16:17 · 14 ottobre 2025

Il greggio WTI crolla di oltre il 2% al livello più basso da maggio

Punti chiave

 

OIL.WTI
Commodities
-
-
Punti chiave

 

  • Eccesso di offerta storico: Il petrolio greggio (WTI ai minimi da maggio) è sotto pressione a causa delle previsioni dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), che indica un surplus record di 4 milioni di barili al giorno nel 2026, suggerendo il periodo di eccesso di offerta più lungo da oltre un decennio.
  • Distensione geopolitica: I prezzi sono scesi a seguito della de-escalation in Medio Oriente e del rinnovato avversione al rischio dovuto alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
  • Iran/Commercio: La maggiore visibilità delle esportazioni di petrolio iraniano verso la Cina (con i transponder attivi) esercita ulteriore pressione sull’offerta, mentre il mercato tende a ignorare i rischi legati alla produzione russa.

Il petrolio greggio ha registrato forti ribassi dalla fine di settembre, con il Brent sceso intorno ai 62 dollari e il WTI a 58 dollari al barile. Dopo mesi di pressione, il Brent ha perso circa il 15% del suo valore dall’inizio dell’anno, principalmente a causa dei timori di un possibile eccesso di offerta globale. L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha rivisto al rialzo la sua previsione di surplus per il 2026, portandola a un record di 4 milioni di barili al giorno (mb/g), che rappresenterebbe il più grande “eccesso” annuale mai registrato. Sebbene un surplus di tale portata possa sembrare inverosimile, la combinazione della politica di ripristino della produzione da parte dell’OPEC+ e della mancanza di una forte crescita della domanda globale potrebbe portare il 2026 a essere il periodo di eccesso di offerta più lungo da oltre un decennio.

Fattori che guidano il calo del mercato

Il calo dei prezzi del petrolio è il risultato di diversi fenomeni paralleli:

  • Rinnovate tensioni USA-Cina: Pechino ha annunciato restrizioni su diverse entità statunitensi e ha dichiarato la possibilità di ulteriori ritorsioni, aumentando l’avversione al rischio sui mercati.

  • De-escalation geopolitica: L’accordo tra Israele e Hamas ha ridotto i timori legati a una possibile escalation del conflitto in Medio Oriente.

  • Crescente pressione dell’offerta: L’OPEC+ continua a ricostruire la propria produzione, e l’AIE prevede che i concorrenti globali del cartello contribuiranno in modo significativo al surplus record stimato.

Il contesto iraniano e il traffico di petroliere verso la Cina

Un fattore chiave alla base del calo dei prezzi del petrolio è la situazione dell’Iran, che, dopo anni di restrizioni, punta ad aumentare le esportazioni verso la Cina. Un elemento rilevante degli ultimi mesi è stato il trasporto di greggio iraniano verso la Cina con i transponder (sistemi AIS) accesi, segno di una crescente fiducia ma anche di una maggiore tensione politica con gli Stati Uniti. Washington minaccia di inasprire le sanzioni e di ispezionare i carichi, soprattutto dopo la reintroduzione di alcune restrizioni internazionali.

L’Iran ha dichiarato che qualsiasi tentativo degli Stati Uniti di interferire con le sue spedizioni sarà immediatamente ricambiato. Questo aumenta l’incertezza e complica la valutazione del rischio politico, anche se la maggiore trasparenza delle spedizioni verso la Cina (grazie ai transponder attivi) contribuisce indirettamente a esercitare pressione sui mercati delle materie prime.

Parallelamente, il mercato sembra ignorare in gran parte il rischio di offerta legato alla Russia, dopo una serie di attacchi ucraini alle infrastrutture petrolifere che hanno compromesso fino al 40% della capacità di raffinazione del Paese.

Il mercato sembra ormai convinto dell’arrivo di una significativa eccedenza di offerta per il prossimo anno e oltre. Attualmente si osserva un contango relativamente netto nella curva forward a partire da febbraio. Fino a quel momento, è presente solo una lieve backwardation di circa l’1%. Il prezzo si sta inoltre avvicinando a un punto di roll-over minore, che potrebbe portarlo intorno ai 57,5 dollari al barile.

 

Fonte: Bloomberg Finance LP

Il prezzo si trova attualmente in un’importante zona di domanda, sopra i 55 dollari al barile. Goldman Sachs ritiene che il prezzo possa scendere al di sotto di questo livello il prossimo anno, anche se la chiave sarà capire se il grande surplus previsto si concretizzerà davvero. Al momento, questo enorme eccesso di offerta non è ancora visibile nei dati: le scorte di greggio statunitensi restano basse, sebbene le riserve strategiche siano in fase di ricostituzione.

 

Fonte: xStation5


 
14 ottobre 2025, 16:20

US OPEN: Wall Street prolunga il calo! 📉

14 ottobre 2025, 10:27

Calendario economico - Inizia la stagione degli utili!

14 ottobre 2025, 10:24

Notizie del mattino (14.10.2025)

13 ottobre 2025, 18:39

US OPEN: inizio di settimana "verde" a Wall Street

Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.

Unisciti a oltre 1.7 Milioni di investitori da tutto il mondo