Investire in azioni: guida alla tassazione

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Investire in azioni: tutto quello che devi sapere

Investire in azioni può essere un'opportunità interessante per far crescere il proprio capitale, ma è essenziale comprendere anche le implicazioni fiscali di tali investimenti. La tassazione sugli investimenti azionari può influire in modo significativo sui rendimenti finali e, se non gestita correttamente, può ridurre il guadagno atteso. In questo articolo, esploreremo le principali imposte e tasse applicabili agli investimenti in azioni in Italia, evidenziando come la gestione fiscale possa essere un fattore cruciale per massimizzare i profitti e minimizzare i rischi.

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La Borsa: cos'è e come funziona

La Borsa o Stock Exchange è un mercato centralizzato dove azioni e altri strumenti finanziari vengono comprati e venduti da operatori e investitori. È una piattaforma regolamentata che facilita lo scambio di titoli come azioni, obbligazioni, opzioni e futures. I prezzi dei titoli sono determinati dalle forze di domanda e offerta, e fluttuano in base a vari fattori, tra cui le performance aziendali, gli indicatori economici e gli eventi geopolitici.

Se desideri ottenere rendimenti dagli investimenti in azioni, è importante non solo analizzare le performance delle singole aziende, ma anche prestare attenzione agli aspetti fiscali che accompagnano ogni transazione. Un errore comune tra gli investitori inesperti è sottovalutare l'impatto delle tasse sui rendimenti finali.

Le tasse sugli investimenti in azioni

In Italia, gli investimenti azionari sono soggetti a diverse imposte. È fondamentale comprendere come vengono calcolate e applicate, in modo da evitare sorprese al momento della dichiarazione dei redditi. Le principali tasse che riguardano gli investimenti azionari includono:

1. Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF)

Gli utili derivanti dagli investimenti azionari sono considerati reddito e sono tassati come tale. L'aliquota dell'IRPEF dipende dal reddito complessivo del contribuente, il quale si colloca in una determinata fascia di imposta. Non dimenticare che anche i guadagni derivanti dalla vendita di azioni rientrano in questa categoria.

2. Imposta sulle Plusvalenze

Le plusvalenze, ovvero i guadagni derivanti dalla vendita di azioni, sono soggette a imposta. La tassazione dipende dal periodo di detenzione delle azioni:

Detenzione inferiore a 12 mesi: le plusvalenze sono tassate come reddito ordinario, secondo le aliquote IRPEF.

Detenzione superiore a 12 mesi: si applica un’imposta ridotta al 26%, una condizione favorevole per gli investitori a lungo termine.

Attenzione: un rendimento elevato può sembrare allettante, ma se realizzi una plusvalenza su un titolo che hai detenuto per meno di 12 mesi, il carico fiscale potrebbe ridurre significativamente i tuoi guadagni.

Secondo l'articolo 4 del Ddl. di bilancio 2025, a partire dal 1° gennaio, le plusvalenze derivanti dalle cripto-attività saranno soggette a un'imposta sostitutiva con un'aliquota del 42%, in sostituzione dell'attuale aliquota del 26%.

3. Imposta di Bollo

L’imposta di bollo si applica sugli investimenti azionari e viene calcolata sul valore complessivo delle azioni in portafoglio. L'aliquota è dello 0,2% e viene addebitata annualmente. La frequenza e l’entità di questa imposta potrebbero non sembrare elevate, ma nel tempo possono sommarsi a un importo considerevole, soprattutto in caso di portafogli di grande valore.

4. Tobin Tax

L'Italian Financial Transaction Tax (IFTT), o Tobin Tax, impone una tassa sulle transazioni di azioni italiane e sui prodotti derivati il cui sottostante sia costituito da strumenti italiani, come indici o azioni. Tale imposta riguarda sia i residenti che i non residenti, inclusi gli investitori stranieri.

È fondamentale fare distinzione tra azioni e strumenti derivati. Per le azioni, la tassa si applica esclusivamente alle transazioni multiday che coinvolgono titoli emessi da società italiane con una capitalizzazione di mercato superiore ai 500 milioni di euro.

L'aliquota è dello 0,10% sul valore dell'operazione per le azioni negoziate sui mercati regolamentati, mentre sale allo 0,20% per le azioni trattate sui mercati non regolamentati (OTC). L’imposta si applica solo sulle transazioni di acquisto, mentre per le operazioni short, la tassa viene addebitata al momento dell’acquisto, ossia alla chiusura del trade.

Per gli strumenti derivati (come Futures, Opzioni, CFD, warrants, e certificati), la tassazione si applica sia alle operazioni intraday che multiday e su entrambe le transazioni di acquisto e vendita, purché il sottostante sia uno strumento italiano, come l’indice FTSE Mib o azioni italiane con una capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro.

