Grafico del giorno - GBPUSD (12.06.2025)

11:11 12 giugno 2025

Il tasso di cambio GBP/USD è sceso di circa lo 0,25%, attestandosi a 1,3550, mentre i rendimenti dei gilt a 2 anni sono diminuiti al 4,32% a seguito della pubblicazione di dati macroeconomici più deboli relativi ad aprile.

Cosa hanno mostrato i dati
Il PIL si è contratto dello 0,3% su base mensile, segnando il primo calo in sei mesi. Si tratta di un dato ben al di sotto delle aspettative degli economisti, che avevano previsto un calo dello 0,1%. Tuttavia, su base trimestrale, la produzione è cresciuta dello 0,7%, indicando che i dati solidi di febbraio e marzo hanno attenuato l’impatto della flessione di aprile.

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La produzione industriale è diminuita dello 0,6% e quella manifatturiera dello 0,9%. Il principale fattore di rallentamento è stato il settore dei mezzi di trasporto, che ha registrato un calo superiore al 5%, poiché diversi produttori (inclusi quelli del settore automobilistico) hanno interrotto le linee di assemblaggio.

Anche l’attività del settore dei servizi è diminuita dello 0,4%, principalmente a causa di un rallentamento nei servizi legali e immobiliari, colpiti da un’impennata precedente delle transazioni immobiliari legata a un cambiamento delle aliquote fiscali.

Il settore delle costruzioni è stato l’unico a distinguersi positivamente, con una crescita dello 0,9%, sostenuta dal bel tempo e da progetti infrastrutturali ritardati.

I dazi reciproci tra Stati Uniti e Regno Unito, in vigore per parte di aprile, hanno costretto aziende come Jaguar Land Rover a sospendere la produzione, causando un calo di 1,6 miliardi di sterline nelle esportazioni britanniche verso gli Stati Uniti — il maggior calo mensile mai registrato. Il nuovo accordo commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti, firmato a maggio, dovrebbe contribuire a ripristinare la produzione.

Inoltre, nel settore immobiliare, gli acquirenti hanno anticipato le transazioni a marzo per evitare costi più elevati, determinando un’attività insolitamente bassa nei servizi legali e immobiliari ad aprile. I primi dati sulle approvazioni di mutui suggeriscono che l’attività si stia già riprendendo.
Anche i dati sulla produzione industriale hanno mostrato un calo, dovuto in gran parte allo smaltimento delle scorte accumulate nel primo trimestre in previsione dei dazi, che ha temporaneamente ridotto la produzione. Queste interruzioni sembrano essere temporanee e dovrebbero attenuarsi con il progredire del secondo trimestre.

La battuta d’arresto del PIL di aprile sembra più un “buco da dazi” che l’inizio di un rallentamento duraturo. Gran parte della debolezza odierna è probabilmente transitoria.


Fonte: xStation 5

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