🔼 I metalli preziosi beneficiano dell’indebolimento del dollaro statunitense
Le vendite sul mercato del dollaro statunitense sono riprese oggi, dopo una breve correzione al rialzo all'inizio di questa settimana. L’USD è oggi una delle valute del G10 più deboli e si indebolisce rispetto a tutte le principali valute, ad eccezione dello JPY. La situazione è piuttosto interessante in quanto il calo del dollaro avviene nonostante una ripresa dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA. Il rendimento statunitense a 10 anni si attesta al 4,78%, in rialzo di quasi 8 punti base nel corso della giornata.
I trader di metalli preziosi sembrano apprezzare l’indebolimento dell’USD e ignorare la ripresa dei rendimenti. Tutti i metalli preziosi sono in rialzo nel corso della giornata, con l'ARGENTO che guadagna quasi il 2% mentre PLATINO e PALLADIO sono in rialzo di oltre l'1%. L'ORO sembra essere rimasto indietro con un guadagno dello 0,3% al momento di questo articolo. I metalli preziosi sono stati scambiati ancora più in alto oggi, ma parte di questi guadagni sono stati invertiti dopo che l'ORO non è riuscito a superare i 2.000 dollari l'oncia.
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Registrati per un conto reale PROVA UNA DEMO Scarica la app mobile Scarica la app mobileDando uno sguardo all'ORO sul grafico del primo semestre, possiamo vedere che il metallo prezioso ha fatto un altro tentativo di superare la zona psicologica dei 2.000 dollari l'oncia oggi, ma ancora una volta non è riuscito a realizzare un breakout duraturo. L'ORO si ritira dopo non essere riuscito a superare il limite superiore di un pattern a triangolo a breve termine. Se dovessimo vedere un pullback più grande, il primo livello da tenere d'occhio sarà l'area di 1.993-1.994 dollari per oncia, dove si possono trovare il limite inferiore del modello a triangolo e la media mobile a 50 ore (linea verde).
Fonte: xStation5
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