Petrolio:
- Il WTI scende a circa 25 USD al barile
- A questo prezzo la maggior parte dello scisto americano non è redditizia
- Lo spread tra il greggio WTI e il Brent potrebbe scendere a zero e persino essere positivo dal lato WTI a causa della guerra commerciale
- La Russia è decisamente più resistente ai prezzi bassi rispetto ad altre economie dipendenti dal petrolio
- Il calo della domanda annuale potrebbe essere superiore a 3 milioni di barili al giorno tenendo conto dell'ulteriore espansione dell'epidemia (3 milioni di barili al giorno di declino con un calo globale del PIL di 0,4 punti percentuali)
La Russia può resistere più a lungo ai bassi prezzi del petrolio. Fonte: FMI, S&P
Durante la crisi del 2008, abbiamo osservato un vantaggio temporaneo del WTI rispetto al Brent a 14 USD al barile! Fonte: Bloomberg
Sarà una situazione simile a quella vista durante la precedente guerra dei prezzi? Dopo un calo del 62%, potremo aspettarci un rimbalzo del 50%, che dovrebbe portare il prezzo a 37,50 dai livelli attuali. Fonte: xStation5
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Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileOro:
- L'oro scende sotto 1500 USD per oncia
- Le condizioni finanziarie secondo l'indice Bloomberg sono le peggiori dall'inizio della crisi, sebbene non siano ancora ai minimi
- Una chiara riduzione del posizionamento Long sull'oro, ma allo stesso tempo una riduzione delle posizioni Short, il che significa che gli speculatori si stanno ritirando dal mercato dei contratti futures
- Il 2008 potrebbe essere un indicatore della situazione attuale, anche se allora il prezzo è sceso del 30% durante tutto l'anno!
- Il rimbalzo è avvenuto quando la Fed ha annunciato il programma QE1. Questa volta la Fed presenta il programma QE4 molto prima insieme a forti tagli dei tassi di interesse
- Una risposta dalla domanda di denaro a basso costo segnerà un'altra ondata al rialzo sul mercato dell'oro
Il comportamento dei prezzi dell'oro e degli ETF basati sull'oro nel 2008 è stato molto simile alla situazione attuale. Con una risposta più rapida da parte della domanda, le perdite possono essere limitate, sebbene nel 2008 abbiano addirittura raggiunto il 30%. Fonte: Bloomberg, XTB
Il posizionamento mostra un chiaro ritiro degli acquirenti (dati per il 10 marzo). Una situazione simile si è verificata nel 2016, quando gli acquirenti hanno rinunciato totalmente e il prezzo è calato del 15%. Fonte: Bloomberg
Argento:
- Il prezzo è sceso di quasi il 40% dal picco dell'inizio del mese
- Crollo completo di metalli preziosi con una grande quota della domanda industriale
- La situazione attuale, simile al mercato dell'oro, ricorda quella del 2008. In quel momento, tuttavia, il calo dal picco locale era del 56%, il che significa che ora il prezzo potrebbe scendere a circa 8 USD l'oncia
- Una chiara riduzione del posizionamento Long. Ulteriori ribassi potrebbero essere supportati da un ritiro dagli ETF. Al momento, tuttavia, i fondi non decidono di vendere il loro argento.
Il prezzo dell'argento sta crollando, ma gli ETF non stanno vendendo i loro lingotti allo stesso ritmo. Fonte: Bloomberg, XTB
L'argento potrebbe scendere a circa 8 USD l'oncia, tenendo conto di comportamenti simili a quelli del 2008. Vale la pena ricordare che le attività correnti delle banche centrali volte a "ridurre il valore del denaro" sono decisamente più intensificate e più veloci di oltre 10 anni fa. Fonte: xStation5
Permessi di emissione di CO2 (EMISS)
- Calo di quasi il 40% questo mese
- Il prezzo più basso da novembre 2018
- Ulteriori importanti livelli tecnici sono 8,70 e 4,00 per l'emissione di una tonnellata
- Dal picco del 2008 al minimo del 2009, il prezzo è sceso di oltre il 70% - ciò implicherebbe un calo a circa 8,00 dato l'ultimo picco locale verificatosi prima della recessione nei mercati
- Nel 2019, il prezzo è rimasto in consolidamento dopo un calo del 70%
- L’epidemia di coronavirus ha portato alla chiusura di molte aziende in tutto il mondo. In Europa, aziende come Renault, Volkswagen e Daimler hanno recentemente annunciato la sospensione della produzione. Tutto ciò significa una significativa riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, in particolare a causa della minore domanda di calore.
Nel 2008 il prezzo è sceso del 70%, dopo di che è rimasto in consolidamento. Fonte: Bloomberg
Nonostante l'enorme calo, questa potrebbe non essere la fine del mercato ribassista delle emissioni, soprattutto considerando quanto accaduto nel 2008. Fonte: xStation5
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