Lunedì 18 agosto si è tenuto alla Casa Bianca un incontro con Donald Trump, Volodymyr Zelensky e sette leader europei. Può essere considerato uno degli eventi chiave negli sforzi in corso per porre fine alla guerra in Ucraina. Sebbene la conclusione definitiva del conflitto sia ancora lontana, l’incontro rappresenta un passo avanti significativo.
Il risultato più importante dei colloqui è stato lo sviluppo di principi preliminari riguardanti le garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Questo elemento è stato riconosciuto come cruciale sia dalla parte ucraina sia dai partner occidentali. Inoltre, Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti, insieme agli alleati europei, sosterranno la sicurezza dell’Ucraina nell’ambito di un futuro accordo di pace. Notevolmente, per la prima volta è stata avanzata una dichiarazione riguardante garanzie simili all’Articolo 5 del Trattato Nord Atlantico. Secondo quanto riportato da Trump, Vladimir Putin non ha rifiutato apertamente questo concetto, che molti osservatori hanno visto come una possibile svolta.
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Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileL’atmosfera dei colloqui è stata visibilmente più costruttiva rispetto all’incontro di febbraio, quando Trump e il vicepresidente Vance avevano criticato apertamente Zelensky. Questa volta, il presidente ucraino ha definito l’incontro come il suo “migliore” con Trump. Anche i leader europei hanno mostrato un fronte unito contro l’aggressione russa.
Un aspetto importante della discussione è stato anche quello della cooperazione militare. L’Ucraina ha proposto l’acquisto di armi americane per un valore di 100 miliardi di dollari (da finanziare tramite l’Unione Europea), oltre a un accordo separato sulla produzione di droni del valore di 50 miliardi di dollari. Queste misure mirano non solo a rafforzare la difesa ucraina, ma anche a migliorare la sua posizione negoziale nei confronti della Russia.
Il punto di maggiore contesa rimane la questione territoriale. Putin ha proposto che l’Ucraina ceda la restante parte del Donbas alla Russia in cambio di un cessate il fuoco su altri fronti. Trump ha definito questa idea un “compromesso realistico”, indicando la sua disponibilità a considerare una soluzione del genere. Zelensky ha respinto con fermezza la proposta, sottolineando che qualsiasi modifica dei confini dovrebbe essere approvata tramite un referendum nazionale e che la stragrande maggioranza degli ucraini si oppone a qualsiasi concessione territoriale alla Russia.
Sebbene l’incontro non abbia portato a una svolta immediata sotto forma di accordo di pace, ha stabilito le basi per ulteriori colloqui: il concetto di garanzie di sicurezza internazionali, la possibilità di negoziati diretti tra Zelensky e Putin, una cooperazione militare ampliata e il ruolo degli Stati Uniti come mediatore nelle fasi successive del processo di pace. Allo stesso tempo, gli attacchi russi in corso sulle città ucraine durante i colloqui e i segnali ambigui da Mosca sollevano dubbi sulla reale volontà del Cremlino di raggiungere un compromesso.
Gli eventi a Washington, che per la prima volta dopo molti mesi hanno portato una concreta speranza di progresso nei negoziati di pace tra Ucraina e Russia, hanno provocato una reazione moderata ma chiara sui mercati finanziari europei. Sebbene gli investitori non abbiano effettuato acquisti massicci di azioni, i guadagni sottili del mercato riflettono un ottimismo prudente. Ogni segnale che possa indicare una possibile fine del conflitto viene visto come un fattore in grado di migliorare le prospettive economiche a medio e lungo termine. Di conseguenza, le notizie sulla disponibilità ai colloqui di pace, sulle garanzie di sicurezza proposte e sull’incontro annunciato tra Zelensky e Putin hanno ricevuto una risposta positiva sui mercati. Gli investitori considerano questi sviluppi come un segnale di maggiore stabilità geopolitica, utile a ricostruire la fiducia negli investimenti in Europa centrale e orientale e ad accelerare i processi di ripresa dell’Ucraina.
I principali indici europei hanno registrato modesti incrementi: il DAX tedesco ha guadagnato circa lo 0,15%, il CAC 40 francese è salito dello 0,5%, il FTSE 100 britannico di circa lo 0,15%, mentre l’Euro Stoxx ha aggiunto circa lo 0,4%. Sebbene i guadagni siano contenuti, riflettono chiaramente l’ottimismo prudente degli investitori sulle prospettive di pace.
Le prossime settimane saranno cruciali. Se verrà organizzato un incontro diretto tra Zelensky e Putin e le garanzie di sicurezza saranno formalizzate, potrebbe segnare l’inizio di un vero processo di pace. Per ora, tuttavia, la diplomazia rimane un gioco ad alto rischio, in cui ogni decisione può avere conseguenze geopolitiche di vasta portata.
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