- Risultati superiori al consensus, ma il titolo è sceso di oltre il 7% dopo la chiusura del mercato.
- Terza conference call consecutiva accolta freddamente.
- Fatturato di 16,33 miliardi di dollari, in crescita del 9% su base annua.
- Fatturato infrastrutture in aumento del 17%, quello della consulenza solo del 3,3%.
- Margine operativo in linea con le aspettative, al 58,7%.
- Il mercato deluso dalla lenta crescita nei settori software/consulenza e dalle guidance caute.
- Le società di investimento mantengono raccomandazioni moderatamente positive, ma le preoccupazioni sul tasso di crescita sono in aumento.
- Risultati superiori al consensus, ma il titolo è sceso di oltre il 7% dopo la chiusura del mercato.
- Terza conference call consecutiva accolta freddamente.
- Fatturato di 16,33 miliardi di dollari, in crescita del 9% su base annua.
- Fatturato infrastrutture in aumento del 17%, quello della consulenza solo del 3,3%.
- Margine operativo in linea con le aspettative, al 58,7%.
- Il mercato deluso dalla lenta crescita nei settori software/consulenza e dalle guidance caute.
- Le società di investimento mantengono raccomandazioni moderatamente positive, ma le preoccupazioni sul tasso di crescita sono in aumento.
IBM ha pubblicato ieri i suoi risultati, che a prima vista apparivano solidi. Il fatturato e l’utile per azione hanno superato le aspettative del mercato, e il flusso di cassa libero è aumentato significativamente su base annua. Nonostante ciò, la reazione degli investitori è stata decisamente negativa. Durante le contrattazioni ordinarie il prezzo del titolo è sceso, mentre nel trading after-hours i cali hanno superato il 7%.
Si tratta del terzo trimestre consecutivo in cui la conference call sugli utili si conclude con delusione.
Il fatturato dell’ultimo trimestre è stato di 16,33 miliardi di dollari, registrando una crescita di oltre il 9% rispetto all’anno precedente e superando chiaramente il consensus fissato intorno a 16,1 miliardi.
Il segmento infrastrutture merita una menzione particolare, con una crescita del 17%, a dimostrazione della resilienza delle linee di business tradizionali.
La consulenza ha registrato una performance più modesta, con una crescita del solo 3,3%.
L’azienda ha inoltre rispettato le aspettative per un margine operativo del 58,7%, mentre l’utile per azione rettificato è salito a 2,65 dollari, superando le previsioni.
Il flusso di cassa libero è cresciuto a 2,37 miliardi di dollari, segnando un miglioramento del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Perché allora la reazione debole?
Il mercato è rimasto particolarmente deluso dal tasso di crescita nel software e nella consulenza, settori considerati dagli investitori come naturali per espansione e creazione di margini più elevati nei prossimi anni.
Inoltre, ha destato attenzione un cambiamento sottile ma significativo nella formulazione dei commenti della direzione.
La crescita del fatturato di quest’anno è stata descritta come “almeno del 5%” anziché il precedente “oltre il 5%”.
Questa formulazione è stata interpretata come un abbassamento de facto delle previsioni e ha aumentato i timori che la crescita del fatturato possa non accelerare come precedentemente atteso.
La maggior parte delle banche d’investimento mantiene raccomandazioni a livelli moderatamente positivi. Allo stesso tempo, gli analisti segnalano con crescente preoccupazione il debole tasso di crescita nei segmenti chiave.
IBM resta una società con asset potenti, un ampio portafoglio tecnologico e un marchio riconosciuto.
Tuttavia, la storica azienda sta sempre più faticando a soddisfare le richieste di un mercato odierno altamente dinamico e aggressivo, in cui gli investitori si aspettano accelerazioni costanti, soprattutto nei segmenti software e servizi.
Senza evidenze chiare di un’accelerazione sostenuta della crescita in questi ambiti, ogni successivo superamento del consensus potrebbe non essere sufficiente a invertire la narrativa negativa che circonda l’azienda.
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