il massimo attuale superasse il precedente. Il MACD sta iniziando ad allargarsi dopo un incrocio ribassista.
Fonte: xStation
Notizie di Mercato
- Gli analisti di Jefferies hanno ridotto la previsione di EBITDA Q1 per BASF (BAS.DE) di circa il 5%, citando la persistente debolezza della domanda, in particolare negli Stati Uniti e nei mercati agricoli. L'azienda chimica tedesca affronta venti contrari dovuti alle incertezze tariffarie, anche se la domanda nel settore automobilistico rimane relativamente stabile. Nonostante queste sfide, gli analisti ritengono che BASF possa sovraperformare i concorrenti grazie a fattori strategici come i cambiamenti di portafoglio e le dismissioni pianificate.
- Il produttore tedesco di componenti per auto Continental (CON.DE) ha espresso preoccupazione per i "livelli elevati di incertezza" dopo l'annuncio di tariffe del 25% sulle importazioni automobilistiche globali negli Stati Uniti da parte del Presidente Trump. L’azienda prevede che la produzione di veicoli leggeri nel primo trimestre diminuirà di una percentuale a metà della singola cifra rispetto all'anno precedente, con un margine EBIT rettificato della divisione automobilistica vicino al pareggio. Continental si aspetta un miglioramento del free cash flow rispetto all'anno scorso e pubblicherà i risultati completi del primo trimestre il 6 maggio.
- Mercedes-Benz (MBG.DE) sta valutando il possibile ritiro dei suoi modelli entry-level, inclusa la GLA SUV, dal mercato statunitense in risposta ai dazi del 25% imminenti di Trump sulle auto. Il produttore di lusso tedesco sta esaminando piani di emergenza, poiché le tariffe renderebbero economicamente insostenibile la vendita di questi modelli meno redditizi. Questa strategia è in linea con l'approccio upmarket del CEO Ola Källenius, che si concentra su veicoli a margini più elevati, pur rimanendo impegnato nel mercato statunitense, in particolare con SUV di fascia alta più redditizi. Bloomberg Intelligence stima che Mercedes e Porsche potrebbero subire un impatto combinato di 3,4 miliardi di euro (3,7 miliardi di dollari) a causa dei nuovi dazi.
- Il settore automobilistico è sempre più incerto, poiché mancano dettagli chiave sui piani tariffari di Trump. Secondo i consulenti del settore, i produttori stanno faticando a prendere decisioni strategiche senza informazioni cruciali, in particolare riguardo all’Allegato 1, che elenca le parti e i componenti soggetti alla tariffa del 25%. La Casa Bianca ha definito il 3 aprile come "Liberation Day", con l’entrata in vigore immediata delle tariffe su "tutte le auto non prodotte negli Stati Uniti". Alcuni report suggeriscono che potrebbe essere annunciato un dazio del 20% sulla maggior parte delle importazioni dopo la chiusura dei mercati europei mercoledì.
Altre notizie provenienti dalle singole società dell'indice DAX. Fonte: Bloomberg Financial LP
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