DAX E FTSE MIB DEBOLI PRIMA DEI DATI
Dax e Ftse Mib arretrano nella giornata di ieri con ribassi relativamente consistenti, soprattutto a ridosso dell'apertura del cash Usa che ha visto inizialmente un movimento ribassista violento dopo il raggiungimento dei massimi in apertura del cash. Mentre i mercati azionari americani hanno visto una ripresa, Dax e Ftse Mib rimangono in negativo a ridosso dei minimi della scorsa settimana. Ieri brutto crollo di Leonardo sul Ftse Mib con un calo di circa il -9%, cosí come Iveco che perde circa il -7%. Sul Ftse Mib perde anche Unicredit, con un crollo di circa il -2,4% portandosi al di sotto di quota 36 euro ad azione, movimento perfettamente in linea con la dinamica di ipercomprato di lungo che vediamo sul titolo. Attenzione a questa dinamica in quanto, solitamente, i movimenti di inversione di trend cosí forti al rialzo richiedono qualche settimana, periodi in cui dapprima si innesca il movimento ribassista seguiti da giornate di test di livelli per far partire il movimento definitivo. In sostanza, quello che stiamo vedendo potrebbe essere solamente il movimento di innesco del movimento, perció meglio non giungere a conclusioni affrettate. Sul Dax bruttissimo ribasso di Rheinmetall che chiude la giornata in negativo a circa un -7% dopo un movimento ribassista che da massimo a minimo registra di fatto un -13%, movimento degno di nota per le settimane a venire. Si indeboliscono gli europei.
MERCATI USA, FINTA E RIENTRO NEL RANGE
I mercati USA hanno di fatto ingannato tutti coloro che si aspettavano un movimento direzionale nella giornata di ieri, con un iniziale ribasso anche forte e successivamente la ripresa dai minimi e l'accelerazione al rialzo sul finire di contrattazioni cash. In pratica il mercato ha solamente testato la bontá dei minimi come supporti di breve, test ben riuscito soprattutto visto il movimento rialzista a fine serata. Sui mercati americani brutta performance di Nvidia che testa i minimi in area 830 dollari ad azione, livelli che non si vedevano da inizio marzo e hanno portato il titolo ad una performance giornaliera arrivata oltre il -4,5%. Il titolo chiude le contrattazioni con un ribasso piú contenuto a circa il -2% a 853,54, al di lá del recupero finale, il movimento é stato brusco e ha inizialmente trascinato i movimenti ribassisti di S&P500 e Nasdaq. A livello tecnico, tutto da costruire in quanto ci troviamo ancora perfettamente nei range della scorsa settimana con nessun test di livelli importanti su base settimanale.
INFLAZIONE USA
Il dato in uscita alle 14:30 potrebbe essere determinante per le sorti della direzionalitá di questa settimana, pertanto l'attesa é alta soprattutto per via delle stime circa il dato. Al momento si attende un'inflazione al rialzo al 3,4% contro il 3,2% attuale, un dato che dimostrerebbe ancora la forza dell'economia Usa e la tenuta di lungo periodo che, almeno per il momento, sembra aiutare la Fed sul fronte del sentiment dell'economia Usa di fronte agli occhi di tutto il mondo, ma allo stesso tempo non permette di tagliare i tassi nel breve. Facciamo molta attenzione ai dati in uscita nei prossimi mesi in quanto la situazione potrebbe peggiorare rapidamente da un momento all'altro.
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