US OPEN: Wall Street incerta sulle tensioni tra Stati Uniti e Cina e sulle migliori prospettive di inflazione ↕️

18:09 30 maggio 2025

 

  • Le small cap guidano le perdite in mezzo alla rinascita delle tensioni USA-Cina
  • Le aspettative d’inflazione si raffreddano a maggio, il PCE cala marginalmente
  • Le azioni Gap in calo per i costi tariffari

Wall Street registra una nuova ondata di sentiment “risk-off”, mentre Donald Trump ha riacceso le tensioni USA-Cina con la sua ultima dichiarazione sui social media, affermando che “la Cina ha completamente violato il suo accordo con noi.” L’accusa del presidente arriva in un contesto di negoziati commerciali bloccati e nuove preoccupazioni sul rispetto degli impegni da parte della Cina, in particolare riguardo ai minerali critici e ai magneti di terre rare. Questo rappresenta un passo indietro dopo il recente accordo di riduzione delle tariffe raggiunto in Svizzera, che aveva brevemente alimentato le speranze degli investitori per una distensione commerciale.

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Nel frattempo, l’amministrazione USA continua a stringere le restrizioni, revocando alcuni visti per studenti cinesi e limitando le esportazioni tecnologiche, aggravando ulteriormente le relazioni. In assenza di comunicazioni di alto livello recenti tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping, l’incertezza di mercato aumenta mentre gli investitori valutano le possibili conseguenze dell’escalation geopolitica e il suo impatto sulla crescita economica globale.

Di conseguenza, l’apertura di venerdì è stata caratterizzata da perdite sui principali indici statunitensi, anche se il report dell’Università del Michigan migliore del previsto ha contribuito a ridurre il gap odierno. Il Russell 2000 scende di più (-0,4%), S&P 500 e Nasdaq sono stabili, mentre il Dow Jones segna un lieve rialzo (+0,1%).

Aggiornamento macro
I dati sull’inflazione USA mostrano un leggero allentamento, con l’inflazione generale sotto le aspettative e l’inflazione core in lieve calo (2,5% da 2,6%) ma ancora al di sopra dell’obiettivo della Fed. Nonostante la forte crescita del reddito, la spesa dei consumatori ha rallentato, riflettendo un atteggiamento prudente. Le tariffe potrebbero mantenere elevata l’inflazione PCE, limitando potenzialmente il contributo dei consumi alla crescita del PIL nei prossimi mesi.

L’Indice di Fiducia dei Consumatori dell’Università del Michigan è salito leggermente a 52,2 nella seconda lettura di maggio, stabile rispetto ad aprile. Le aspettative d’inflazione a un anno sono diminuite al 6,6%, e le aspettative a cinque anni sono scese al 4,2%, il primo calo da dicembre 2024. I miglioramenti nelle condizioni attuali e nelle aspettative seguono una pausa temporanea sulle tariffe sui beni cinesi, contribuendo a ridurre le preoccupazioni dei consumatori.

US100 (intervallo D1)
Il Nasdaq 100 ha nuovamente corretto dopo aver incontrato resistenza intorno al livello 21.530, evidenziando la difficoltà del mercato a spingere l’indice tecnologico verso i massimi storici, in un contesto di incertezze tariffarie che colpiscono le aziende tecnologiche globali. Un mix di dati macro prevalentemente positivi e timori tariffari aggressivi ha mantenuto l’indice confinato in un range ristretto mentre la settimana si chiude. L’US100 resta appena sotto l’area di ipercomprato, lasciando spazio a un possibile ritracciamento verso il livello 20.500 se le problematiche tariffarie dovessero prevalere sugli ultimi risultati solidi delle grandi aziende tecnologiche.

Fonte: xStation5

Notizie sulle aziende:
American Eagle (AEO.US) cala dell’1% dopo che la società ha mancato le stime sull’utile operativo del secondo trimestre e ha previsto vendite più deboli, causate da sconti maggiori a seguito di errori nell’assortimento e svalutazioni di inventario. Il management ha ritirato le previsioni per l’intero anno a causa dell’incertezza macroeconomica, ma prevede investimenti in capitale per 275 milioni di dollari nel 2025.

Cooper Cos (COO.US) scende quasi del 15% dopo che la società ha abbassato le previsioni di crescita organica per l’esercizio 2025, nonostante abbia superato le stime di utili e ricavi del secondo trimestre. JPMorgan ha declassato il titolo, citando una esecuzione mista e una ripresa del mercato più lenta, mentre altri analisti considerano le previsioni conservative ma sottolineano solidi fondamentali e forte crescita nei segmenti delle lenti giornaliere in silicone idrogel e chirurgici.

Gap (GAP.US) crolla del 20% dopo aver avvertito di un impatto tariffario tra 250 e 300 milioni di dollari e di una debolezza persistente per Banana Republic e Athleta. Nonostante la solidità di Old Navy e Gap, il sentiment degli investitori si è deteriorato a causa delle difficoltà commerciali e della lenta ripresa dei marchi. Le previsioni escludono i potenziali costi delle tariffe, aggiungendo incertezza nel breve termine. Sebbene il management stia portando avanti un rinnovo del brand e riporti solide performance core, le pressioni esterne e la domanda discrezionale debole potrebbero frenare lo slancio.

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