Lo yen si indebolisce e la fiducia nel dollaro aumenta, spinta da un ampio allontanamento dallo yen giapponese come bene rifugio e dalla crescente fiducia nel dollaro statunitense.
Politica monetaria e guerre commerciali
I tassi d’interesse negli Stati Uniti sono rimasti invariati per un lungo periodo, e non si prevede alcun cambiamento prima di settembre. Un’inflazione leggermente superiore alle attese — che riflette sempre più l’impatto delle tariffe — sta riducendo le probabilità di tagli più aggressivi dei tassi, nonostante le pressioni dell’amministrazione Trump sulla Federal Reserve. Al contrario, in Giappone non si registrano segnali immediati di aumenti dei tassi. Inoltre, il rischio di stagflazione nel Paese asiatico sta crescendo, soprattutto in seguito all’imposizione da parte degli Stati Uniti di tariffe del 25%.
Inizia ad investire oggi o prova un conto demo senza rischi
Apri un Conto Apri un Conto Demo Scarica la app mobile Scarica la app mobileMentre i rendimenti giapponesi sono in aumento, ciò non è dovuto a aspettative di rialzi dei tassi, bensì a una fiducia sempre più debole nella stabilità fiscale del Paese. Al contrario, i rendimenti statunitensi stanno salendo a causa della mancanza di prospettive di tagli ai tassi nel breve termine. Lo spread tra i rendimenti si è recentemente stabilizzato.
Fonte: Bloomberg Finance LP
Vale la pena notare che il Giappone ha recentemente annunciato un pacchetto di stimolo da 900 miliardi di yen, che comporterà un forte aumento del fabbisogno di finanziamento e potrebbe minacciare ulteriormente la stabilità fiscale. Inoltre, le tariffe imposte da Trump dovrebbero esercitare pressione per un yen più debole, al fine di aumentare la competitività delle esportazioni giapponesi.
Fuga degli investitori dallo yen
In un contesto di inversione del dollaro USA e in vista di futuri rialzi dei tassi da parte della Fed, si era osservato un aumento record delle posizioni long sullo yen. Sembrava anche che gli investitori stessero chiudendo le operazioni di carry trade a un ritmo mai visto prima. Tuttavia, di recente si è probabilmente assistito a un ritorno al finanziamento in yen, soprattutto in previsione di un suo indebolimento.
Si è verificata una netta inversione di tendenza delle posizioni lunghe e un aumento delle posizioni corte. Fonte: Bloomberg Finance LP, XTB
Stiamo inoltre osservando un cambiamento significativo nel mercato delle opzioni. La differenza tra le opzioni call e put out-of-the-money (OTM) sta salendo ai livelli più alti dal 2022. Attualmente, il vantaggio di prezzo delle opzioni put è solo marginale. Movimenti simili si erano già verificati nel 2022, quando la coppia aveva registrato forti rialzi.
Fonte: Bloomberg Finance LP
Scenario tecnico
La coppia USD/JPY sta vivendo la terza seduta consecutiva fortemente rialzista, avvicinandosi al livello di 149 e alla media mobile a 200 periodi, superata l'ultima volta a marzo. Dall’inizio del mese, la coppia è già salita del 3,5%. In base all’attuale slancio, il target di breve termine potrebbe essere collocato nella fascia tra 150 e 151.
Tuttavia, è importante considerare che lo yen potrebbe subire nuove pressioni legate alle elezioni della camera alta previste per questa domenica. Se la debolezza dello yen dovesse continuare, l’area compresa tra 155 e 160, dove la Bank of Japan era intervenuta in precedenza, diventerebbe un livello chiave da monitorare.
Al contrario, in caso di ritracciamento, un primo supporto tecnico si trova al livello di 147,3, corrispondente al ritracciamento di Fibonacci del 38,2%.
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