Possiamo individuare dei casi in cui non si paga la Tobin tax. Di seguito riportiamo le esenzioni alla Tobin tax che saranno attive anche nel 2025:

  • non è dovuta su operazioni intraday sull’azionario (operazioni aperte e chiuse nella stessa giornata di Borsa);
  • investimenti anche multiday su azioni italiane con residenza estera;
  • azioni estere (anche se quotate su Borsa Italiana);
  • società quotate ma con capitalizzazione inferiore ai 500 milioni di euro nel mese di novembre dell’anno precedente;
  • obbligazioni

Di seguito nel dettaglio, le azioni delle società quotate su Borsa Italiana ma esentate dalla Tobin tax nel corso del 2025 in virtù della loro sede estera sono: 

  • Campari
  • Cementir
  • CNH Industrial
  • D’Amico
  • Exor
  • Ferrari
  • Iveco
  • IVS
  • MFE MediaForEurope (Mediaset)
  • Stellantis
  • STMicroelectronis
  • Tenaris

Fonte: Investing.com

5. Imposta sui Dividendi e Interessi

I dividendi e gli interessi derivanti da investimenti azionari sono tassati al 26%. Anche se esistono alcune esenzioni per dividendi provenienti da società residenti nell’Unione Europea, è fondamentale monitorare e calcolare correttamente queste imposte, che potrebbero ridurre i rendimenti derivanti da dividendi regolari.

Perché la tassazione è così importante per gli investitori

La tassazione sugli investimenti azionari ha un impatto significativo sul rendimento finale, quindi è cruciale prestare attenzione a come le imposte vengono applicate e come possono influire sulle decisioni d’investimento. Ecco alcuni motivi per cui è importante considerare la tassazione:

Ottimizzazione dei rendimenti: La consapevolezza fiscale aiuta a ottimizzare i rendimenti, scegliendo le strategie di investimento che minimizzano l'impatto fiscale, come l'investimento a lungo termine che beneficia delle aliquote più basse sulle plusvalenze.

Pianificazione fiscale: Una buona pianificazione fiscale può aiutarti a evitare brutte sorprese alla fine dell'anno fiscale, consentendoti di gestire meglio le tue finanze e di mantenere un maggior controllo sul flusso di cassa.

Diversificazione delle imposte: Non dimenticare che le imposte variano in base alla tipologia di investimento. La tassazione sui dividendi, ad esempio, potrebbe variare rispetto alla tassazione sulle plusvalenze. Saper diversificare correttamente il portafoglio in base agli aspetti fiscali può fare una grande differenza nel lungo periodo.

Conclusioni

Quando si investe in azioni, non è sufficiente analizzare solo i dati finanziari e le performance aziendali. È altrettanto importante comprendere come la tassazione influenzi il ritorno sugli investimenti. Conoscere le imposte applicabili a ciascun tipo di guadagno – che si tratti di plusvalenze, dividendi o interessi – è fondamentale per prendere decisioni consapevoli e per massimizzare i propri profitti. Per ottimizzare la tua strategia di investimento, è sempre consigliabile consultare un consulente fiscale o un commercialista, che possa offrirti una consulenza personalizzata in base alla tua situazione finanziaria e fiscale. Investire in azioni può essere un'ottima opportunità, ma solo con una gestione fiscale oculata potrai realmente capitalizzare sui tuoi guadagni.

FAQ

Le azioni ordinarie conferiscono il diritto di voto e la partecipazione agli utili ai detentori, mentre le azioni privilegiate offrono privilegi speciali come dividendi fissi o priorità nel ricevere capitale in caso di liquidazione, ma solitamente non hanno diritto di voto.

I vantaggi degli investimenti azionari includono il potenziale di apprezzamento del capitale e la partecipazione agli utili della società. Tuttavia, i rischi possono includere la volatilità dei prezzi delle azioni, la possibilità di perdite finanziarie e l'incertezza legata alle performance delle aziende.

Le azioni possono essere acquistate tramite un intermediario finanziario, come una banca o una società di intermediazione. Queste entità consentono agli investitori di aprire un conto di intermediazione, attraverso il quale è possibile effettuare ordini di acquisto e vendita di azioni sui mercati finanziari.

Nella valutazione di un'azione, è importante considerare fattori come i fondamentali dell'azienda (come utili, debito e posizionamento di mercato), il contesto di settore, le tendenze di mercato e gli eventi economici o politici che possono influenzare l'azienda o il mercato.

La diversificazione del portafoglio azionario implica la distribuzione degli investimenti su diverse azioni e settori. Ciò riduce il rischio concentrandosi su una sola azione o settore. Gli investitori possono diversificare il loro portafoglio acquistando azioni di società di diverse dimensioni, settori o regioni geografiche.

Le informazioni finanziarie e le notizie di mercato forniscono agli investitori dati e analisi sull'andamento delle azioni e sulle performance delle aziende. Queste informazioni possono essere utilizzate per prendere decisioni di investimento informate, valutando i rischi e le opportunità legate alle azioni.

