- Calano le aspettative d’inflazione: la previsione d’inflazione a 1 anno è scesa al 3,2% (dal 3,6%), quella a 3 anni al 3%, e quella a 5 anni al 2,6%.
- Migliora la percezione del mercato del lavoro: diminuisce il rischio percepito di perdere il lavoro e cresce leggermente la fiducia tra chi sta pianificando un cambio di impiego.
- Minori preoccupazioni legate al debito: si registra la più bassa probabilità percepita di mancati pagamenti dal mese di gennaio.
- I prezzi alimentari restano un problema: la previsione d’inflazione per il cibo è al 5,5%, il valore più alto da ottobre 2023.
- Attese più deboli sulla crescita dei prezzi delle abitazioni: previsione al 3% rispetto al 3,3% di aprile.
- I consumatori sono più ottimisti riguardo alle finanze personali e all’accesso al credito.
- La Fed dovrebbe mantenere i tassi d’interesse fermi nel range 4,25–4,5% nella riunione del 17–18 giugno.
La Federal Reserve di New York ha appena pubblicato un rapporto che analizza il sentiment del mercato. A maggio, i consumatori statunitensi si sono mostrati più ottimisti: le aspettative d’inflazione sono diminuite su tutti gli orizzonti temporali, mentre la percezione del mercato del lavoro e delle finanze personali è migliorata. L’inflazione attesa tra un anno è al 3,2% (in calo rispetto al 3,6% di aprile), mentre quella a cinque anni è stimata al 2,6%.
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileNonostante i prezzi alimentari restino motivo di preoccupazione (con un’inflazione prevista del 5,5%), gli americani si aspettano un rallentamento della crescita dei prezzi per carburanti, affitti, servizi medici ed educazione.
Allo stesso tempo, le preoccupazioni per possibili inadempienze sui debiti sono ai minimi da gennaio e la sicurezza lavorativa percepita mostra segnali di miglioramento. Tutto questo avviene sullo sfondo delle politiche tariffarie instabili del Presidente Trump, ma i mercati interpretano il calo delle aspettative d’inflazione come un segnale che le pressioni sui prezzi non si sono ancora consolidate.
La Fed dovrebbe lasciare invariati i tassi a giugno, continuando però a monitorare attentamente i dati sui consumi per eventuali segnali di un’inflazione più radicata.
Il report CPI (Indice dei Prezzi al Consumo) per il mese di maggio sarà pubblicato mercoledì mattina, prima dell’apertura di Wall Street.
Nel frattempo, l’EUR/USD sale dello 0,25% e il dollaro USA risulta tra le valute più deboli del G10. I capitali si stanno riversando principalmente su metalli preziosi e criptovalute, mentre anche il mercato azionario registra lievi rialzi.
Fonte: xStation 5
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