Il dollaro statunitense continua a perdere terreno per il secondo giorno consecutivo. All’avvio della sessione europea, l’indice del dollaro segna -0,30%. Il mercato si attende un taglio dei tassi della Fed di 25 punti base e una conferenza stampa “dovish” da parte di Jerome Powell.
La politica di Donald Trump sta chiaramente pesando sulla valuta statunitense. Trump ha espresso pubblicamente il desiderio di svalutare il dollaro. Considerando che dall’inizio dell’anno si è registrato un solo mese positivo, si può dire che il presidente stia portando avanti la sua strategia. La debolezza del dollaro è spinta da diversi fattori, tra cui la guerra commerciale, l’incertezza politica e i prossimi tagli dei tassi.
Da diversi mesi il dollaro si muove nella parte bassa del suo canale, vicino a due deviazioni standard. Tuttavia, in caso di trend ribassista prolungato, tali livelli possono mantenersi per un periodo esteso.
Da metà giugno il dollaro è rimasto all’interno dell’attuale canale di consolidamento. Il limite superiore è stato testato più volte senza rompere in modo duraturo. Il dollaro si sta ora avvicinando al limite inferiore e non si può escludere un nuovo test del supporto sopra i 96,1000 punti.
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