I dividendi sono pagamenti fatti dalle società agli azionisti come parte degli utili distribuiti. Vengono solitamente distribuiti in denaro, ma possono anche essere pagati sotto forma di azioni aggiuntive. La decisione di distribuire i dividendi spetta all'amministrazione della società e viene approvata dagli azionisti nelle assemblee degli azionisti.

Le assemblee degli azionisti sono incontri periodici dove gli azionisti possono esprimere il loro diritto di voto su questioni aziendali importanti. Gli azionisti hanno diritto di voto proporzionale al numero di azioni che possiedono, consentendo loro di influenzare le decisioni aziendali come l'elezione del consiglio di amministrazione o l'approvazione di proposte importanti.

Gli indici di mercato azionario sono indicatori che rappresentano il valore di un gruppo selezionato di azioni. Questi indici servono da benchmark per valutare le prestazioni complessive del mercato azionario e possono essere utilizzati dagli investitori per confrontare le prestazioni dei loro investimenti rispetto a un indice specifico.

Le strategie di investimento a lungo termine nel mercato azionario possono includere l'investimento in azioni di società solide e ben gestite, la diversificazione del portafoglio, l'adozione di un approccio di buy and hold (comprare e mantenere) e il reinvestimento dei dividendi per accumulare capitale nel tempo.

Gli ordini di acquisto e vendita di azioni sono istruzioni date agli intermediari finanziari per eseguire transazioni sul mercato azionario. Le tipologie di ordini includono l'ordine al mercato (eseguito immediatamente al miglior prezzo disponibile), l'ordine limite (eseguito solo al prezzo specificato o migliore) e l'ordine stop loss (per proteggere da perdite e vendere al raggiungimento di un prezzo limite).

Gli investimenti azionari in Italia possono essere soggetti a diverse tasse, tra cui l'IRPEF sul reddito, l'imposta sulle plusvalenze, l'imposta di bollo e la Tobin Tax. Le aliquote e le modalità di applicazione di queste tasse possono variare in base alla situazione fiscale individuale e alla normativa vigente.

È possibile monitorare le prestazioni delle azioni attraverso piattaforme di trading online o servizi finanziari che forniscono quotazioni in tempo reale. Le quotazioni in tempo reale mostrano il prezzo corrente delle azioni, nonché altre informazioni come il volume di scambi e i dati storici.

Le alternative agli investimenti azionari includono obbligazioni, che sono titoli di debito emessi da entità governative o aziende, e fondi comuni di investimento, che consentono agli investitori di partecipare a un portafoglio diversificato di azioni gestito da professionisti del settore. Queste alternative offrono differenti livelli di rischio e rendimento potenziale.

Investire è rischioso. Investi responsabilmente. Questo materiale è una comunicazione di marketing ai sensi dell'Art. 24, paragrafo 3, della direttiva 2014/65 / UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92 / CE e la direttiva 2011/61 / UE (MiFID II). La comunicazione di marketing non è una raccomandazione di investimento o informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento ai sensi del regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6 / CE del Parlamento europeo e del Consiglio e direttive della Commissione 2003/124 / CE, 2003/125 / CE e 2004/72 / CE e regolamento delegato (UE) 2016/958 della Commissione, del 9 marzo 2016, che integra il regolamento UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le disposizioni tecniche per la presentazione obiettiva di raccomandazioni di investimento o altre informazioni che raccomandano o suggeriscono una strategia di investimento e per la divulgazione di particolari interessi o indicazioni di conflitti di interessi o qualsiasi altra consulenza, anche nell'ambito della consulenza sugli investimenti, ai sensi della legge sugli strumenti finanziari del 29 luglio 2005 (ad es. Journal of Laws 2019, voce 875, come modificata). La comunicazione di marketing è preparata con la massima diligenza, obiettività, presenta i fatti noti all'autore alla data di preparazione ed è priva di elementi di valutazione. La comunicazione di marketing viene preparata senza considerare le esigenze del cliente, la sua situazione finanziaria individuale e non presenta alcuna strategia di investimento in alcun modo. La comunicazione di marketing non costituisce un'offerta di vendita, offerta, abbonamento, invito all'acquisto, pubblicità o promozione di strumenti finanziari. XTB S.A. non è responsabile per eventuali azioni o omissioni del cliente, in particolare per l'acquisizione o la cessione di strumenti finanziari. XTB non si assume alcuna responsabilità per qualsiasi perdita o danno, anche senza limitazione, eventuali perdite, che possono insorgere direttamente o indirettamente, intrapresa sulla base delle informazioni contenute in questa comunicazione di marketing. Nel caso in cui la comunicazione di marketing contenga informazioni su eventuali risultati relativi agli strumenti finanziari ivi indicati, questi non costituiscono alcuna garanzia o previsione relativa ai risultati futuri. Le prestazioni passate non sono necessariamente indicative dei risultati futuri, e chiunque agisca su queste informazioni lo fa interamente a proprio rischio.

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