Le azioni di BP sono salite fino al +9,30% sul mercato azionario statunitense, dopo che il Wall Street Journal (WSJ) ha riportato che Shell sarebbe in trattative preliminari per acquisire la sua rivale con sede a Londra. Anche se al momento non è stato confermato alcun accordo e i termini restano riservati, la notizia arriva in un contesto di crescente speculazione sul futuro di BP, sotto pressione dopo anni di performance deludenti e l’intervento del fondo attivista Elliott Management, che la rendono un potenziale obiettivo di acquisizione. Secondo quanto riferito, Shell starebbe valutando l’operazione già da maggio, anche se un portavoce ha sottolineato che l’azienda resta focalizzata su performance e semplificazione.
Se portata a termine, l’acquisizione sarebbe tra le più grandi nella storia europea, dando vita a un colosso energetico in grado di competere con i giganti americani ExxonMobil e Chevron. La nuova entità produrrebbe quasi 5 milioni di barili equivalenti di petrolio al giorno e dominerebbe il mercato del gas naturale liquefatto (GNL). Tuttavia, secondo alcuni analisti, l’operazione sarebbe molto costosa, con un possibile premio del 20% rispetto alla valutazione attuale di BP (pari a 58 miliardi di sterline) e potrebbe sollevare problemi antitrust nei mercati della distribuzione di carburante.
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobile
Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.