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10:39 · 5 novembre 2025

Notizie del mattino (05.11.2025)

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  • I mercati azionari statunitensi hanno registrato perdite significative martedì, in particolare nel settore tecnologico (-2,3%) e dei semiconduttori (-3,7%), mentre il NASDAQ è sceso di circa il 2%, l’S&P 500 ha perso l’1,17% e il Dow Jones è calato di oltre lo 0,5%, spinto da prese di profitto e preoccupazioni per una possibile correzione del mercato.
  • I mercati dell’Asia-Pacifico hanno continuato la svendita di Wall Street, con le perdite maggiori in Giappone e Corea del Sud, mentre Cina e Hong Kong hanno registrato variazioni minime grazie agli allentamenti tariffari e al sostegno della PBOC.
  • Criptovalute e materie prime restano sotto pressione, alimentate dai timori di rischio di mercato e dalla politica aggressiva della Fed.

 

  • I mercati statunitensi hanno registrato cali significativi martedì, con i settori tecnologico e dei beni discrezionali sotto maggiore pressione. Il NASDAQ è sceso di circa il 2%, l’S&P 500 ha perso circa l’1,17% e il Dow Jones Industrial ha ceduto poco oltre lo 0,5%. Il settore tecnologico è stato il più colpito, con un calo di circa il 2,3%, mentre le società di semiconduttori hanno registrato perdite particolarmente consistenti, fino al 3,7%. I mercati hanno effettuato prese di profitto, in un contesto di preoccupazioni per una possibile correzione dopo un lungo periodo di guadagni.
  • Nel terzo trimestre del 2025, AMD ha superato le aspettative del mercato, registrando ricavi record di 9,25 miliardi di USD, trainati dai segmenti “Client” e “Gaming”, con previsioni per il quarto trimestre che stimano ulteriori crescita a 9,3–9,9 miliardi di USD. L’azienda sta aumentando gli investimenti in R&S e assicurandosi ordini chiave legati all’IA, dimostrando che la sua strategia sta generando ricavi concreti, nonostante un leggero ritardo nel margine lordo.
  • Nella regione Asia-Pacifico si è registrata una vendita generalizzata di azioni, continuando il trend negativo di Wall Street. Gli investitori reagiscono a crescenti preoccupazioni per i titoli tecnologici sopravvalutati e un potenziale rallentamento economico.
  • Il Giappone ha subito le perdite maggiori, con il Nikkei 225 in calo del 3% e il Topix che ha registrato la peggior seduta degli ultimi sei mesi. Le aziende tecnologiche hanno guidato i ribassi, con SoftBank Group in calo di circa il 10%, mentre la pressione di vendita si è estesa ai produttori di semiconduttori.
  • In Corea del Sud, l’indice KOSPI è sceso del 4,8%, principalmente a causa dei forti cali di Samsung e SK Hynix, che hanno provocato una breve sospensione della negoziazione dei futures.
  • A Hong Kong, l’indice Hang Seng è sceso dello 0,28%, mentre lo Shanghai Composite in Cina è rimasto leggermente positivo (+0,05%) dopo l’annuncio di Pechino di una sospensione temporanea per un anno dei dazi del 24% sui beni statunitensi, mantenendo in vigore i dazi del 10%, fattore che ha momentaneamente sostenuto il sentiment degli investitori.
  • In Australia, l’S&P/ASX 200 ha perso lo 0,24%, seguendo il trend globale di risk-off e la riduzione della domanda di asset legati alla tecnologia.
  • Il premier cinese Li Qiang ha avvertito che l’aumento del protezionismo e delle misure commerciali unilaterali sta destabilizzando l’ordine economico globale, invitando alla cooperazione e alla difesa del libero commercio in un contesto di rallentamento della crescita. Allo stesso tempo, la Cina ha sospeso per un anno i dazi del 24% sui beni statunitensi, mantenendo i dazi al 10%, contribuendo a limitare le perdite del mercato azionario e a mitigare l’apprezzamento dello yen.
  • In Cina, il PMI dei servizi è sceso a 52,6 a ottobre, il livello più basso degli ultimi tre mesi, a causa della contrazione degli ordini all’export e della diminuzione dell’occupazione. Nel frattempo, la PBOC ha fissato il tasso di riferimento dello yuan a 7,0901 per dollaro, leggermente più forte delle attese (7,1336), segnalando un modesto supporto alla valuta cinese.
  • Il Canada ha aumentato le previsioni di deficit e ridotto le stime di crescita per quest’anno.
  • Dal Giappone, i verbali della riunione di settembre della Bank of Japan hanno confermato un approccio prudente alla normalizzazione della politica monetaria.
  • L’indice del dollaro statunitense (DXY) ha superato quota 100 per la prima volta dall’1 agosto, raggiungendo 100,255 e guadagnando il 4,2% dal 18 settembre. Il dollaro si è rafforzato contro la maggior parte delle principali valute, inclusi +1% sul NZD e +0,91% sul GBP.
  • I prezzi del rame sono in calo per il quinto giorno consecutivo sui mercati globali.
  • Nel mercato delle criptovalute, Bitcoin è stato sotto forte pressione, scendendo al livello psicologico di 100.000 USD. Anche Ethereum ha subito una correzione significativa, perdendo quasi l’8% del suo valore e oscillando intorno ai 3.200 USD. Questi ribassi fanno parte di una correzione più ampia degli asset rischiosi, alimentata da preoccupazioni per l’aumento dei rischi di mercato e dalla politica aggressiva della Federal Reserve, aumentando l’incertezza e spingendo gli investitori a prendere profitti.
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